Perugia, viola divieto di avvicinamento: arrestato un 47enne

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L’uomo si trova presso il carcere di Capanne

   

Domenica scorsa, il personale della Polizia di Stato di Perugia ha arrestato in flagranza differita un uomo, classe 1978, gravato anche dalla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, per i reati di violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e comunicazione con la stessa.

Nello specifico, sabato scorso, l’uomo, dopo aver raggiunto la donna presso la sua abitazione, aveva suonato insistentemente al citofono intimando a quest’ultima di raggiungerlo per parlare.

Nella circostanza, la donna, spaventata, era rimasta all’interno dell’appartamento, evitando qualsiasi contatto con il 47enne.

Poco più tardi, la vittima si era recata presso l’abitazione dei genitori dove, ad attenderla, aveva trovato l’ex compagno, il quale, una volta avvicinata, l’aveva aggredita violentemente, provocandole lesioni personali giudicate guaribili in 10 giorni.

Spaventata, la donna ha quindi sporto denuncia alla Polizia di Stato, consegnando anche un video che immortalava il 47enne nell’atto di violare la misura cautelare a cui è sottoposto.  

Gli agenti, dopo aver acquisito il video, hanno intercettato l’uomo mentre questo si recava in Questura per adempiere all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Dopo averlo accompagnato negli uffici delle Volanti per le attività di rito, i poliziotti hanno proceduto all’arresto in flagranza differita del 47enne per il reato di violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa; l’uomo è stato anche denunciato per il reato di lesioni personali.

Su disposizione del Pubblico Ministero, l’uomo è stato quindi trattenuto presso il carcere di Perugia – Capanne, in attesa dell’udienza di convalida, a seguito della quale l’arresto in flagranza differita è stato convalidato ed è stata applicata – come richiesto dal P.M. – la misura della custodia cautelare in carcere essendo stato riconosciuto il pericolo di reiterazione del reato.