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venerdì, 15 Agosto 2025
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Forza Italia Perugia chiede interventi mirati sul tema della sicurezza urbana

Forza Italia Perugia torna a chiedere con forza un intervento deciso e strutturato sul tema della sicurezza urbana, dopo aver presentato nelle scorse settimane due atti distinti ma convergenti su un’unica priorità: garantire maggiore tutela ai cittadini e alle comunità locali sulla sicurezza.

Da mesi, il Capogruppo in Consiglio Comunale Augusto Peltristo sollecita il Comune di Perugia ad agire con interrogazioni puntuali e documentate – ben quattro, a partire dal settembre 2024 – sulla necessità di installare impianti di videosorveglianza nelle frazioni più colpite da episodi di microcriminalità. Dopo San Vetturino e Mugnano, l’attenzione è stata estesa alla frazione di Fontignano, attraverso un’interrogazione che ha firmato anche il Consigliere di FDI Riccardo Mencaglia, teatro lo scorso inverno di preoccupanti furti e atti vandalici.

Abbiamo costretto l’Amministrazione alla progettazione di impianti di videosorveglianza – dichiara il Capogruppo Peltristo – grazie alle nostre continue pressioni, oggi il Comune sta definendo capitoli di spesa per dotarsi di sistemi di controllo e prevenzione in diverse aree del territorio. Tuttavia, chiediamo chiarezza sui tempi, sui costi e soprattutto sull’equità della distribuzione di questi progetti. Fontignano non può restare esclusa. Successivamente ci concentreremo anche su Castel del piano, Capanne, Pilonico materno, Pila, San Martino in campo e Pretola. Tutte periferie su cui la cittadinanza ci chiede che venga alzato il livello di sicurezza

All’interrogazione presentata in merito, si affianca un ordine del giorno promosso dal Consigliere comunale Edoardo Gentili, con il contributo attivo del Coordinamento comunale di Forza Italia Giovani Perugia, guidato da Emanuele Trubbianelli (segretario) e Filippo Donnari (vicesegretario), che pone l’accento su un altro fronte caldo: la sicurezza nelle aree della movida e sui trasporti pubblici, in particolare durante le fasce serali e notturne.

La movida è un valore aggiunto per la socialità cittadina – spiega Edoardo Gentili, da poche ore anche neocomponente della Segreteria Nazionale di FI Giovani su nomina di Simone Leoni – ma va tutelata con regole e presenza delle istituzioni. È fondamentale rafforzare i presìdi della Polizia Locale nelle zone a maggiore frequentazione notturna e intensificare il coordinamento operativo con le altre forze dell’ordine. Serve anche maggiore attenzione al trasporto pubblico, dove episodi di disagio, vandalismo e microcriminalità non sono più accettabili. Non sono più tollerabili nemmeno episodi come quello avvenuto sabato sera in Piazza IV Novembre in cui un gruppo di persone si sono prese a bottigliate facendo scappare ragazzi e turisti nella totale impotenza dei cosiddetti “informatori civici”. È evidente che sono una risposta insufficiente del Comune di Perugia alla maggiore richiesta di sicurezza da parte dei giovani. Proprio sul ruolo degli “informatori civici” infatti avevo presentato un’interrogazione, ma all’ultimo question time non ho ricevuto risposta

Forza Italia Perugia chiede dunque:

l’estensione dei progetti di videosorveglianza alle frazioni ancora escluse come Fontignano, con studi di fattibilità realizzati in collaborazione con le forze dell’ordine;

tempi certi per l’attuazione e trasparenza sui costi e finanziamenti;

un rafforzamento della presenza degli agenti nei quartieri della movida, soprattutto nei periodi e negli orari critici;

l’attivazione di presidi mobili e dinamici nei punti sensibili;

più sicurezza su autobus e fermate, anche con installazione di telecamere e illuminazione potenziata.

Per Forza Italia Perugia, la sicurezza non è uno slogan ma un diritto da garantire, in centro come nelle frazioni.

Abbiamo ascoltato i cittadini, e continueremo a dare voce alle loro preoccupazioni» – concludono i rappresentanti del gruppo FI – «vogliamo una città viva, ma anche sicura. La prevenzione è possibile solo con una visione chiara, una regia condivisa e investimenti concreti

   

Disabilità, Proietti presenta le nuove linee guida e l’osservatorio regionale

e illustra gli sviluppi della sperimentazione del decreto legislativo 62/2024 insieme alle misure per il sostegno ai caregiver familiari

Si è riunito questa mattina, alla sede di Palazzo Broletto a Perugia, il Tavolo regionale di coordinamento in materia di disabilità, presieduto dalla Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, con la partecipazione dell’Assessore regionale allo sviluppo economico, alle politiche del lavoro, alla mobilità e ai trasporti, alle infrastrutture, Francesco De Rebotti. L’incontro ha visto la presenza dei rappresentanti delle due Aziende Sanitarie Locali umbre, dei Comuni capofila delle zone sociali, delle principali associazioni del settore oltre a rappresentanti di Anci Umbria e del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, Massimo Rolla.

 Durante la riunione sono stati affrontati diversi temi strategici per il futuro delle politiche regionali sulla disabilità. In particolare, è stato presentato lo stato di attuazione della deliberazione n. 588 del 11 giugno 2025, che definisce le linee di indirizzo e di governance regionale per l’elaborazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato. La Presidente ha fornito un aggiornamento sulla sperimentazione del Decreto Legislativo 62/2024, avviata il 1° gennaio 2025 e in corso fino al 31 dicembre 2026. La sperimentazione sarà estesa anche alla provincia di Terni, consolidando l’impegno regionale per un’applicazione uniforme sul territorio. Sono state confermate le Unità di Supporto Territoriali (UST) istituite dal Ministero, con quella della Regione Umbria già operativa e composta da rappresentanti della Regione, delle USL, dei comuni capofila e del Ministero. Le UST hanno il compito di raccogliere difficoltà, problematiche e buone prassi dai territori per riportarle a livello regionale e ministeriale, oltre a monitorare l’andamento della sperimentazione.

   Un focus particolare è stato dedicato ai “nodi dell’integrazione sociosanitaria”, identificati come prioritari per l’avvio della sperimentazione e derivati dal Piano Socio Sanitario Territoriale della Regione Umbria. È stata sottolineata l’importanza di armonizzare il decreto legislativo 62 con altre riforme, come quella della non autosufficienza (decreto legge 33 del 2023), per evitare incomprensioni e malfunzionamenti. È stato annunciato che da settembre inizierà la fase operativa della riforma, con la creazione di un gruppo di lavoro articolato che includerà, oltre al tavolo di coordinamento sulla disabilità, anche INPS, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Università, enti del terzo settore e la Caritas. Il gruppo si concentrerà sulla definizione di protocolli operativi, garantendo che ogni progetto di vita sia personalizzato e non standardizzato.

   Significativo l’annuncio della costituzione dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, istituito con DPGR del 26 giugno 2025, n. 47, che rappresenterà un importante strumento di monitoraggio e programmazione delle politiche regionali.

Il tavolo ha inoltre esaminato le misure previste dal Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità per il riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare, con uno stanziamento dedicato per l’anno 2024. Particolare attenzione è stata dedicata alla proposta di modifica della DGR 1210 del 17 novembre 2023, relativa alle convenzioni per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità che presentano particolari difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro ordinario, in applicazione dell’articolo 14 del D.Lgs. 276/2023.

La Regione si sta concentrando sull’applicazione dell’articolo 14 della legge 68, che prevede convenzioni con cooperative sociali per favorire l’inserimento lavorativo di persone con disabilità più difficilmente collocabili, anche attraverso un aumento del 20% degli importi delle commesse. È stato inoltre annunciato un impegno futuro per incentivare l’occupazione stabile con risorse di circa 5 milioni di euro, destinate a contratti a tempo indeterminato e apprendistato. È stata annunciata l’avvio di una campagna informativa e di sensibilizzazione per raggiungere tutte le persone con disabilità e le loro famiglie, compresi coloro che non sono iscritti ad alcuna associazione, garantendo una diffusione capillare delle informazioni sui nuovi servizi e opportunità.

Oggi abbiamo fatto un passo importante verso una maggiore integrazione e coordinamento delle politiche regionali sulla disabilità”,

ha dichiarato la Presidente Stefania Proietti

L’estensione della sperimentazione del Decreto Legislativo 62/2024 alla provincia di Terni e l’istituzione dell’Osservatorio regionale rappresentano traguardi fondamentali per monitorare efficacemente le condizioni delle persone con disabilità nel nostro territorio e programmare interventi sempre più mirati e personalizzati”.

Il lavoro che stiamo portando avanti”, ha proseguito la Presidente, “mira a creare un sistema di supporto integrato che coinvolga tutti gli attori del territorio – dalle istituzioni alle associazioni, dalle ASL ai Comuni – per garantire che ogni persona con disabilità possa avere accesso a un progetto di vita davvero personalizzato e partecipato. L’investimento di 5 milioni di euro per l’occupazione stabile e il riconoscimento del ruolo dei caregiver familiari dimostrano l’impegno concreto della Regione per costruire una società più inclusiva.

Strumenti come il budget di progetto e il budget di salute, basati sull’ICF, saranno pienamente integrati nel piano socio-sanitario per garantire coerenza tra tutti i documenti regionali

ha concluso Proietti.

La nostra campagna informativa raggiungerà tutte le famiglie, anche quelle non associate, perché nessuno deve rimanere indietro

 

   

Perugia, dotare di defibrillatori le auto della polizia municipale: approvato odg

Presentato da Riccardo Mencaglia (Fdi)

Approvato con 24 voti favorevoli dal Consiglio comunale l’ordine del giorno presentato da Riccardo Mencaglia (FdI) finalizzato a dotare di defibrillatori le auto della polizia municipale in servizio giornaliero.

L’atto rimarca che un defibrillatore può fare la differenza tra la vita e la morte in caso di arresto cardiaco improvviso. D’altro canto, gli agenti di polizia locale ricevono una formazione specifica su manovre di primo soccorso e sono spesso tra i primi a intervenire in situazioni di emergenza sanitaria. La presenza di un defibrillatore a bordo delle auto in servizio giornaliero – sostiene l’odg – potrebbe quindi aumentare in modo significativo la possibilità di interventi salvavita. Tenendo anche conto dell’esempio di altri comuni, dove i veicoli degli agenti sono già attrezzati in questo modo, l’atto impegna pertanto l’amministrazione a predisporre un piano per dotare le auto della polizia locale, o almeno quelle in servizio giornaliero, di defibrillatori automatici esterni, a valutare la possibilità di accedere a fondi specifici per finanziare l’acquisto dei dispositivi, nonché a predisporre una valutazione di fattibilità rispetto all’ipotesi di dotare anche i motocicli di defibrillatori.

Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica) e Antonio Donato (M5s), come già in commissione, hanno espresso pieno sostegno all’atto, ritenuto utile anche alla luce di recenti fatti di cronaca.

   

Umbria film festival ai nastri di partenza, Montone è pronto ad incantare ancora con la magia della settima arte

Dall’8 al 13 luglio, al via la 29esima edizione. Si inizia celebrando i cinquant’anni della Pimpa, con la proiezione di una selezione di episodi diretti da Enzo d’Alò, il quale sarà il primo ospite di quest’anno a ricevere le ‘Chiavi della città’. Inoltre, sonorizzazione dal vivo di ‘The Cameraman’, uno del film più belli di Buster Keaton, e per la collaborazione tra il festival e l’Ambasciata di India in Italia verrà proiettato ‘Rrr’ di S.S. Rajamouli, il primo lungometraggio indiano a vincere un premio Oscar

Ai nastri di partenza è la ricca 29ª edizione dell’Umbria film festival. Da martedì 8 luglio, fino al 13, il borgo di Montone si trasforma ancora una volta in un cinema a cielo aperto, pronto a incantare con la magia della settima arte. Anteprime esclusive, incontri con registi e attori di fama internazionale, e una selezione del miglior cinema indipendente attendono un pubblico sempre più vasto. Ci si prepara quindi a vivere sotto le stelle l’atmosfera unica di un evento che celebra il grande schermo nel cuore verde d’Italia.

Quest’anno il festival ha concesso un momento di pausa a ‘Moontoons’, con la macchina organizzativa dell’associazione Umbria fil festival aps che non ha avuto tempo di prepararlo nel modo migliore. Si è voluto però dare un segno importante di attenzione, anticipatore del ritorno della sezione l’anno prossimo, inaugurando il festival  con la presentazione in piazza San Francesco dalle 21 di ‘Forti da morire – a scoprir le comete’, cortometraggio realizzato dagli studenti e le studentesse della Scuola secondaria di primo grado ‘Giuseppe Polidori’ di Montone e festeggiando sotto la sua egida i cinquant’anni della Pimpa, più giovane che mai e pronta a reinventarsi tra qualche settimana sottoforma di  musical dal vivo, naturalmente diretto da Altan e Enzo d’Alò. Verrà proiettata poi una selezione di episodi della Pimpa diretti da Enzo d’Alò (il quale sarà il primo quest’anno a ricevere le ‘Chiavi della città’ in piazza Fortebraccio, ore 19). Di d’Alò parlano i suoi meravigliosi film d’animazione, da ‘La freccia azzurra’ (1996), il suo primo lungometraggio di animazione, al suo ultimo, ‘Mary e lo spirito di mezzanotte’ (2023) presentato a Berlino.

La Pimpa sarà seguita dalla bellissima performance degli studenti delle scuole di Musica elettronica e di Jazz di Perugia che sonorizzeranno ‘The Cameraman’, uno del film più belli di Buster Keaton. Il primo programma speciale che sarà presentato in piazza, proiettato dopo Keaton, che è anche il primo rappresentante di una sezione di film di mezzanotte che sarà sviluppata interamente l’anno prossimo, nasce dalla collaborazione tra il festival e l’Ambasciata di India in Italia. Si tratta di ‘Rrr” di S.S. Rajamouli, il primo lungometraggio indiano a vincere un premio Oscar (miglior canzone originale, Naatu Naatu).

A guidare la direzione artistica a partire da quest’anno è Maria Teresa Cavina, figura di spicco del panorama cinematografico internazionale, che afferma: “Ogni evento, in particolare ogni festival di cinema, si ritrova ad avere, a fine selezione, un fil rouge tra le mani che mette in collegamento e in dialogo fra loro i vari film e eventi. Con Umbria film festival le cose sono un po’ diverse. Non è, e non sarà, un festival tematico ma Montone e Umbria sono un binomio con un’incredibile forza evocativa che quasi impone al festival la sua missione all’insegna di arte, cultura e spiritualità immersa nel reale”.

Per ognuno dei sei giorni di programmazione, le piazze e le strade di Montone si trasformeranno ancora una volta in un cinema a cielo aperto, con proiezioni di film in anteprima, corti d’autore e grandi classici, nazionali e internazionali. Ma l’Umbria film festival non si ferma qui, con masterclass, talk, podcast, tavole rotonde, incontri, concerti e performance artistiche che si svolgeranno durante le giornate di festival.

Per quanto riguarda il programma, prima di tutto si vuole festeggiare quest’anno il ‘papà del festival’, il presidente onorario del festival e cittadino onorario di Montone Terry Gilliam, con un film attuale e di una forza profetica.

Una chiamata alla riflessione e alle ‘armi’ da parte del festival è sollecitata quindi dal bellissimo e profetico ‘Brazil’ del visionario regista inglese, che quest’anno compie quarant’anni, al quale è stato quasi inevitabile affiancare ‘Orwell: 2+2=5’ del premio Oscar Raoul Peck, presentato quest’anno a Cannes con grande successo di pubblico e di critica.  I diari e gli scritti degli ultimi anni di vita di Orwell (letti da Damian Lewis) fanno da colonna sonora ad un’avvincente selezione di materiale d’archivio e di immagini contemporanee, una sapiente miscela tra documentari e film in cui ovviamente dominano scene tratte da ‘1984’ e ‘Animal farm. Orwell è morto esattamente 75 anni fa. Quello che allora era un ammonimento oggi sembra paurosamente vicino e quindi la direzione artistica ha pensato che sia un dovere morale e civile fare appello al nostro senso etico che sembra così in pericolo, oggi, e chiedere a gran voce il rispetto della vita, delle differenze culturali, e cercare di (ri)costruire un senso di solidarietà umana che sembra sgretolarsi ogni giorno di più.

Del tormento e dell’abissale solitudine generati dall’allontanamento forzato dalla propria patria ci parla ‘Yunan’ (in concorso a Berlino) che con eleganza e profondità tarkovskiane racconta il dolore e la speranza di Munir esule di non sappiamo dove, ma non quelli obbligati ad abbandonare la propria terra tutti uniti dalla stessa sofferenza.

‘Trenque Lauquen’ e ‘Sterben’ con stili diversissimi ma uguale potenza e originalità narrativa   rappresentano l’essere umano, il primo immergendoci nel fascino magnetico del ritmo della vita reale, il secondo nella drammaticità della sua disgregazione trattata con pungente humor. Laura Citarella è forse la voce più importante del ‘Nuevo cine argentino’, per questo il festival ha deciso di dedicarle un piccolo omaggio presentando anche il suo film d’esordio ‘Ostende’ (2011). Con ‘Trenque lauquen’, avvincente esposizione della soggettività femminile, ha affascinato i due lati dell’oceano passando da Venezia orizzonti al Toronto ff e al Festival di New York. Proteiforme e misterioso, nasce come road movie, poi diventa un thriller, e poi quasi un fantasy. Il film è stato immaginato dalla regista in due parti distinte, e così farà il festival, presentando la prima parte in Piazza San Francesco e la seconda il pomeriggio successivo in sala. ‘Sterben – Lo spartito della vita’, ha vinto l’Orso d’argento per la miglior sceneggiatura a Berlino, premio ben meritato poiché il regista, Matthias Glasner, narrando questo intricato dramma familiare riesce a essere estremamente divertente e, spesso, riesce a tingere d’ironia anche i momenti più tragici.

Jean-Christophe Clair, artista e direttore artistico di Rometti, Alice Kharoubi, fondatrice dello short film corner a Cannes e il regista Adriano Valerio, di cui sarà presentato il bellissimo ‘Casablanca’ e i suoi due cortometraggi più recenti, compongono la giuria che è chiamata a decidere il miglior cortometraggio di Amarcorti che presenterà una selezione di film che hanno iniziato la loro carriera nei più importanti festival internazionali. Anche quest’anno, uno dei momenti più suggestivi e caratteristici del festival sarà la presentazione delle ‘Chiavi della città’ a tre protagonisti del cinema internazionale: dopo Enzo D’Alò, saranno consegnate anche a Laura Citarella e Charles McKewon e non poteva essere altrimenti, visto che con Terry Gilliam ha ricevuto grazie a Brazil una nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Grande attore caratterista, pensiamo ai suoi ruoli memorabili come Harvey Lime in ‘Brazil’, Adolphus/Rupert in ‘The adventures of baron Munchausen’ (1988) e di un ispettore in ‘The imaginarium of doctor Parnassus” (2009), McKewon è anche fine sceneggiatore non solo per Terry Gilliam per i tre film appena citati ma anche per Jake Scott (‘Plunkett & Macleane’ – 1999) e per la nostra Liliana Cavani con cui ha sceneggiato ‘Il gioco di Ripley’ (2002). Da quest’anno il festival si dota anche di un premio che intende celebrare un regista o un attore nel pieno della propria carriera.  Il primo, di quella che ci si augura essere una lunga lista di nomi straordinari, a ricevere l’Excellence award sarà quest’anno Saverio Costanzo, un grande regista che ci ha donato una splendida serie televisiva ‘L’amica geniale’, trasmessa in 162 paesi, e 5 fantastici film, da ‘Finalmente l’alba (2023) a ‘Private, Pardo d’oro a Locarno, scelto di presentare quest’anno perché particolarmente significativo, con ‘Yunan’ e ‘Upshot’, per la tavola rotonda ‘Luci nell’oscurità’. Il cinema come atto etico’. La tavola rotonda e le masterclass di Enzo D’Alò, Laura Citarella e Terry Gilliam, rappresentano poi  il cuore stesso del festival, il momento in cui la dimensione visiva diventa riflessione etica e estetica, condivisione di universi creativi unici.

Programma martedì 8 luglio

In piazza Fortebraccio, alle 19, cerimonia di consegna delle ‘Chiavi della città’ a Enzo D’Alò. In piazza San Francesco, alle 21, ‘Forti da morire – A scoprir le comete’, cortometraggio realizzato dagli studenti e le studentesse della Scuola secondaria di primo grado ‘Giuseppe Polidori’ di Montone. A seguire per la sezione Montoons, ‘La Pimpa compie 50 anni’, alla presenza del regista Enzo D’Alò. Seguirà poi ‘The Cameraman’ di Buster Keaton (1928 / Usa / 67’), sonorizzato dal vivo (a cura del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali del Conservatorio di Musica F. Morlacchi di Perugia). La serata si chiuderà con la proiezione di ‘Rrr’ di S.S. Rajamouli (2022 / India/ 187’ vm 14), in collaborazione con l’Ambasciata dell’India presso l’Italia.

La 29esima edizione è realizzata con il sostengo della Direzione generale Cinema e Audiovisivo del Mic, della Regione Umbria, del Comune di Montone e dei Fondi per il Bando sostegno spettacoli dal vivo anno 2024 ‘PR FESR 2021-2027. L’Az. 1.3.4. – Sostegno alle imprese turistiche, di servizi per il turismo, cinematografiche, audiovisive, culturali e creative e sociali’.

   

Linee ferroviarie Roma-Firenze,Perugia-Foligno Terni-Roma Filt Cgil: “si blocchi la privatizzazione per salvare i pendolari umbri”

Il sindacato denuncia il rischio di default del servizio ferroviario interregionale. Il segretario generale regionale Ciro Zeno: “serve un atto formale di Regione Umbria e istituzioni locali da indirizzare ai Ministeri di trasporti ed Economia”

 “Si blocchi immediatamente il processo di privatizzazione di Ferrovie dello Stato, è l’unico elemento che può salvare i pendolari umbri”. Questa la richiesta decisa di Ciro Zeno, segretario generale di Filt Cgil Umbria, lunedì 7 luglio a Orvieto, durante l’incontro con la stampa davanti alla stazione ferroviaria indetto per fare il punto sulle  problematiche delle linee ferroviarie Firenze-Roma, Perugia-Foligno e Terni-Roma che stanno provocando disagi a migliaia di cittadini ogni giorno.

“Bene i sindaci con la fascia tricolore a Roma, bene la presa di posizione della Regione Umbria e di tutte le istituzioni locali – ha proseguito Ciro Zeno –, ma manca la fine di questo percorso e cioè un atto formale, una linea di indirizzo, da recapitare al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini e al ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti per chiedere di fermare la privatizzazione”. “Non si possono impiegare per andare a Roma – ha ribadito il segretario Zeno – due ore da Orvieto o Terni, quattro ore da Perugia o tre ore da Foligno, non è questo il futuro. Dobbiamo capire cosa si vuole fare dei trasporti in questa nazione. Se vogliamo mantenere un servizio universale, i treni interregionali devono passare sull’alta velocità, se la scelta è quella di un servizio commerciale abbiamo distrutto la vita dei pendolari in Umbria. Se non si cambia la strategia del governo rispetto all’idea di  privatizzare tutto sarà un disastro e i territori umbri resteranno fuori dal mondo”.

“Nello scenario che si sta prospettando – ha ricordato Ciro Zeno – nel 2026 il servizio universale oggi gestito dal Ministero dei trasporti che riguarda gli Intercity verrà messo a gara, è quindi facile prevedere ribassi dei servizi e l’abbattimento della qualità e delle garanzie per i cittadini. Toccherà poi trasporti regionali, mettendo sul mercato un settore che invece deve garantire i servizi a tutti. Di fronte a tutto questo o si fa marcia indietro a livello di scelte politiche o non riusciremo a fermare il default del sistema”. “Per arrestare tutto questo – ha concluso Ciro Zeno – serve un’azione comune delle istituzioni regionali e locali, indistintamente dal colore politico, che abbia come obiettivo quello di salvare il servizio di trasporto e di fare pressione sul governo. È quello che chiediamo con forza per difendere i diritti dei lavoratori pendolari, ma anche di tutti gli altri cittadini che utilizzano i treni come mezzi di collegamento tra l’Umbria e il resto d’Italia”.

   

Silp Cgil: “Commissariati di polizia di Foligno e Città di Castello ridotti all’osso”

“La carenza di personale si ripercuote sull’efficienza dei servizi demandati alle forze di polizia” – Il sindacato dei lavoratori di polizia ha incontrato il questore per sottolineare queste e altre criticità

“È preoccupante la situazione venutasi a creare nei Commissariati di Pubblica sicurezza di Foligno e di Città di Castello a causa della gravissima carenza di personale, con inevitabili, gravi e frequenti ripercussioni sull’efficienza dei basilari servizi demandati dalla legge alle forze di polizia, come ad esempio il controllo del territorio, la vigilanza delle principali arterie stradali e delle stazioni o le pratiche amministrative richieste dai cittadini (passaporti, licenze di porti d’arma, permessi di soggiorno)”. È quanto rileva il sindacato dei lavoratori di polizia Silp Cgil dell’Umbria e di Perugia, aggiungendo di aver portato tali criticità all’attenzione del questore di Perugia, Dario Sallustio, durante un incontro avuto con lui a metà di giugno. “Entrando nello specifico della questione – prosegue l’organizzazione sindacale –, abbiamo esternato al questore che, a seguito delle recenti assegnazioni di personale decise a livello ministeriale e rivolte esclusivamente ai Commissariati di Assisi e Spoleto – delle quali siamo stati ben lieti – non comprendevamo come fosse stato possibile, da un lato l’aver ignorato gli altri due presidi di Foligno e Città di Castello, entrambi in estrema sofferenza da anni, e dall’altro il fatto che tali trasferimenti di personale fossero stati già annunciati da tempo da esponenti politici locali e del Governo in occasione della recente campagna elettorale per il Comune di Assisi; il tutto in un clima di generale rassegnazione e indifferenza da parte delle istituzioni preposte che erano perfettamente consapevoli di tali problematiche”.

“Dopo la tornata di assegnazioni ‘vincolate’ agli Uffici Immigrazione – spiega il Silp Cgil –, avvenuta alcuni mesi orsono da parte del Dipartimento della Pubblica sicurezza, abbiamo assistito, per la seconda volta, al superamento della figura del questore quale autorità provinciale di Pubblica sicurezza, mandataria, tra le altre cose, della gestione delle forze a disposizione, anche in virtù di un’auspicata conoscenza del territorio e delle sue problematiche. Il questore Sallustio ci aveva promesso un intervento celere, consistente nell’invio di un congruo numero di personale, almeno con la formula dell’aggregazione temporanea, sia per il Commissariato di Foligno che per quello di Città di Castello anche se, a oggi, ciò non è stato fatto. Per meglio dire, l’unica cosa che si è potuta apprezzare è stata l’assegnazione di una sola persona per un mese al Commissariato di Foligno, cosa che, tuttavia, assume il carattere della beffa se si pensa che questo operatore, già peraltro destinato in via definitiva ad altro ufficio, nel corso di quel mese, si assenterà per alcune settimane per l’effettuazione di un corso di formazione”.

“Nel corso dell’incontro – fa sapere ancora il Silp Cgil – abbiamo anche segnalato altre carenze in tema di automezzi e dotazioni informatiche che riguarda tutti i Commissariati distaccati, la quasi totalità dei quali sono collocati in strutture vecchie e fatiscenti che non permettono più agli operatori di lavorare in maniera idonea e di ospitare dignitosamente i cittadini che vi si recano quotidianamente. Avremmo potuto, con questo comunicato – conclude il sindacato dei lavoratori di polizia –, rappresentare ulteriori tematiche che nessuno sembra abbia la forza o la voglia di risolvere e quindi, con la consapevolezza che i problemi di un Ufficio di Polizia inefficiente si ripercuotono, inevitabilmente, sulla pelle dei poliziotti ma anche su quella dei cittadini, lasciamo ogni ulteriore valutazione alle persone istituzionalmente preposte a tale scopo, riservandoci comunque, per il futuro, di intraprendere ulteriori iniziative volte alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica”.

   

Città della Pieve: arrestato spacciatore

Già noto alle Forze dell’ordine

I Carabinieri della Stazione di Tavernelle (PG) hanno arrestato in flagranza di reato un 26enne italiano, residente a Foligno, già noto alle Forze dell’ordine, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari, durante un servizio di controllo del territorio, hanno fermato il ragazzo mentre si trovava alla guida della propria autovettura nel comune di Panicale (PG). Gli operanti hanno subito notato, all’interno dell’abitacolo, una bottiglia in plastica opportunamente modificata per il consumo dello stupefacente, pertanto hanno proceduto ad una perquisizione personale e veicolare.

Al termine delle operazioni di ricerca hanno rinvenuto e sequestrato 5 dosi di cocaina per un peso complessivo di 2,80 g, materiale per il taglio e confezionamento della droga, un coltello e varie bustine in cellophane, 2.180 euro in contanti, somma ritenuta costituire il provento dell’attività di spaccio.

Dopo essere stato condotto in caserma per ulteriori approfondimenti, i militari hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo nel comune di Foligno dove hanno sequestrato ulteriori 10 g di marijuana e un bilancino elettronico di precisione.

A quel punto il 26enne è stato dichiarato in stato di in arresto e, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Perugia, trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale di Perugia, in attesa della celebrazione del “rito direttissimo”, al termine del quale il Giudice del Tribunale del capoluogo ha convalidato la misura restrittiva adottata.

 

   

Perugia, arresto per spaccio e tentativo di fuga

Si tratta di un 21enne di origini albanesi e senza fissa dimore

I militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Perugia hanno arrestato in flagranza di reato un 21enne, di origini albanesi, senza fissa dimora, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel dettaglio, durante un servizio di controllo del territorio e di prevenzione dei reati in genere, lungo via Benucci, zona industriale nella frazione di Ponte San Giovanni, i Carabinieri hanno notato transitare un’utilitaria che, alla vista dei militari, ha accelerato nella marcia e svoltato bruscamente su strada del Piano, tentando di allontanarsi velocemente.

A questo punto, i militari, hanno immediatamente raggiunto e fermato il mezzo sospetto, il cui conducente ha subito palesato un atteggiamento nervoso, cercando di nascondere rapidamente qualcosa.

Gli operanti hanno eseguito una perquisizione personale e veicolare, rinvenendo e sequestrando 5 bustine in cellophane contenenti cocaina, per un peso lordo complessivo di quasi 4 g, occultate tra il sedile anteriore sinistro e la leva del cambio, oltre alla somma di 165 euro in contanti, verosimile provento dell’attività delittuosa.

Alla luce delle risultanze investigative raccolte, il 21enne è stato accompagnato in Caserma, dichiarato in stato di arresto e trattenuto nella camera di sicurezza, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Perugia, informato al riguardo, in attesa della celebrazione del rito “direttissimo”.

Al termine dell’udienza, il Giudice del Tribunale di Perugia ha convalidato l’arresto.

 

 

 

   

Porta Pesa, Volpi (Fdi): “necessari maggiori controlli e più telecamere”

Anche in seguito a ripetute segnalazioni di danneggiamenti alle auto in sosta ed alcuni episodi di inciviltà

È stata presentata dal Consigliere comunale Nicola Volpi (Fratelli d’Italia) un’interrogazione al Sindaco e alla Giunta per chiedere maggiori controlli nella zona di Porta Pesa e Via Enrico Dal Pozzo, anche in seguito a ripetute segnalazioni di danneggiamenti alle auto in sosta ed alcuni episodi di inciviltà.

Ritengo necessario che ci debba essere una maggiore attenzione per la zona di Porta Pesa” – afferma Nicola Volpi (FDI) – “anche alla luce della preoccupazione di molti residenti per l’ordine pubblico e, più in generale, per la vivibilità del quartiere. Questo infatti ospita università, scuole e locali pubblici, molto frequentati anche di sera

La mia richiesta è volta anche a valutare l’installazione di nuove telecamere di sorveglianza, che serviranno sia per la prevenzione dei fenomeni di microcriminalità che per la sicurezza stradale: non dimentichiamoci, infatti, dell’incidente dello scorso anno, avvenuto nei pressi della Scuola dell’infanzia di Porta Pesa e della Primaria Ciabatti

La mia interrogazione in attesa delle spero puntuali risposte da parte dell’Amministrazione, serva comunque da stimolo per garantire nell’immediato la tutela della sicurezza dei residenti e dei frequentatori del quartiere