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Marini: “Il Papa ha detto che tornerà in Umbria”

Papa Francesco “promette” una nuova visita in Umbria. Lo ha fatto alla presidente della Regione Catiuscia Marini che lo ha invitato a Norcia e nelle altre zone colpite dal sisma nel corso di un breve colloquio al termine dell’udienza con le popolazione terremotate in Vaticano. “Il Pontefice mi ha detto che tornerà” ha sottolineato la governatrice con l’ANSA. Marini ha sottolineato come sia stato “particolarmente apprezzato e motivante” l’incontro con Papa Francesco che “ha dimostrato ancora una volta grande affetto e solidarietà alle persone e ai territori colpiti dal sisma”. “Importante – ha aggiunto – il richiamo alla concretezza e al lavoro straordinario che ha fatto il Santo Padre. E molto significativo il passaggio in cui ha esortato a non puntare all’ottimismo, bensì alla speranza: occorre, infatti, restituire speranza e fiducia per la ricostruzione – ha concluso Marini – sia quella materiale e concreta a cominciare dalle case, sia quella spirituale e quindi, della coesione sociale”.

   

Offerta formativa, la Giunta Regionale adotta un nuovo regolamento

“Per il sistema formativo umbro dovrà essere l’anno della svolta: il nuovo regolamento per l’accreditamento degli organismi di formazione punta all’innalzamento della qualità dell’offerta e, soprattutto, guarda ai risultati ottenuti per l’inserimento o il reinserimento lavorativo, premiando chi opera in questa direzione”. È quanto sottolinea il vicepresidente della Regione Umbria e assessore alla Formazione Fabio Paparelli, che illustra obiettivi e principali novità che caratterizzano il “Regolamento di accreditamento degli organismi di formazione”, preadottato – su sua proposta – dalla Giunta regionale insieme al “Dispositivo tecnico” e che saranno portati ora al confronto con il partenariato. Vengono introdotte premialità, o penalità, legate all’efficacia in termini di occupabilità e si riducono le ordinarie macro-tipologie di accreditamento a due sole fattispecie: il diritto dovere di istruzione-formazione e il “lifelong learning”, l’apprendimento permanente, al cui interno viene previsto un accreditamento specificamente rivolto all’inclusione sociale, la previsione di più stringenti requisiti rispetto alla disponibilità di infrastrutture tecnologiche e sedi operative, la disponibilità di personale qualificato nei ruoli chiave. “In questi ultimi anni – sottolinea Paparelli – abbiamo assistito a un proliferare di agenzie formative, sono oltre duecento nella nostra regione. Vogliamo operare una selezione basata sulla qualità e pertanto chiamiamo le agenzie a un’importante sfida, quell’indispensabile innalzamento degli standard qualitativi che dovrà concretamente servire a creare lavoro. Compito prioritario degli organismi formativi, voglio ribadirlo – aggiunge il vicepresidente – è quello di aiutare i disoccupati e le persone in cerca di lavoro a trovare occupazione con un’adeguata formazione professionale”. “Stiamo intervenendo in maniera organica per innovare il sistema regionale dell’apprendimento e del mercato del lavoro – afferma il vicepresidente – Lo stesso sforzo e impegno che abbiamo chiesto alle agenzie per il lavoro lo chiediamo, dunque, alle agenzie formative”. “Con la revisione dei criteri di accreditamento degli enti formativi – precisa – vogliamo far compiere un forte passo avanti al sistema formativo, rinnovandolo e rafforzandolo, con l’obiettivo di garantirne un processo continuo di innalzamento della qualità, ma soprattutto per accrescere la capacità delle persone di essere occupate o di saper cercare attivamente, trovare e mantenere un lavoro”. “A questo scopo – spiega Paparelli – abbiamo introdotto un sistema di crediti e debiti che prevede l’applicazione di punteggi premianti o penalizzanti legati ai risultati in termini di efficacia e di efficienza dei corsi realizzati, oltre ad altri elementi correlati alla capacità organizzativa e alle caratteristiche strutturali dei soggetti accreditati”. “Il regolamento e il dispositivo tecnico che abbiamo preadottato per il miglioramento delle politiche gestionali e organizzative in tema di qualità della formazione – sottolinea Paparelli – verranno condivisi con il partenariato istituzionale e sociale. Con questi atti proseguiamo nell’azione di semplificazione delle procedure amministrative, svolta anche attraverso l’integrazione e sinergia fra i diversi atti di controllo della Regione per il complessivo processo di attuazione delle politiche formative”. Il Regolamento, dopo aver definito l’accreditamento come “l’atto con cui la Regione Umbria riconosce l’idoneità di un soggetto a realizzare interventi di formazione professionale finanziati con risorse pubbliche o oggetto di riconoscimento pubblico rimarcando che “costituisce il vincolo per l’assegnazione dei finanziamenti stessi”, stabilisce gli ambiti di accreditamento, i destinatari (soggetti costituiti nella forma di società di persone o di capitale, reti soggetto, consorzi di imprese, società cooperative e consorzi di cooperative, società tra professionisti; le istituzioni scolastiche statali e paritarie che rilascino titoli di studio con valore legale; le Università e i Consorzi universitari pubblici e privati che rilascino titoli di studio con valore legale; i Comuni singoli o associati; altri enti pubblici; le Associazioni; le Fondazioni), i requisiti necessari all’ottenimento dell’accreditamento. Nel Dispositivo tecnico vengono definiti in dettaglio i criteri ed i requisiti necessari per l’accreditamento.

   

Un pomeriggio tra “I Colori per la Solidarietà e la Ricerca”

Per concludere in bellezza gli eventi natalizi a Perugia, domenica 8 gennaio 2017 la Rocca Paolina, nell’area antistante l’ultima rampa delle scale mobili per salire in centro, ospiterà un pomeriggio all’insegna della solidarietà e della Ricerca. Il pomeriggio si apre alle ore 16,00 con la presentazione doppia dei libri di Roberta Salvati “Tu con me” e Elisabetta Chiabolotti “Un lungo sonno… e poi?”, libri che parlano di due storie di rinascita dopo una malattia. Roberta, i cui diritti di autore del libro son devoluti in beneficenza all’Istituto Daniele Chianelli, ha fatto della sua lotta contro il cancro una vera e propria battaglia social e Elisabetta che dopo un lungo coma durato più di un anno si è ritrovata a vivere una nuova vita. Il pomeriggio solidale prosegue alle ore 18,00 con “I Colori per la Solidarietà e la Ricerca”, questo il titolo dell’iniziativa benefica organizzata dalla Bertoni Editore e l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) che vedrà mettere all’asta più di 50 opere d’arte realizzate da eccellenti artisti. Il ricavato dell’asta benefica andrà a sostegno della ricerca per la Sclerosi Multipla. L’asta di beneficenza è realizzata anche con la collaborazione dell’associazione degli artigiani e libero ingegno “FareFacendo”, che organizza il mercatino di Natale a Perugia.

   

In biblioteca le consultazioni in internet vincono sul cartaceo

Studente delle scuole medie o superiori, straniero, interesse per ricerche scolastiche in internet. Questo l’utente tipo della biblioteca comunale di Magione che con i suoi quindicimila volumi, il ricco archivio storico e le sue postazioni internet offre un servizio di supporto a studenti, studiosi e ricercatori del territorio.

“Il 90% degli utenti ormai sceglie internet per il proprio lavoro – spiega Francesco Girolmoni, responsabile della biblioteca -. Si tratta soprattutto di studenti che cercano materiale per le proprie ricerche scolastiche. Si può affermare che la ricerca su testi cartacei (opere generali, enciclopedie e monografie) è ormai superato”.

Oltre duemila le persone che hanno usufruito dei servizi messi a disposizione di cui 388 gli utenti per le consultazioni su internet. Tiene comunque il prestito dei libri (407) e quello dei video (180) legati anche alla grande attività di promozione che viene svolta dagli operatori soprattutto con le fasce ed’età più piccole. Nati per leggere, Favoliamo, Maggio dei libri, Proiettiamoci in biblioteca…! film per bambini tratti da libri della narrativa per ragazzi; sono solo alcune delle tante offerte che vengono proposte per mantenere il rapporto tra il territorio e l’istituzione. Tutto l’anno vengono inoltre allestite mostre che consentono di apprezzare il ricco patrimonio archivistico, continuamente ampliato con nuove acquisizioni, conservato in questi locali. Nascono infatti da questo materiale le mostre organizzate anche con la collaborazione dello stesso responsabile. Ricordiamo: I ragazzi che ascoltavano la radio: una generazione tra Fascismo, Resistenza e scelta repubblicana. (1936-1946) mostra documentaria a cura di Francesco Girolmoni e Vanni Ruggeri allestita alla Torre dei lambardi; la mostra fotografica “E l ve chi c’è! 30 anni di “vita magionese” presso la sala mostre della biblioteca; la mostra documentaria “Isabella, Vittoria e le altre. La Belle Époque al femminile sulle sponde del Trasimeno” nelle sale del Museo della Pesca di San Feliciano. “In ambito scolastico – fa sapere Gorolmoni -, ho potuto constatare che è quasi sconosciuta (da parte degli insegnanti e dunque degli alunni) l’esistenza di quella che può essere definita “L’enciclopedia WEB del nostro territorio comunale” sul sito Magione Cultura, relativa appunto alla storia, l’arte e la cultura nel comune di Magione. Costituita da numerose schede di studiosi locali e preziosi riferimenti bibliografici, la biblioteca cerca di promuoverla presso gli utenti in quanto strumento utilissimo per ricerche in ambito locale”.

   

“L’Ora di ricevimento”, al Teatro Stabile dell’Umbria

L’ORA DI RICEVIMENTO prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria, con la prestigiosa regia di Michele Placido, dopo aver debuttato con successo al Teatro Cucinelli a settembre, sta effettuando una tournée nei più importanti teatri italiani e nel mese di gennaio va in scena nei teatri umbri: a SPOLETO al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti lunedì 9 gennaio alle 21; a GUBBIO al Teatro Comunale Luca Ronconi martedì 10 e mercoledì 11 gennaio, alle 21; a BEVAGNA al Teatro Torti venerdì 27 gennaio, alle 21; a TODI al Teatro Comunale sabato 28 gennaio alle 21; a NARNI al Teatro Manini domenica 29 e lunedì 30 gennaio alle 21. Il testo appositamente scritto per lo Stabile dell’Umbria da Stefano Massini racconta con verità e ironia, l’incontro–scontro culturale, sociale e religioso tra le famiglie di una classe di bambini della periferia di Parigi. Nei panni del protagonista, un professore che si rammarica di non riuscire mai a portare alla fine dell’anno tutti i suoi allievi, un artista di rara intensità e sensibilità, Fabrizio Bentivoglio, affiancato dalla Compagnia dei Giovani del Teatro Stabile dell’Umbria. “Il professor Ardeche è un insegnante di materie letterarie- racconta Massini – un disilluso, un cinico, uno spietato osservatore e un lucidissimo polemista. Fra le sue passioni svettano Rabelais e il Candide di Voltaire. Peccato che la sua classe si trovi nel cuore dell’esplosiva banlieue di Les Izards, ai margini dell’area metropolitana di Tolosa: un luogo in cui la scuola, al di là di Rabelais e di Voltaire, è una trincea contro ogni forma di degrado. La scolaresca che gli è stata affidata quest’anno è ancora una volta un crogiuolo di culture e razze, con l’incognita sempre in agguato di improvvisi crolli: nella convinzione che il vero trionfo sarebbe portare fino in fondo i suoi allievi senza perderne nessuno per strada, il professor Ardeche riceve le famiglie degli scolari ogni settimana per un’ora, dalle 11:00 alle 12:00 del giovedì. Ed è attraverso un incalzante mosaico di brevi colloqui con questa umanità assortita di madri e padri, che prende vita sulla scena l’intero anno scolastico della classe Sesta sezione C, da settembre a giugno. Al pubblico spetta il compito di immaginare i visi e le fattezze dei giovanissimi allievi, ognuno ribattezzato dal professor Ardeche con un ironico soprannome, e ognuno protagonista a suo modo di un frammento dello spettacolo. Sullo sfondo, dietro una grande vetrata, un grande albero da frutto sembra assistere impassibile all’avvicendarsi dei personaggi, al dramma dell’esclusione sociale, ai piccoli incidenti scolastici di questi giovani apprendisti della vita. E il ciclo naturale della perdita delle foglie e della successiva fioritura accompagna lo svolgersi regolare di ogni anno scolastico, suonando quasi come un paradosso davanti a quel mondo, esterno alla scuola, che di anno in anno è sempre più diverso.” Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita. E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

   

“Ida Lupino” di Giovanni Guidi e Gianluca Petrella è il miglior disco del 2016

Una brillante carriera che continua a caratterizzarsi con importanti riconoscimenti. Giovanni Guidi ha chiuso il 2016 aggiudicandosi, grazie all’album ‘Ida Lupino’, il premio di miglior disco italiano dell’anno ottenuto da una giuria composta da una rosa scelta di critici e giornalisti specializzati nello storico referendum ‘Top Jazz’ indetto dal mensile Musica Jazz. ‘Ida Lupino’, registrato con Gianluca Petrella al trombone e uscito per l’etichetta ECM, vede anche la partecipazione di altri due grandissimi musicisti come Louis Sclavis al clarinetto e Gerald Cleaver alla batteria. “Sono emozionato ed onorato di questo riconoscimento soprattutto anche perché l’ultima traccia del disco si intitola ‘Gam Scorpions’ ed è a loro che voglio dedicare tutto questo” afferma il talentuoso pianista di Foligno ormai stabilmente ai vertici del pianismo jazz a livello internazionale. Proprio nella sua città, infatti, ha conosciuto un gruppo di ragazzi africani rifugiati in Italia con i quali, sotto il nome di The Gam Scorpions, ha dato vita al progetto musicale ‘Camminiamo piano piano’ presentato a Foligno nello scorso mese di ottobre durante l’edizione 2016 di Young Jazz, festival che dirige da 12 anni. “Penso che proprio ‘Ida Lupino’ – sottolinea Guidi – sia un disco che sarebbe perfetto per musicare un film con a tema le migrazioni. In questo disco c’è un po’ anche la storia di questi ragazzi: vorrei che fosse un omaggio a tutte le persone che stanno compiendo immani viaggi tra immense difficoltà”. ‘Ida Lupino’ è un disco che risulta nelle primissime posizioni anche in altre classifiche e referendum di fine anno che in questo periodo vengono pubblicati. Album che ha colpito addetti ai lavori e non solo perché un lavoro caratterizzato da melodia, sperimentazione, improvvisazione e poesia mescolate in maniera eccellente. Di recente persino il patron dell’ECM, il grande Manfred Eicher, ha dichiarato in una intervista che il disco di Giovanni Guidi e compagni lo considera tra i 3 più significativi che ha prodotto nel 2016 con la sua etichetta. Detto da uno che ha pubblicato i più grandi musicisti al mondo è davvero un complimento da incorniciare. “Sono cresciuto – sottolinea Guidi – ascoltando moltissimi dei dischi che Manfred Eicher ha prodotto, sono cresciuto sognando un giorno di poter fare un disco con Gianluca Petrella e sognando un giorno dei poter suonare con Louis Sclavis e Gerald Cleaver”. Sogni quindi che per Giovanni Guidi si sono tutti avverati. Il pianista umbro, che di recente ha partecipato a Londra ad una iniziativa di beneficenza dell’Ambasciata d’Italia in favore delle zone del centro Italia colpite dal sisma insieme all’attore inglese Colin Firth, ora è in attesa di recarsi in sala di registrazione per registrare un nuovo album e sempre targato ECM. Sarà quindi il quarto con la prestigiosa etichetta bavarese e dopo i precedenti ‘City of broken dreams’ del 2013, ‘This is the day’ del 2015 e naturalmente ‘Ida Lupino’ (per la stessa etichetta aveva precedentemente inciso due album con Enrico Rava, il suo più grande maestro, come ‘Tribe’ e ‘On The Dance Floor’). Il nuovo progetto del pianista folignate si chiamerà ‘Inferno’ e si muove lungo coordinate artistiche che suscitano un impatto immediato, con particolare enfasi sul personalissimo aspetto melodico e lirico, senza disdegnare ampie digressioni in territori più imprevedibili e meno esplorati.

   

Il vice sindaco di Arquata del Tronto: “Papa Francesco tornerà tra noi”

“Ho chiesto a Papa Francesco di fare un selfie con me per poterlo condividere con tutti gli arquatani che non sono potuti venire a questo incontro bellissimo, e lui subito ha accettato con entusiasmo”. Così il vice sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi, presente in Vaticano all’udienza che i terremotati del Centro Italia hanno avuto con il Papa. Dalla Diocesi di Ascoli Piceno sono partite 5 corriere di pellegrini, una cinquantina dei quali di Arquata. Franchi racconta: ”il Papa si è fermato a parlare con me. Mi ha promesso che tornerà presto a trovarci, come l’altra volta in forma privata: una visita della quale si ricorda benissimo, come di tutti noi”. ”Ci ha parlato come un parroco, anzi come un padre, invitandoci a non mollare, con parole cariche di fiducia e di speranza”. Ha anche accennato alla ricostruzione. “Comincia a sembrarci un pò a tutti noi troppo lento questo percorso e lo ha fatto in qualche modo capire anche il Papa nel messaggio che ci ha rivolto”.

   

Papa Francesco: “Ricostruire con coraggio e sognare”

“Ricostruire, ricominciare, ricominciare da capo, ma anche ricominciare senza perdere la capacità di sognare, sognare, avere il coraggio di sognare una volta di più”. Lo ha detto il Papa a migliaia di terremotati del centro Italia – dalle diocesi di Rieti, Spoleto-Norcia e Ascoli Piceno, accompagnati dai loro vescovi – ricevuti in aula Paolo VI, dopo aver ascoltato le testimonianze di due di loro. Bergoglio si è quindi detto orgoglioso dei suoi parroci “che non hanno lasciato la terra, è buono avere pastori che se vedono il lupo non corrono”. Ricordando di aver già ringraziato sia autorità che vigili del fuoco che volontari, il Pontefice ha, infine, rivolto un grazie anche a “tutti quelli che si sono immischiati in questo dolore vostro perché quando uno fa la lista sempre si vede chi non ha detto, no, a tutti”.

   

Sequestrati 12 kg di hascisc

Circa 10 chili di hascisc suddivisi in panetti, oltre a 193 ovuli della stessa sostanza, per un totale di altri due chili, sono stati sequestrati dai carabinieri dell’aliquota radiomobile di Terni a due marocchini di 25 e 23 anni, arrestati durante un controllo stradale lungo il raccordo Terni-Orte. La droga – ha riferito l’Arma – era nascosta nella ruota di scorta della Mercedes sulla quale viaggiavano i due nordafricani, fermata dopo una manovra sospetta in un’area di servizio. Nel vano portaoggetti i militari hanno invece trovato circa 800 euro in contanti, presunto provento dello spaccio. Sono in corso indagini per risalire alla provenienza dello stupefacente, di qualità ottima secondo gli investigatori e dal valore nel mercato al dettaglio di circa 120 mila, e alla sua destinazione. Non è escluso che i due fossero diretti nel perugino, dove risiedono.