Nomofobia, un convegno dedicato alla paura di restare disconnessi

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“Nomofobia: la piaga del XXI secolo. Tecnologia e  nuove forme di dipendenza”, un convegno in programma a Terni sabato 22 ottobre 

   

Sabato, 19 Ottobre, alle ore 21:00 , presso la Chiesa di San Giuseppe Lavoratore,via XX settembre 166, a Terni, avrà luogo il convegno “Nomofobia: la piaga del XXI secolo. Tecnologia e  nuove forme di dipendenza”.  L’iniziativa è organizzata dall’associazione TRILLY Aps ed è promossa dall’assessore alla scuola Viviana Altamura. Un appuntamento che per la prima volta in Umbria affronterà con esperti nazionali e con il patrocinio del Comune di Terni, le complesse dinamiche della rivoluzione digitale attuale ed i connessi problemi di dipendenza.

Il convegno vuole stimolare una riflessione profonda sulle azioni da promuovere, per supportare genitori, ragazze, ragazzi e insegnanti in un percorso pedagogico educativo mirato a prevenire i rischi per la salute connessi alla dipendenza digitale.

Il ruolo di relatore è affidato all’avvocato Gianfranco Amato, presidente giuristi per la vita e direttore C.T.S. Osservatorio Famiglie.

“ La NOMOFOBIA, ovvero la paura di rimanere sconnessi dal proprio smartphone, oggi è presente in gran parte della popolazione-spiega la professoressa Paola Persichetti, presidente di TRILLY APS, organizzatrice del convegno-. La cosa più grave è che ad esserne colpiti sono i giovanissimi. I sintomi sono molto simili a quelli relativi ad altre fobie specifiche, a disturbi di ansia e a segnali tipici delle dipendenze. L’evento, aperto a tutti, pone l’accento sulla gravità delle ripercussioni a livello sociale che il fenomeno sta assumendo, per questo abbiamo voluto coinvolgere anche gli istituti scolastici  di Terni e le loro famiglie.

L’attivazione del sistema dopaminergico della ricompensa, le conseguenze fisiche e psichiche derivanti dall’utilizzo smodato delle apparecchiature digitali e degli smartphone, il passaggio dalla socialità reale alla socialità virtuale, nonché le trasformazioni neuronali e plastiche del cervello, dimostrate scientificamente dalle immagini di risonanza nucleare, saranno argomenti centrali del dibattito scientifico. Il convegno esplorerà anche le conseguenze sociali personali e collettive, affrontando disturbi psicosomatici come ansia, aggressività, depressione fino all’autolesionismo e all’ideazione suicidaria.