La madre del piccolo ucciso nega l’omicidio, spunta anche una foto inviata al padre

291
procura

Spunta anche una foto che ritrae il piccolo insanguinato inviata al padre sui social, presumibilmente la foto è stata inviata dalla donna

   

Si è formalmente avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al pubblico ministero Manuela Comodi la donna di 44 anni, ungherese, fermata a Città della Pieve per l’omicidio del figlio.

Con il legale la donna, sotto choc, ha comunque negato di avere ucciso bambino, di due anni, sul quale sono state trovate diverse ferite da arma da taglio al petto. L’avvocato non è voluto entrare nel merito della versione della sua assistita.

Questa comunque avrebbe sostenuto di essere arrivata per caso e a piedi a Pò Bandino, una frazione di Città della Pieve, da Chiusi dove alloggiava da qualche giorno presso un amico, mentre il padre del piccolo si trova all’estero. Avrebbe poi raccontato di essersi allontanata dal figlio lasciandolo sul passeggino per andare a recuperare un giocattolo e al suo ritorno lo avrebbe trovato già ferito. La donna avrebbe inoltre affermato di essersi trovata da sola nel centro umbro.

Un passeggino con tracce di sangue è stato sequestrato nel pomeriggio di ieri nei pressi del supermercato dove la donna aveva portato il figlio.

La foto che ritrae il bambino insanguinato trasmessa molto presumibilmente dalla donna al padre del piccolo in Ungheria tramite una piattaforma social è tra gli elementi d’accusa a carico della quarantaquattrenne ungherese.

L’uomo, alla vista dell’immagine ha allertato tutte le Autorità, hanno riferito gli inquirenti.