L’ Associazione Diabete Uno in Famiglia lancia l’allarme: “Serve la telemedicina”

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L’ Associazione Diabete Uno in Famiglia lancia l’allarme: “Serve la telemedicina”. Lettera aperta all’Assessore alla Sanità Luca Coletto per accelerare la risoluzione del problema delle visite di controllo

   

L’ Associazione Diabete Uno in Famiglia esce allo scoperto e lancia l’allarme rispetto alla necessità di sottoporre a visite di controllo i propri ragazzi in piena emergenza ‘Coronavirus’

La nostra associazione – si legge in un nota inviata alla stampa – nata in un momento storico non propizio, è formata da genitori di bambini affetti da diabete di tipo 1 seriamente preoccupati per ciò che sta accadendo in Umbria.

Se molti dei nostri concittadini hanno dovuto modificare le proprie abitudini con non poche difficoltà e sperimentare paura e incertezza, noi questa paura ed incertezza le abbiamo vissute già da tempo. Perché il nostro nemico invisibile è già nelle nostre case giorno e notte e non se ne andrà insieme al Covid-19, ma rimarrà con i nostri figli per tutta la loro vita o almeno fino a quando non troveranno una cura.

In questi giorni di isolamento forzato la paura aumenta perché non possiamo accedere alle visite di controllo che alcuni dei ragazzi hanno addirittura tutti i mesi. La soluzione per stare vicino a tutte queste famiglie si chiama TELEMEDICINA e molte regioni l’hanno già approvata e codificata. Abbiamo scritto tre settimane fa alla Direzione Sanitaria e alla Clinica Pediatrica di Perugia sottoponendo questo problema ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Il diabete di tipo 1 ha bisogno di controlli e di ripetuti contatti medico-paziente:  Assessore Coletto tra qualche giorno sarà troppo tardi, abbiamo bisogno del suo intervento subito.