Iniziati i lavori di deforestazione della Ferrovia Centrale Umbra

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La nota dell’Assessore Melasecche

   

“Come annunciato, sono partiti i lavori sulla Ferrovia Centrale Umbra grazie ai quali entro qualche mese, nelle due tratte Terni-Perugia Ponte San Giovanni e successivamente Città di Castello-Sansepolcro, verranno eliminati migliaia di alberi cresciuti in sette anni di abbandono lungo tutta la strada ferrata”.

Lo rende noto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche.

  “Scorrendo sui binari, le macchine operatrici tagliano fusti e arbusti che vengono poi portati via. Il lavoro – spiega l’assessore – è propedeutico alla fase molto più complessa che seguirà immediatamente dopo, nella quale treni speciali supportati da personale specializzato inizieranno a togliere i vecchi binari, le traversine non più a norma e il ballast esausto, riposizionando la massicciata con nuovo basalto, traversine e binari UNI 60 dalle caratteristiche tecniche superiori atte a garantire il passaggio anche di treni elettrici moderni quali i ‘Pop’ di cui ci doteremo avvalendoci di finanziamenti del PNRR. L’attesa da parte di tutta la comunità umbra è rilevante e come Regione – dice – stiamo sollecitando RFI affinché mantenga gli impegni contrattuali relativi al cronoprogramma ufficiale a suo tempo consegnato, che prevede il completamento dei lavori entro il 2026 con il ripristino delle corse in modalità elettrica, con un compenso richiesto per le prestazioni professionali da RFI del 10% pari a 16,3 milioni di euro. Come Assessorato – prosegue Melasecche – con l’atto da me proposto che è stato deliberato martedì scorso dalla Giunta regionale, ho inoltre ottenuto di finanziare con 10 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione di competenza regionale non solo il recupero funzionale ed estetico dei quattro treni ‘Minuetto’ giacenti ad Umbertide, ma anche la loro ulteriore dotazione tecnologica ERTMS che consentirà di utilizzarli, completamente rigenerati in tutte le parti soggette ad usura, per percorrere milioni di chilometri negli anni a venire,  raddoppiando, in sicurezza, l’attuale velocità. Dovendo dotare i Minuetto di una nuova livrea, vandalizzata l’attuale da molti anni e in condizioni impresentabili, è intenzione della Regione – sottolinea l’assessore – lanciare un nuovo brand della nostra dorsale ferroviaria, utilizzando le grafiche proposte dall’agenzia Armando Testa di Milano. L’obiettivo è quello di riprodurre quelle bellissime immagini sui nostri treni, stabilmente, così che diventino un biglietto da visita dell’Umbria. Il Veneto – prosegue – ha messo sui propri treni l’immagine del Leone di Venezia, l’Umbria metterà la grafica ormai nota del “Cuore verde d’Italia”, la bellezza del paesaggio e dei borghi, della Cascata delle Marmore, che fanno della nostra regione un unicum conosciuto a livello internazionale. Ci sono esempi eclatanti di altre ferrovie turistiche che attraggono ogni anno un gran numero di visitatori – rileva Melasecche – ed è questo il ruolo che affidiamo alla dorsale ferroviaria regionale: trasportare non solo la tradizionale utenza dei pendolari, ma anche migliaia e migliaia di nuovi turisti che raggiungeranno l’Umbria in treno o in aereo per visitarla attraverso una linea completamente rivoluzionata e, volendo, con la bici al seguito oppure presa a noleggio nel locale di ogni stazione dedicato al bike sharing, dando sostanza a quel turismo slow sempre più in voga soprattutto fra i giovani. Grazie al Progetto PINQuA, seguito da ATER, si stanno aprendo parallelamente quindici cantieri per la rigenerazione delle principali stazioni – evidenzia – in una visione strategica integrata che, da qui a pochi anni, potenzierà l’offerta turistico-ferroviaria e l’immagine dell’Umbria. Alle tante parole in libertà di chi ha finora prodotto ben poco – conclude l’assessore Melasecche – contrapponiamo una serie di progetti, molto articolati ma coordinati, di rilancio definitivo della nostra attrattività che vede conseguire record su record, dai 500mila viaggiatori dell’Aeroporto San Francesco ai 500mila turisti paganti alla Cascata delle Marmore. Il tutto frutto non di improvvisazioni delle ultime settimane, ma di scelte lungimiranti e di obiettivi sfidanti che questa Giunta regionale si è posta quattro anni fa e che, pur fra mille difficoltà, sta raggiungendo”.