Inaugurato il monumento alla Brigata Risorgimento sul monte Pausillo

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“Su questo monte, nei giorni bui della Patria, uomini coraggiosi combatterono per la giustizia e la libertà d’Italia”.

   

Recita così la targa apposta sul monumento dedicato alla brigata partigiana Risorgimento, inaugurato domenica 5 luglio sulla cima del Pausillo. Una pesante pietra deposta in mezzo alla pineta, su cui spicca una grande stella in ferro, simbolo della Resistenza, dell’Italia, delle forze armate e, insieme alla ruota dentata emblema del lavoro, della Repubblica. Nella formazione, il cui nome richiama all’esplicita volontà di far risorgere il Paese, militarono 220 partigiani, in maggioranza contadini e operai del posto, militari sbandati e giovani renitenti alla leva. Operò nell’area del Trasimeno sud-ovest tra il 1943 e il 1944 e si distinse nella ‘Battaglia del Trasimeno’ impedendo ai tedeschi di arroccarsi sulla cima del Pausillo. A promuovere l’evento è stata la sezione di Castiglione del Lago dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) con il patrocinio e la collaborazione dei Comuni di Paciano (capofila), Panicale, Città della Pieve, Piegaro e Castiglione del Lago. All’iniziativa, a cui hanno parte oltre cento persone, è intervenuto anche Francesco Innamorati, presidente onorario dell’Anpi provinciale di Perugia, decorato al valor militare come soldato del Gruppo di combattimento Cremona.

“Questo territorio – ha raccontato Innamorati – mi ricorda la giovinezza, l’intenso impegno politico del dopoguerra e tanti compagni che non ci sono più. Da ateo, voglio sottolineare l’importanza della presenza a simili cerimonie di religiosi, perché spesso attivi al fianco dei partigiani, anche al costo della vita”.

Presenti infatti il parroco ma anche banda musicale, Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra (Anmig) e militari della stazione dei carabinieri di Paciano, Anmig e Associazione nazionale vittime civili di guerra di Castiglione del Lago, Anpi Chiusi, distaccamento Vigili del fuoco di Città della Pieve, Croce rossa e rappresentanti dell’associazionismo.

“In un momento di profonda crisi, economica ma anche sociale e di valori – ha commentato l’Anpi Castiglione del Lago, ricordando la storia della brigata –, vogliamo dare alle giovani generazioni eroi ed esempi positivi, omaggiando chi ha messo in gioco e sacrificato la propria vita per il nostro Paese e le nostre genti. Vogliamo dare punti di riferimento e ideali, quali la Patria, la giustizia sociale, la sovranità popolare, che animarono il movimento resistenziale e furono alla base della nostra Costituzione repubblicana”.

“Questi – ha dichiarato Riccardo Bardelli, sindaco di Paciano – sono luoghi bellissimi, custodi della nostra storia, che vanno valorizzati e tutelati. Per l’occasione volontari hanno rimesso a nuovo gli arredi che dei vandali avevano distrutto. Mi auguro che chi venga qua, anche solo per un momento ricreativo all’aria aperta, possa, vedendo questo cippo, riflettere su quella storia da cui ha avuto origine la nostra democrazia”.

La giornata si era aperta al cimitero di Moiano con una commemorazione di Solismo Sacco ‘Sole’, perseguitato politico sotto il fascismo e commissario politico della Risorgimento, che dedicò tutta la vita al bene dei propri concittadini. La sua figura è stata ricordata dal nipote Carlo Sacco, custode dell’archivio fotografico e documentario dello zio.