Il Festival del Medioevo indaga sull’Islam e la Guerra Santa

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Si è aperta con una bellissima sorpresa, la seconda edizione del Festival del Medioevo di Gubbio: proprio durante la cerimonia di apertura è arrivata la Medaglia del Presidente della Repubblica conferita da Sergio Mattarella al Comune di Gubbio per la kermesse ideata da Federico Fioravanti. La cerimonia di apertura ha visto – tra l’altro – anche gli interventi dell’assessore regionale alla cultura Fernanda Cecchini e del sottosegretario ai beni culturali Ilaria Borletti Buitoni ed è stata seguita dal consiglio comunale straordinario della Città di Gubbio nel corso del quale sono state formalizzate le scuse a Dante Alighieri per l’ingiusta condanna all’esilio comminata al poeta dal podestà egubino Cante Gabrielli nel 1302. Un atto tutt’altro che formale o squisitamente rievocativo: la proposta del sindaco di Gubbio Mario Stirati ha suscitato infatti un autentico dibattito in aula e alla fine è stata votata a maggioranza con due voti contrari. Il Movimento Cinque Stelle ha infatti proposto un emendamento in cui – contestualmente alle scuse al poeta fiorentino – si ringrazia lo stesso Gabrielli perché è proprio grazie alla rabbia e al dolore del lungo esilio se Dante Alighieri è stato in grado di comporre il suo massimo capolavoro spostando la sua poetica da un contesto cittadino e provinciale a una dimensione universale. Emendamento rifiutato dal sindaco Stirati che ha sottolineato invece come la riabilitazione politica di Dante sia stata iniziata già dallo stesso figlio di Cante, Jacopo Gabrielli, che volle inserire il ritratto del poeta tra quelli dei grandi fiorentini. Nel giorno di San Francesco, il festival ha visto anche l’intervento di uno dei più grandi storici francescanisti contemporanei: Jacques Dalarun, artefice anche del clamoroso e recentemente ritrovamento di una “quarta” vita di san Francesco scritta da Tommaso da Celano, di cui fino a due anni fa non si conosceva nemmeno l’esistenza. Dalarun ha parlato del Cantico di Frate Sole, sottolineandone la dimensione non solo spirituale, ma anche “politica” in cui la fraternità con il creato si contrappone ad ogni forma di potere. Ad animare la giornata francescana, anche Dario Edoardo Viganò, critico cinematografico e responsabile per la comunicazione del Vaticano, che ha tracciato un parallelo tra Chiesa, medioevo e cinema, soffermandosi in particolare sui film dedicati da Liliana Cavani alla figura di Francesco d’Assisi. Giovedì 6 ottobre al Festival del Medioevo arriva uno dei più grandi attori italiani: Roberto Herlitzka è infatti il protagonista di Confiteor, spettacolo teatrale dedicato a sant’Agostino in scena alle 21.15 al Teatro Ronconi. Scritto da Gennaro Colangelo, lo spettacolo è interpretato con Marianna Masciolini, Anna Clemente Silvera e Nicholas Gallo. Tra gli altri protagonisti della terza giornata di festival ci sono i Montefeltro, l’islam e il tartufo. Il programma della giornata si apre infatti alle 9.30 con una mattinata dedicata alla corte dei Montefeltro con interventi di Laura Teza, Paola Mercurelli Salari, Nicoletta Guidboladi, Francesco Paolo Di Teodoro, Francesco Federico Mancini ed Ettore Sannipoli. Nel pomeriggio, invece, a partire dalle 15.30 si entra nel tema principale a cui quest’anno il festival è dedicato: Europa e Islam. Con Nicolangelo D’Acunto, Amedeo Feniello e Alessandro Berbero si parlerà dell’idea di una “guerra giusta”, della puglia musulmana del 1300, e del concetto di jihad. Per chiudere con gusto la giornata, una conferenza su “Il tartufo, oscuro re” curata da Marilena Badolato e Giacomo Marinelli Andreoli. Per tutto il giorno al Centro Santo Spirito (dove si svolgono tutti gli incontri) si possono visitare la fiera del libro medievale, le botteghe dei mestieri e lo stand di “Feudalesimo e Libertà”, mentre al Palazzo dei Consoli ci sono miniatori e calligrafi dal mondo, al Palazzo Ducale la mostra “Moda e potere” e agli Arconi di Palazzo dei Consoli si può entrare nel mondo dei templari.