Gualdo Tadino ospita il primo presepio emozionale di Frate Indovino

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Un presepe emozionale di circa 200 metri quadrati, quasi a grandezza naturale e ambientato nel Medioevo, periodo in cui visse san Francesco che diede avvio a questa antica tradizione. Primo nel suo genere, realizzato a Gualdo Tadino dalle Edizioni Frate Indovino, con l’appoggio del Comune e la collaborazione del Polo museale cittadino, sarà ospitato dal primo dicembre al 15 gennaio nella Chiesa medievale di san Francesco e aperto al pubblico con ingresso gratuito. Il Presepio emozionale di Frate Indovino, questo il nome, è la riproduzione di un tipico villaggio medievale dell’Appennino umbro. Appassionati e studenti potranno visitarlo camminando all’interno, sentendosi protagonisti tra le figure di personaggi dell’epoca che lo popolano. La ricostruzione attentamente filologica del periodo è stata curata da docenti universitari di storia medievale che hanno fornito dettagli progettuali persino riguardo ai colori da utilizzare per gli intonaci delle strutture. Il progetto è stato seguito da ingegneri meccanici e il presepe è realizzato con materiale povero, parzialmente riciclato, quasi completamente legno e cartone, quest’ultimo rivestito da fogli stampati per offrire l’effetto grafico voluto. La nota azienda Rocchetta Spa, con sede a Gualdo Tadino, si farà promotrice dell’evento tramite i propri prodotti in distribuzione. In particolare, sarà inserita un’apposita cartolina all’interno della confezione di acqua e ogni consumatore potrà richiedere l’invio a titolo gratuito, escluso le spese di spedizione, del Presepio emozionale nel modello in scala.
Nell’allestimento, saranno rappresentati antichi mestieri e strumenti, il frantoio e il mulino, botteghe dell’erborista, del vasaio e della tessitrice, il maniscalco a lavoro nella stalla, il cestaio, i pastori nel loro bivacco, le lavandaie e l’ortolano con la sua casa. Ci sarà anche la riproduzione figurativa di un forno pubblico dove ogni famiglia cuoceva il pane. Girando attorno alla fontana e proseguendo ancora, si giunge alla capanna dove sono riprodotti i personaggi della Natività. “Nella scelta dei materiali e nella commissione del lavoro assegnata a giovani professionisti si vuole cogliere il senso del messaggio francescano – spiegano i promotori –: fiducia ai giovani e rispetto della natura attraverso il recupero di materiali che siamo abituati a scartare. I Cappuccini umbri, a quasi ottocento anni dal primo presepio vivente di Greccio, voluto e realizzato da san Francesco, rinnovano l’incanto di questa tradizione all’interno di una storica struttura francescana, rendendolo percepibile e regalando così a bambini e adulti l’emozione di sentirsi protagonisti”. Per informazioni e prenotazioni visite: info@emigrazione.it, 075.9142445.