Gli studenti del Salvatorelli Moneta sono tornati sul palco del teatro Concordia

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Chiude il Laboratorio teatrale l’evento ‘This is me!_La grande e affascinante fatica del crescere’. L’istituto omnicomprensivo di Marsciano termina l’anno scolastico con questa attività molto apprezzata

Si è concluso con lo spettacolo ‘This is me!_La grande e affascinante fatica del crescere’, al teatro Concordia di Marsciano, il laboratorio ‘Teatro a scuola, a scuola di teatro’ della scuola secondaria di secondo grado dell’Istituto omnicomprensivo Salvatorelli Moneta. Dopo due anni di fermo obbligatorio, giovani attori, chiudendo simbolicamente l’anno scolastico dell’istituto, sono tornati così sul palcoscenico del teatro comunale con uno spettacolo di grande impatto emotivo, nell’ambito del laboratorio che festeggia 25 anni di attività, di cui è referente la professoressa Federica Pelli. A portare i saluti della dirigente scolastica Francesca Gobbi, durante la serata, è stata la professoressa Italia Pasquini che ha ripercorso i progetti e i concorsi di questo anno scolastico nei quali gli studenti hanno riportato ottimi risultati, anche a livello nazionale, e la collaborazione dell’Istituto con i vari enti territoriali in primis il Comune di Marsciano per cui era presente l’assessore Dora Giannoni.

Con la regia di Nicol Martini e la parte tecnica curata da Lanfranco di Mario, lo spettacolo ha proposto 25 storie di adolescenti tutte da raccontare.

“Storie – ha spiegato la professoressa Pelli – che possono essere d’amore, paura, insicurezza, tragedia, fughe e ritorni, sfortuna e, perché no, anche di una botta di…fortuna, naturalmente. Venticinque anime che si disvelano pian piano nei luoghi delle loro esistenze: la camera, la strada e soprattutto la scuola. Gli adulti non ci sono, sono solo voci annoiate, arrabbiate alle quali, come un controcanto, rispondono le loro voci squillanti, piene di sogni e di speranze, di ali spiegate verso il futuro più blu”.

Un’attività, di cui lo spettacolo è l’espressione finale, che i ragazzi volevano riprendere dopo due anni di divieti.

“Era tutto rischioso – ha confermato la professoressa Pelli – in una realtà che il Covid aveva immobilizzato, come in un fermo immagine durato a lungo. Nel 2020 avevamo tutto pronto per festeggiare i 25 anni del Laboratorio teatrale, purtroppo a marzo il blocco e il nostro testo, in pochissimo tempo, si è trasformato in un video per la realizzazione del quale, chiusi nelle nostre case, abbiamo ‘recitato’ di fronte a genitori o nonni. Nel 2021 anche questa piccola soddisfazione ci è stata negata dal perdurare della pandemia. Ma a settembre, alla riapertura in presenza, le richieste per tornare a fare teatro crescevano e quest’anno abbiamo avuto più attori dei 15/18 che solitamente frequentavano il laboratorio, più motivati che mai”.

Il progetto parte dalla convinzione che il teatro abbia una grande valenza educativa e pedagogica nella scuola.

“L’attività teatrale, sia in forma di laboratorio attivo che di visione partecipativa – ha concluso la professoressa Pelli –, può rispondere ai molteplici bisogni degli studenti, soprattutto nei casi di soggetti deboli o in realtà dove è indispensabile favorire l’integrazione e la partecipazione. Inoltre, non dimentichiamo che Il teatro rappresenta una importante forma d’arte collettiva”.

Il Laboratorio teatrale nasce nel 1994, nell’ambito del “Progetto Giovani” che promuoveva il benessere e il protagonismo giovanile tramite attività extrascolastiche significative ed è stato attivato nella sede del Liceo. Quando, nel 2005, il Liceo si è fuso con l’Istituto professionale, che aveva una sua tradizione teatrale, il laboratorio ha accolto nuovi studenti, facendo tesoro di queste esperienze.