Giunta regionale ribadisce “ruolo strategico” nuovo ospedale Santa Maria di Terni

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Dà mandato agli uffici regionali per documento di fattibilità delle alternative progettuali, con relativi crono programmi, al fine di portare a compimento l’opera

   

La Giunta Regionale in una delibera odierna, nel ribadire il ruolo strategico che il nuovo ospedale Santa Maria di Terni ha nell’ambito della rete sanitaria, ha effettuato, sulla base del quadro esigenziale fornito dall’Azienda Ospedaliera di Terni, una ricognizione delle risorse a disposizione attualmente della Regione da destinare alla realizzazione della struttura, ed ha dato mandato agli uffici competenti di redigere il documento di fattibilità delle alternative progettuali in cui si evidenzino, con particolare attenzione, anche i relativi cronoprogramma attuativi, al fine di portare a compimento l’opera, la cui stima dei costi complessiva è presuntivamente di 280 milioni di euro.

   Dalla ricognizione effettuata è emerso che l’Ente regionale è in grado di riprogrammare circa 116,5 milioni di euro da destinare a tale scopo. La Giunta nell’atto programmatorio approvato oggi, confermando di avere già avviato interlocuzioni e richieste formali al Ministero della Salute finalizzate al reperimento di aggiuntive risorse, dispone che gli uffici competenti valutino, per la parte residua che ad oggi ammonta a circa 163,5 mln di euro, tutte le ipotesi a cominciare dalle eventuali modalità di ulteriori partecipazione della Regione stessa al finanziamento nonché del ricorso alle risorse INAIL, destinate all’edilizia sanitaria, per l’intero ammontare dei costi. Inoltre, la Giunta rimane aperta all’eventuale ricorso a forme di partenariato pubblico-privato.

“Il nuovo ospedale di Terni – ha affermato la Presidente Donatella Tesei – ricopre un ruolo strategico nell’ambito della rete ospedaliera regionale e per i territori limitrofi, e la sua realizzazione è per noi una priorità. Dopo aver fatto una puntuale ricognizione di quelle che sono le risorse a disposizione dell’Ente, valutiamo tutte le ipotesi: l’utilizzo di ulteriori risorse proprie, il ricorso ai fondi Inail per l’intero ammontare dei costi, nonché un eventuale project financing. A tal fine è stato dato mandato agli uffici di redigere, in tempi stringenti, il documento di fattibilità delle alternative progettuali. Il nostro scopo – ha concluso – è quello di avere prima possibile una struttura moderna e funzionale che possa servire l’ampio bacino regione e non, e si integri con le altre strutture esistenti e di futura realizzazione come ad esempio l’ospedale di Narni Amelia ormai in fase di avvio”.

“Il passo in avanti della giunta Tesei sul ruolo strategico del nuovo ospedale Santa Maria di Terni è un passaggio decisivo in vista dello sviluppo del progetto, soprattutto perché delinea il quadro economico e la tempistiche in vista della realizzazione della struttura. Struttura che andrà a integrarsi poi anche con il nuovo ospedale di Narni e Amelia. Fratelli d’Italia da sempre spinge in questa direzione e continuerà a farlo anche tramite il canale diretto con il governo dato dalla presenza del senatore Zaffini, presidente della Commissione Salute in Senato”.

Così Eleonora Pace, capogruppo regionale di Fratelli d’Italia e presidente della Terza Commissione Sanità in Regione, in merito all’ultima delibera votata dalla giunta regionale in cui si ribadisce il ruolo strategico del nuovo ospedale ternano e si dà mandato agli uffici di lavorare al documento di fattibilità su alternative progettuali e cronoprogramma dei lavori.

“Il nuovo ospedale di Terni si configura come una struttura indispensabile per rilanciare l’azione socio-sanitaria sul territorio, sviluppando tutti quei punti su cui la Regione ha lavorato e sta lavorando. Le linee guida per la realizzazione del nuovo ospedale fanno riferimento a diversi principi, tra cui  urbanizzazione, socialità, organizzazione, interattività, affidabilità, innovazione e ricerca, formazione. Tutti spunti strategici che la struttura nuova potrà garantire, non solo dal punto di vista strutturale ma anche organizzativo. Fratelli d’Italia ha da sempre sostenuto questo progetto, rafforzandolo anche grazie agli impegni presi dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella visita a Terni del maggio scorso. Sotto il profilo economico, dalla ricognizione effettuata è emerso che la Regione è in grado di riprogrammare oltre 100 milioni di euro da destinare al nuovo Santa Maria di Terni, ma soprattutto registriamo la disponibilità di INAIL di affiancare l’Umbria in questo percorso mettendo a disposizione risorse aggiuntive peraltro destinate dalla nuova legge di bilancio. La giunta ha poi avviato e concretizzato le interlocuzioni con il ministero della Salute per il coordinamento del progetto. L’obiettivo è avere prima possibile una struttura moderna e funzionale, DEA di secondo livello, per prestazioni di alta complessità che possa servire l’ampio bacino territoriale e che si integri con le altre strutture esistenti e di futura realizzazione in logica hub-spoke, come ad esempio l’ospedale di Narni-Amelia, ormai in fase di avvio. Fratelli d’Italia continuerà a essere in prima linea”.

“La delibera approvata ieri dalla Giunta regionale riguardante il nuovo Ospedale Santa Maria di Terni conferma innanzitutto la bontà di quanto stiamo affermando ormai da tempo, ovvero che la città merita di avere un nuovo complesso ospedaliero interamente finanziato con fondi pubblici così come sono stati realizzati tutti gli altri in questa regione. Riteniamo pertanto che aver abbandonato definitivamente la prospettiva del project financing, sia una notizia da accogliere con favore. Ciò nonostante, le linee guida inviate agli uffici competenti, tradiscono ancora una certa aleatorietà circa l’effettiva fattibilità dell’opera”

lo sostiene il consigliere regionale del Partito democratico Fabio Paparelli.

“Riteniamo, infatti – spiega – che la stima di costo stabilita sia ampiamente sottodimensionata rispetto alle reali necessità. 280 milioni di euro per un nosocomio che dovrebbe accogliere tra i 500 e i 600 pazienti è una cifra insufficiente se consideriamo che per realizzare l’ospedale da 100 posti letto di Narni-Amelia ne serviranno 118. E’ bene considerare anche il fatto che la nuova struttura dovrà essere anche allestita e dotata di macchinari, molti dei quali non sarà possibile trasferirli dal vecchio ospedale. Ciò nonostante, aver previsto un impegno diretto della Regione per circa 100 milioni di euro, è di sicuro un primo passo importante, ma senza il coinvolgimento diretto del Ministero della Salute ciò rischia di rivelarsi solo un annuncio pre-elettorale. Serve dunque – prosegue Paparelli – un impegno convinto del Governo oltre a quello di tutti i parlamentari umbri, affinché la città di Terni possa dotarsi una struttura all’altezza delle aspettative di un territorio vasto e misurata sulla base ai bisogni di cura e assistenza dei cittadini. Quella che riteniamo del tutto inopportuna è l’idea di realizzare il nuovo ospedale nella stessa zona dell’attuale. E’ improponibile pensare di continuare ad investire in una zona della città già gravata da problemi importanti di accesso e di traffico. Torniamo quindi a proporre una soluzione urbanistica che sia realizzata in prossimità delle grandi vie di comunicazione, che agevoli l’accesso e minimizzi i tempi di percorrenza. Infine, pur comprendendo i facili entusiasmi già espressi di taluni esponenti della destra, crediamo che in questa fase sia più utile procedere con responsabilità e correttezza di fronte ad un primo atto di certo importante ma che, al momento, non dà alcuna certezza rispetto alla fattibilità dell’operazione. Invitiamo dunque – conclude – tutti i soggetti istituzionali e politici sia di maggioranza che opposizione, a fare la propria parte con impegno per trasformare questa ipotesi in una realtà, evitando, se possibile, la propaganda fine a sé stessa come quella di certi amministratori già pronti, con la cazzuola in mano, per posare la prima pietra”.