Disturbi del comportamento alimentare: aumentano i pazienti sotto i 10 anni

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“Viviamo in una società bulimica che consuma in fretta e non ha il controllo degli impulsi”. Una fotografia severa quella fatta dalla Dott.ssa  Laura Dalla Ragione, responsabile del Centro dei Disturbi del Comportamento alimentare di Todi che è intervenuta ieri alla conferenza, organizzata Istruzione Superiore “Cavour-Marconi-Pascal”, sulla tematica de: “I disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia e Bed-disturbo da alimentazione incontrollata) in adolescenza”. Ad organizzare l’evento è stata la Professoressa Antonella Piccotti che ha voluto questo incontro, aperto ad alunni, professori e genitori, per chiudere il progetto sull’educazione alimentare intrapreso da due classi del biennio. La conferenza si è aperto con i saluti di  Roberto Bertini vicepresidente della Provincia di Perugia, Donatella Porzi Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria e Caterina Piernera dell’Ufficio Scolastico Regionale. “Questa iniziativa – ha detto Bertini – che parte dalla scuola, ha un’importanza chiave per l’educazione dei giovani ad una alimentazione completa. La scuola è il luogo dove i ragazzi passano molto del loro tempo e spesso sono proprio i professori le persone che si accorgono prima del disagio”. L’argomento è stato introdotto da un interessante video, realizzato dalla Rai, dove venivano intervistati ragazzi e ragazze in lotta contro questa patologia. “Uno dei grandi problemi  di queste malattie è la prevenzione che, a differenza di altre malattie, è difficile da mettere in atto. In questi ultimi anni ci stiamo accorgendo che l’anoressia coinvolge sempre di più ragazzi in età molto giovane.  Un terzo dei nostri pazienti hanno meno di 10 anni. Due fattori incidono nel diffondersi della malattia: il modello della magrezza, ormai diventato modello culturale e l’abbondanza di cibo disponibile. Anoressia, bulimia e Bed (disturbo da alimentazione incontrollata senza metodi di compensazione come vomito o lassativi e diuretici) hanno origine nervosa. I ragazzi che si ammalano di queste malattie evidenziano tutti un deficit dell’autostima. In genere si comincia con l’anoressia poi si va verso la bulimia con metodi di compenso. Si sta facendo largo anche un’altra patologia l’ortoressia ovvero l’ossessione del mangiare sano, dietro c’è la paura di ammalarsi mangiando cibi contaminati”. I modi per uscire da queste malattie sono: riconoscere celermente la patologia e richiedere aiuto a specialisti, da soli non si può riuscire ad uscire dai meccanismi psicologici che scatenano il disagio.