“Difficoltà del settore pesca e aggiornamenti di Carta e Piano ittici”

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Audizione della Terza commissione con associazioni dei pescatori, Legambiente e funzionari dell’assessorato

   

La Terza commissione dell’Assemblea legislativa, presieduta da Eleonora Pace, si è riunita questa mattina a Palazzo Cesaroni per ascoltare i rappresentanti delle associazioni della pesca sportiva, di Legambiente e dell’assessorato all’Ambiente in merito alla Carta ittica regionale e alle difficoltà del settore pesca in Umbria.

Aprendo l’incontro partecipativo, il consigliere Manuela Puletti (che lo aveva richiesto  insieme al collega della Lega Valerio Mancini Lega – https://tinyurl.com/pesca-sportiva), ha rimarcato l’opportunità di “ascoltare le reali necessità e richieste delle associazioni, da cui emerge un quadro abbastanza critico per la pesca in Umbria. Andrebbe anche chiarito se c’è stato un calo dei tesserini per la pesca sportiva e se si è attivata una mobilità passiva dei pescatori verso le Marche. Andrebbe infine verificato come sono stati fatti i precedenti aggiornamenti della Carta ittica, quali sono stati gli esiti dei monitoraggi effettuati e come la Regione intende gestire i Progetti Life che impattano sulla fauna ittica”.

Dagli interventi dei rappresentanti di Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee, Legambiente, Arcipesca, ‘Caccia, Pesca e ambiente’ è emerso che è stato già attivato un iter di confronto con la Giunta regionale per l’aggiornamento di Piano e Carta ittica, il cui aggiornamento dovrebbe auspicabilmente arrivare entro la fine della Legislatura. Le criticità relative a qualità dell’acqua e condizioni della fauna non sarebbero state superate in questi ultimi anni mentre a causa delle recenti normative si sarebbe sensibilmente ridotto il numero dei pescatori ed anche dell’indotto commerciale ad essi legato.

Il funzionario dell’assessorato regionale Michele Croce ha poi spiegato che

“la procedura di Valutazione ambientale strategica per la Carta ittica prevede una serie di incontri partecipativi, che si sono già svolti ed altri se ne svolgeranno quando il documento sarà pre-adottato. Abbiamo presentato il set di dati che verranno usati per la redazione del Piano. Abbiamo chiesto dei contributi ai partecipanti, non sugli argomenti da inserire, che sono disciplinati dalla legge, ma aspetti di cui tenere conto nella redazione del Piano. Il termine per la consegna dei contributi scadeva l’8 marzo e sono arrivati diversi documenti, anche da parte delle Regioni limitrofe. Stiamo ora vagliando questi contributi, redigendo il piano e la documentazione di corredo. Questi documenti verranno pre-adottati dalla Giunta a cui seguirà una nuova fase di partecipazione con tutti i portatori di interesse. Verranno valutate le osservazioni giunte e poi si proseguirà con l’obiettivo di chiudere il percorso entro la fine della Legislatura, visto che il Consiglio regionale dovrà approvare il Piano. La Carta contiene i dati sulla presenza della fauna ittica e sulla qualità delle acque, oltre ad indicazioni gestionali. Essa si fonda sul monitoraggio di oltre 150 stazioni e viene costantemente aggiornata dalla Regione; ogni anno viene aggiornato uno dei 5 bacini idrici. Sono stati aggiornati quelli del Chiascio-Topino e del Nera. Con quelli di Tevere, Nestore e Paglia-Chiani si concluderanno gli aggiornamenti a fine 2026. Nel precedente Piano ittico si parlava di circa 16 mila licenze. C’era stato un decremento del loro numero (a circa 11mila) che però è iniziato prima dei problemi segnalati dalle associazioni. Nel 2023 siamo arrivati a circa 8mila licenze. Il calo delle licenze, anche di caccia, è legato a modifiche culturali, è fisiologico e non strettamente connesso alle difficoltà che vengono segnalate. Dal 2018 ad oggi i tesserini segnacatture si sono praticamente dimezzati. Le attività di controllo su acque e fauna avvengono con protocolli standardizzati e scientifici, realizzati sempre con le stesse modalità. L’Umbria è capofila di un solo progetto Life, finalizzato alla conservazione della biodiversità all’interno della rete ‘Natura2000’. Ci sono specie target, la trota e il ghiozzo di ruscello, e le azioni riguardano la loro conservazione”.

“Grazie alla mia iniziativa, condivisa e sottoscritta dal collega Mancini, le associazioni ittico-sportive umbre hanno oggi avuto modo di rappresentare alla Terza Commissione regionale e al delegato dell’assessore, le gravi difficoltà della pesca in Umbria e le loro aspettative in fase di revisione della Carta e del Piano ittico, per cercare di invertire numeri drammatici per il settore. Con un trend negativo che noi della Lega vogliamo tentare di contrastare con ogni mezzo, a partire appunto da una Carta e un Piano ittico che siano meno penalizzanti per i pescatori, fino alla revisione, se necessario, della legge n. 15/2008”.

Così il consigliere della Lega Manuela Puletti, assieme al collega Valerio Mancini, al termine dell’audizione sulla revisione di Carta e Piano ittico richiesto dalla stessa Puletti, che, membro di un’altra Commissione, per l’occasione è stata invitata alla seduta della Terza.

“Le associazioni della pesca sportiva – spiega Puletti – hanno rappresentato le gravi difficoltà del settore, aggravate dalla carenza di ripopolamenti e dal conseguente calo di manifestazioni sportive che si organizzano in Umbria. Rispondendo ad una mia domanda il funzionario della Regione Michele Croce ha elencato i numeri che confermano quanto lamentato dal settore: le licenze di pesca sono passate da circa 16mila alle 11mila del 2018, sino alle 8.500 del 2023. I tesserini sono passati dai 7mila del 2018 ai 3.800 dell’ultima stagione. Numeri drammatici – commenta Puletti – aggravati dalle restrizioni europee, ma anche dai progetti ‘Life’ a cui l’Umbria in passato ha aderito, bloccando di fatto i ripopolamenti. E la prova di ciò è data dal fatto che molti pescatori umbri abbiano deciso di praticare la loro passione nelle vicine Marche. E questo – evidenzia – creando un grave danno anche alle attività economiche: quelle legate strettamente alla pesca, ma anche quelle che, come per la ristorazione, beneficiavano dell’arrivo di appassionati di questa disciplina. Come evidenziato dalle associazioni Arci Pesca, Cpa, Enalpesca e Libera Pesca, che ringrazio, solo con un constante monitoraggio si può avere una regolamentazione della pesca che risponda alle reali esigenze del territorio e del settore, senza imposizioni che vengano fatte calare dall’alto. Apprendo con soddisfazione della volontà di aggiornare la Carta e il Piano ittico entro la fine della legislatura, vista l’urgenza di intervenire sul settore. L’auspicio è che, attraverso queste istanze che arrivano dalle associazioni della pesca sportiva, si possa invertire un approccio al tema eccessivamente sbilanciato verso divieti e progetti dell’ambientalismo estremista che sta distruggendo la pesca, le sue tradizioni e la sua economia”.

“Da parte nostra – conclude Mancini, in qualità di presidente della Seconda Commissione, assieme a Puletti – vista l’efficacia e l’efficienza del gruppo della Lega nel portare avanti proposte di legge anche di iniziativa dei consiglieri, siamo pronti ad attuare un percorso di ascolto e di proposta insieme alle associazioni della pesca e agli operatori economici, perché riteniamo di avere il pieno diritto di legiferare per risolvere lo stato emergenziale che sta vivendo la pesca in Umbria”.