Riapre la pesca nei tratti No Kill della Valnerina

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Foto archivio Legambiente Umbria

Riapre la pesca nei tratti No Kill della Valnerina. Un nuovo regolamento e nuove modalità per prenotazioni e permessi. La WebApp per le prenotazioni e i permessi sarà attiva dalle ore 15,00 di  mercoledì 13 maggio 

   

Da sabato 16 maggio si potrà tornare a pescare nelle Zone a Regolamento Specifico di Fiumi Nera e Corno in Valnerina dove si pesca esclusivamente con la tecnica no kill, con il solo utilizzo di ami senza ardiglione, esche artificiali e il rilascio immediato del pesce. Ad annunciarlo Legambiente Umbria, che gestisce, in convenzione con la Regione Umbria, i circa 19 km di fiume ricompresi nei comuni di Cerreto di Spoleto, Vallo di Nera e Ferentillo. Un’esperienza nata nel 1994 proprio da una collaborazione tra l’associazione ambientalista e la Provincia di Perugia, che allora aveva competenze in materia, per promuovere forme di pesca sostenibili a tutela del patrimonio ittico e degli ecosistemi acquatici della Valnerina.

Da quest’anno entra in vigore anche un nuovo regolamento che ripristina il numero chiuso, con 44 pescatori al giorno distribuiti in modo tale da ridurre la pressione della pesca sugli ecosistemi, l’obbligo di prenotare la giornata di pesca e di munirsi di apposito permesso giornaliero esclusivamente tramite la WebApp dedicata e raggiungibile dal sito www.neranokill.it

Quest’anno il costo del permesso giornaliero è stato ridotto: da 15,00 euro dello scorso anno a € 5,00, un modo per premiare e valorizzare coloro che praticano forme di pesca più sostenibili rispetto a quelle tradizionali. Anche il pagamento dei permessi di pesca dovrà essere effettuato esclusivamente tramite la WebApp. WebApp che sarà attiva dalle ore 15,00 di  mercoledì 13 maggio.

È previsto il fermo pesca per tutti i settori del Fiume Nera e del Fiume Corno nella giornata di giovedì, fatta eccezione di festività nazionali, mentre la stagione di pesca terminerà al tramonto del 31 ottobre.

“Dopo aver collaborato all’istituzione dei No Kill della Valnerina e dopo aver contribuito per anni e in modo significativo alla salvaguardia dei fiumi Nera e Corno e ad una loro gestione virtuosa – commenta Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria – siamo tornati ad aprile 2019 a gestire per conto della Regione Umbria questo straordinario patrimonio naturale, riconosciuto a livello internazionale. Svolgiamo attività di vigilanza ittica contro il bracconaggio, controlliamo e monitoriamo lo stato di salute dei corsi d’acqua, le portate idriche, gli scarichi delle acque reflue urbane e di quelle delle attività economiche. Ci occupiamo, insieme alla gestione dei no kill, di rifiuti abbandonati, organizzando anche giornate di volontariato e svolgendo attività di prevenzione e controllo. Ed infine nostro compito è anche quello di sensibilizzare i cittadini e chi usufruisce per svago o per sport di risorse naturali come quelle dei fiumi della Valnerina, sull’importanza della salvaguardia della biodiversità e della natura. Il nostro obiettivo è rendere tangibile che il rilancio di aree interne fragili come quelle della Valnerina è possibile soltanto coniugando la conservazione, la valorizzazione e la salvaguardia dell’ambiente naturale con attività turistiche e sportive a basso impatto, ma capaci di produrre ricchezza, opportunità lavorative ed economiche.”