Il personale della Polizia di Stato di Assisi, intervenuto in una frazione della città a seguito di chiamata al Numero Unico di Emergenza per una segnalazione di lite in abitazione, ha tratto in arresto un cittadino italiano, classe 1993, per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Nello specifico, i poliziotti, giunti sul posto, hanno notato che l’abitazione era a soqquadro e che la vittima, visibilmente spaventata, presentava il volto tumefatto e diverse lesioni.
Dopo averla messa in sicurezza, gli agenti hanno richiesto l’intervento del personale del 118, il quale, sopraggiunto, ha prestato le prime cure alla donna, accompagnandola poi in ospedale dove le sono state riscontrate lesioni personali giudicate guaribili in 12 giorni.
Sentita in merito all’accaduto, la donna ha riferito di aver litigato con il compagno per motivi di gelosia e che, nell’occorso, quest’ultimo l’aveva trascinata a letto dove, dopo averle tappato la bocca, impedendole di respirare, l’aveva violentemente percossa con dei pugni al viso.
La donna ha riferito di essere poi riuscita a divincolarsi ma era stata nuovamente raggiunta dal 32enne che l’aveva nuovamente colpita facendole cadere anche un dente.
Successivamente, la vittima era riuscita a fuggire e a richiedere l’intervento della Polizia di Stato.
Dagli accertamenti dei poliziotti, è emerso che, in passato, tra la coppia vi erano stati diversi episodi analoghi, ma le continue ritrattazioni della donna, evidentemente sintomatiche della condizione di abuso e soggezione nella quale si trovava, non le avevano consentito di prendere le distanze definitivamente dal suo compagno.
In seguito ad una prima denuncia, nel 2023, infatti, l’Autorità Giudiziaria aveva emesso nei confronti del compagno la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, successivamente revocata perché i due erano tornati insieme.
A febbraio dell’anno scorso, il Questore della Provincia di Perugia aveva emesso nei confronti dell’uomo un provvedimento di ammonimento con il quale gli si intimava di tenere una condotta conforme alla legge, nonché di astenersi da porre in essere ogni tipo di azione e/o comportamento che potesse ingenerare nella persona offesa un concreto timore per la propria incolumità fisica e psichica.
Nonostante ciò, a giugno dell’anno scorso, in seguito ad un nuovo violento episodio che aveva visto la donna vittima dell’ennesimo pestaggio, l’Autorità Giudiziaria aveva emesso un nuovo provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento, con monitoraggio mediante dispositivo elettronico, anche questa violata più volte dal 32enne.
A seguito dell’intenzione della vittima di riprendere la relazione con l’uomo, la misura era stata nuovamente revocata.
Per questi motivi, attesa anche la gravità dell’ennesimo episodio, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e, su disposizione del PM di turno, condotto presso la Casa Circondariale di Perugia – Capanne in attesa del giudizio di convalida a seguito del quale l’arresto è stato convalidato e il GIP, ritenendo gravi e sussistenti gli indizi di colpevolezza e il rischio di reiterazione del reato, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.






























