“Un unico punto vaccinale a Perugia non basta”

415
(Foto: Umbria24.it)

“Un unico punto vaccinale a Perugia non basta”. La nota del Presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria Marco Squarta (FDI)

“Perugia, con i suoi oltre 160 mila abitanti, in questa delicatissima fase di emergenza Covid non può contare solamente su un punto vaccinale nell’intero territorio del capoluogo”.

   

Così, in una nota, il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Squarta (FdI) che sollecita la

“realizzazione di un nuovo polo dove somministrare le dosi di vaccino. Ci sono venti punti vaccinali disseminati in tutta l’Umbria, compresi i comuni più piccoli. Per farsi vaccinare, i residenti del capoluogo, la città maggiormente popolata della regione, sono costretti a dividersi tra Ponte D’Oddi, nel comune, oppure a recarsi a Corciano e Torgiano. L’installazione di almeno un altro punto vaccinale è imprescindibile per rendere più veloce la somministrazione delle dosi e perfezionare il servizio. Stante il numero di vaccini a disposizione, le somministrazioni nella nostra regione procedono a un ritmo soddisfacente: ad oggi ne sono state effettuate 215 mila e la percentuale delle somministrazioni è ben al di sopra delle media nazionale. L’auspicio è che il Governo, in tempi veloci, ci faccia avere dosi in quantità, in maniera tale da poterle iniettare con rapidità, quando ce ne saranno, non soltanto nei centri allestiti fino a questo momento, ma anche nei nuovi punti vaccinali. A quel punto la campagna non subirebbe rallentamenti e i cittadini non sarebbero più costretti a dover raggiungere centri al di fuori del proprio comune di residenza”.