Treofan-Visopack, firmato l’accordo preliminare

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Gli stabilimenti ternani verranno ceduti all’azienda polacca

   

‘arrivata la firma dell’accordo preliminare fra Treofan e Visopack per la cessione dello stabilimento ternano dagli indiani di Jindal all’azienda polacca: lo riferisce la Cgil commentando che si tratta del “primo passo presso la reindustrializzazione del Polo chimico di Terni”.
“Dopo quatro anni di una vertenza estenuante – osserva, in una nota, Sergio Cardinali, del dipartimento Politiche industriali della Cgil nazionale – anche il management europeo della Treofan, con il quale siamo stati continuamente in contatto, ha condiviso con il liquidatore che la soluzione Visopack era l’unica possibile, per uscire da una situazione di forte impasse.

Una vittoria di squadra che ha visto il contributo di tutti i soggetti coinvolti, ma dove il sindacato, in testa la Cgil, non ha mai abbassato la guardia verso l’unico obiettivo finale possibile”.
“Terni – spiega ancora – si candida di nuovo ad essere un fondamentale hub per l’industria chimica nazionale.
Infatti, oltre alla definizione dell’accordo Treofan-Visopack, vi è anche l’acquisizione della Novamont da parte di Versalis, che porta il campione nazionale della Chimica a Terni e che, una volta definito il responso dell’antitrust, potrà essere coinvolto nel progetto rilancio del polo”.
Aggiunge Stefano Ribelli, segretario generale della Filctem Cgil di Terni: “Ora, in attesa della due diligence della società Visopack, diventa fondamentale l’apporto delle risorse economiche e di strumenti pubblici nazionali e regionali per riavviare il progetto della ‘Sustainable Valley’, previsto nel Pnrr della Regione Umbria.

E proprio alla Regione ora chiediamo una forte accelerazione, per intervenire sulla condizione strutturale di tutto il polo chimico”.
Davide Lulli, Rsu Filctem Cgil dello stabilimento aggiunge: “Finalmente dopo tanti sacrifici – sottolinea Davide Lulli, Rsu Filctem Cgil – i lavoratori vedono aprirsi di nuovo le porte dello stabilimento. Sappiamo che ci vorrà del tempo alla ripartenza dopo il lungo fermo, ma siamo pronti, come sempre, per tornare ad una condizione di normalità che ci restituisca la dignità di un lavoro, per noi e le nostre famiglie”.