Si tratta di una coppia di pregiudicati tunisini già noti alle Forze di Polizia
Nella prima mattinata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Terni hanno tratto in arresto una coppia di pregiudicati tunisini, rispettivamente un 28enne ed una 30enne, gravati da numerosi precedenti, per furto aggravato in concorso. Nella circostanza, i militari, mentre erano impegnati in Piazza Tacito nell’allestimento del palco per l’imminente celebrazione della Festa dell’Arma, hanno notato i due che stavano fuggendo a piedi, inseguiti da una donna.
Alla vista dei militari la donna ha gettato in terra alcune banconote, nel tentativo di sottrarsi all’intervento degli operanti, che, tuttavia, sono riusciti a bloccare entrambi ed a recuperare il denaro. La successiva ricostruzione ha consentito di acclarare che alla donna che stava inseguendo la coppia era stato appena sottratto il portafogli all’interno di un vicino esercizio pubblico: la stessa ha formalizzato denuncia-querela, rientrando in possesso della refurtiva interamente recuperata, ammontante a circa un centinaio di euro.
Sottoposti a perquisizione personale, i due tunisini sono stati trovati in possesso, rispettivamente, di un paio di forbici della lunghezza di 13 cm, occultate all’interno di una tasca dei pantaloni della donna e di un tablet Samsung, risultato provento di un furto perpetrato poche ore prima dall’interno di un veicolo in sosta, sempre nel centro di Terni. Nei confronti della coppia è scattato così l’arresto in flagranza di reato per furto aggravato in concorso nonché la denuncia in s.l. per possesso di strumenti atti a offendere per la donna e per ricettazione a carico dell’uomo, che era peraltro già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g. a seguito di un precedente arresto per furto.
Dopo l’udienza per direttissima, svoltasi nel primo pomeriggio di ieri, il Giudice, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi, risultati s.f.d., la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Terni.
Il procedimento è pendente in fase di indagini preliminari e sino ad eventuale condanna irrevocabile gli indagati devono ritenersi innocenti.