Tabacco: “Prosegue l’impegno per dare sostenibilità economica e prospettive sviluppo alla filiera”

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Le parole dell’Assessore Morroni

   

Problematiche del settore ed interventi per la filiera del tabacco saranno al centro di una serie di incontri che, a partire dalla prossima settimana, verranno convocati dal Ministero delle Politiche agricole con i rappresentanti delle organizzazioni agricole e con le multinazionali. È quanto informa l’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni, dopo la riunione del tavolo nazionale presieduto dal sottosegretario all’Agricoltura Gian Marco Centinaio alla quale, oltre all’assessore Morroni in rappresentanza dell’Umbria, hanno preso parte gli assessori delle altre tre Regioni dove si concentra la maggiore produzione tabacchicola nazionale, Veneto, Campania e Toscana.

L’assessore Morroni ha ribadito le istanze rappresentate nel dicembre scorso, alla prima riunione del tavolo nazionale, con l’illustrazione della piattaforma unitaria elaborata dalla cabina di regia umbra sul tabacco e condivisa con le altre Regioni, in particolare la necessità di garantire sostenibilità economica e prospettive di sviluppo alla filiera del tabacco, vista la sua significativa rilevanza in termini economici e sociali.

 A seguito del quadro evidenziato dagli assessori regionali, prenderanno il via audizioni convocate dal Mipaaf con rappresentanti delle organizzazioni agricole e delle multinazionali del tabacco presenti in Italia, che si svolgeranno separatamente.

Sempre in merito, Confagricoltura Umbria ha accolto con soddisfazione il nuovo confronto del tavolo nazionale sul tabacco, comparto in profonda crisi, voluto per approfondire le criticità del settore tabacchicolo e per ricercare le auspicate e possibili soluzioni a livello istituzionale. L’associazione plaude anche alla decisione di convocare in audizioni (a partire dalla prossima settimana e separatamente) rappresentanti delle organizzazioni agricole e delle multinazionali del tabacco presenti in Italia.

Ad annunciarlo l’assessore all’agricoltura della Regione Umbria, Roberto Morroni, al termine della seconda riunione del tavolo di martedì 1 febbraio, dopo quella di dicembre, tra il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio, e gli assessori regionali all’agricoltura delle regioni (oltre l’Umbria, anche Veneto, Campania e Toscana) dove è concentrata la maggiore produzione tabacchicola nazionale.

“Una notizia -afferma il presidente di Confagricoltura Umbria, Fabio Rossi – che dà un po’ più di tranquillità al comparto che ha necessità di tutela e sicurezza e di impegni duraturi, soprattutto in un momento in cui sono iniziate le lavorazioni per la nuova annata agraria”.

Problematiche emerse chiaramente anche dopo le recenti manifestazioni dei lavoratori della filiera tabacchicola dell’Altotevere che hanno espresso una forte e legittima preoccupazione per il futuro del proprio posto di lavoro.

Confagricoltura chiede da sempre che venga garantito futuro e occupazione perché è a rischio tutta la filiera tabacchicola, che in Umbria ha il suo cuore proprio nell’Altotevere. Il settore ha mostrato segni di sofferenza a causa dei mutamenti economici, dell’aumento dei costi di produzione e dell’indebolimento della filiera che prospetta meno volumi contrattati, meno sostenibilità economica e centinaia di posti di lavoro in meno.

“Il comparto ha bisogno – sottolinea ancora il presidente Rossi – di maggiori tutele e sicurezze dal punto di vista della sostenibilità economica, che necessitano di impegni e contratti dalla durata pluriennale e di garanzie per un prezzo di acquisto congruo del tabacco. Tra le maggiori criticità dell’agricoltura anche umbra ci sono infatti gli aumenti senza precedenti dei costi delle materie prime, ma anche di energia, gasolio e metano. Di conseguenza un aumento dei costi di produzione con ripercussioni su tutti i comparti in modo trasversale, senza esclusione del tabacco naturalmente”.

Per Confagricoltura, pertanto, è necessario e non più rinviabile salvaguardare e dare slancio al settore, per il ruolo importante nell’economia locale e nell’eccellenza tecnologica del Paese, garantendo le necessarie condizioni di minima sostenibilità economico-finanziaria attraverso rapide e adeguate scelte politiche.