“School Still Plays”: come prevenire la dispersione scolastica

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SCUOLA:STUDENTI IN CLASSE E GENITORI FUORI DALLA SCUOLA.ATT.PEREGO - SCUOLA ELEMENTARE DI VIA NOE - Fotografo: FOTOGRAMMA
   

Sono 27 le scuole e oltre 750 gli studenti di Umbria, Lazio, Toscana, Veneto, Calabria e Sicilia che negli ultimi mesi dell’anno scolastico 2014-2015 hanno partecipato alla ricerca preliminare di “School Still Plays” per prevenire la dispersione scolastica. Il progetto, di durata triennale, è stato finanziato all’Area Lavoro Formazione Scuola Politiche Comunitarie e Culturali della Provincia di Perugia e al Tucep dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Life Long Learning e promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria. “School Still Plays” è partito nel giugno 2014, con un partenariato di 15 organizzazioni pubbliche e private di Italia, Spagna, Bulgaria e Polonia impegnate a prevenire la dispersione scolastica attraverso attività di ricerca, formazione, valutazione e di istruzione scolastica focalizzate sulle competenze per la vita (life skills) intese come l’insieme di abilità e capacità grazie alle quali è possibile affrontare efficacemente e positivamente le richieste e le sfide della vita, sia dal punto di vista sociale che lavorativo. Il progetto è partito con la fase di indagine che ha visto la somministrazione agli studenti di età compresa tra 16 e 17 anni nelle scuole in Italia e nei paesi partner di due strumenti di indagine: un  questionario di natura quantitativa relativo all’intelligenza emozionale e un questionario autobiografico di natura qualitativa focalizzato sui “motivi personali, emotivi e interiori” che portano gli studenti a non credere nella scuola ed ad essere a rischio di dispersione scolastica. L’approccio innovativo dello strumento di indagine, che è stato somministrato in parte on line e in parte direttamente dagli insegnanti, è relativo all’autobiografia e consentirà di analizzare la vita del narratore e le sue emozioni, cercando di ricostruire il suo percorso di crescita personale e la sua storia emotiva nella scuola, tenendo conto del contesto culturale, sociale e storico di riferimento. Nelle prossime settimane si procederà all’elaborazione ed analisi dei questionari, alla presentazione dei primi risultati, per proseguire poi con la progettazione e sperimentazione di metodologie didattiche sempre in collaborazione con le istituzioni scolastiche.