La devozione per Sant’Antonio di Padova richama delegazioni da tutta l’Umbria e anche da fuori regione
È la devozione ad animare la festa di Sant’Antonio di Padova, patrono di Ripabianca, in programma venerdì 13 giugno. Una devozione che ha attraversato i secoli e che ancora oggi travalica i confini della piccola comunità della frazione di Deruta, come dimostra la larga partecipazione che le tradizionali iniziative promosse riscuotono anno dopo anno.
“Credo fortemente che, nonostante il secolarismo che caratterizza i nostri tempi – sottolinea il parroco Don Lorenzo Romagna – questa festa abbia ancora molto da dire a tutti. Lo sforzo e la cura con cui tante persone si stanno impegnando sono una bella testimonianza cristiana; l’augurio è che ciascuno, nella devozione al Santo di Padova, possa riscoprire il rapporto vitale con Gesù e la sua Chiesa”.
Giovedì 12, alle 21:00, è prevista la Messa del transito cui seguirà la processione per le vie del paese. Sarà l’anteprima della grande festa di venerdì 13 giugno quando alle ore 10:00, dopo la Messa in suffragio dei parroci e dei devoti del Santo, verranno presentati i lavori di restauro dei candelieri di Sant’Antonio e del Tabernacolo Eucaristico a cura della restauratrice dott.ssa Rosella Brunetti.
Nel pomeriggio, alle 15:00, nella Sala del Consiglio Comunale di Deruta, un momento istituzionale con il Sindaco Michele Toniaccini che riceverà le numerose delegazioni provenienti dall’Umbria e anche da fuori regione, in particolare dal Trentino, con le quali ci sarà uno scambio di doni. “Sarà un momento per aprire i confini della nostra comunità – sottolinea il primo cittadino – reso possibile dall’impegno della comunità di Ripabianca, con in prima fila il parroco e il dottor Claudio Marcacci”.
Alle 18:00 Messa solenne presieduta da Don Stefano Puri, vicario generale della Diocesi di Orvieto-Todi animata dal Coro Polifonico “Cantate Domino”. A seguire uno dei momenti più sentiti, ovvero l’esposizione delle reliquie: ben 46 i reliquiari conservati nella chiesa, con le reliquie di oltre cento Santi accolte nel corso dei secoli, dal XVII secolo ad oggi. Un patrimonio di misticismo e fede che proprio nei giorni scorsi ha accolto, accompagnate dalla catechesi di mons. Anthony Figueiredo, due nuove reliquie, quella di San Giovanni Paolo II e di Santa Teresa di Lisieux.
Dopo la Messa si svolgerà la tradizionale processione di Sant’Antonio di Padova accompagnata dalla Banda Musicale Città di Deruta, la cui esibizione sembra quasi annunciare il passaggio di testimone dalla ricorrenza religiosa alla festa paesana organizzata dalla pro loco, passaggio che avverrà la sera, alle 23:00, con uno spettacolo piromusicale organizzato dalla Parrocchia congiuntamente con la proloco sul sagrato della chiesa.