Puletti: “Solidarietà al capotreno aggredito a Senigallia”

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“Come Lega Umbria e membri del dipartimento sicurezza ed immigrazione esprimiamo solidarietà alla capotreno, residente in Umbria ma in deposito ad Ancona, che nei giorni scorsi è stata vittima di un’aggressione a Senigallia, mentre era in servizio”: così Manuela Puletti, consigliere regionale della Lega Umbria assieme ad Alessandro Becchetti segretario cittadino Quattro Borghi (Gualdo Cattaneo, Montefalco, Giano e Castel Ritaldi) e dipendente Fs, sull’aggressione subìta nei giorni scorsi da una giovane capotreno intervenuta per soccorrere un passeggero in difficoltà, perché malmenato da una donna.

“Quanto accaduto a Senigallia – sostengono Puletti e Becchetti in una nota – è solo un’ulteriore conferma di quanto sia necessario un intervento in termini di sicurezza all’interno dei convogli ferroviari dove episodi come quello capitato alla nostra concittadina sono sempre più frequenti.

Servono misure tempestive e una soluzione potrebbe essere aumentare la presenza di agenti della polizia ferroviaria nei treni che già tanto fanno nonostante le evidenti difficoltà, questo per avere maggiori controlli, un deterrente che siamo certi migliorerebbe la situazione ad oggi fin troppo trascurata e mai affrontata dalla Lamorgese, il ministro dai gessetti colorati. Altrettanto auspicabile anche se più di difficile applicazione, sarebbe dotare pure gli agenti Polfer del taser, naturalmente previa opportuno corso di addestramento del personale. Ogni giorno vediamo quanto sia importante questo strumento per combattere la micro criminalità, portarlo dentro i treni sarebbe una vittoria. Servono misure di impatto volte a rendere più sicuro il lavoro di chi presta un servizio ai cittadini. Tutti, dai dipendenti Fs ai passeggeri devono essere messi nella condizioni di viaggiare in sicurezza. Questo tema -concludono i leghisti – non deve essere sottovalutato ma affronto, non è un caso che l’On Molteni e il nostro segretario Federale Matteo Salvini in questi giorni siano tornati a chiedere maggiori attenzione e misure di contrasto proprio per le baby gang e all interno dei convogli”.