Perugia: firmato accordo per contrasto alla violenza contro le persone LGBTI

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Il protocollo avrà durata triennale e potrà essere prorogato

   

È stato firmato oggi nella Sala Rossa di Palazzo dei Priori un importante protocollo d’intesa tra il Comune di Perugia e l’Associazione Omphalos APS. L’accordo sancisce l’avvio di una collaborazione strutturata per far fronte alle situazioni di emergenza e violenza nei confronti di persone lesbiche, gay, bisessuali, trans* e intersex (LGBTI), legate a motivi discriminatori su base di orientamento sessuale e/o identità di genere, nel territorio umbro e in particolare nella provincia di Perugia.

Alla firma erano presenti:

* Costanza Spera, Assessora del Comune di Perugia

* Roberta Migliarini, Dirigente dell’Area dei Servizi alla Persona del Comune di Perugia

* Stefano Bucaioni, Presidente di Omphalos APS

* Pietro Diana, referente del Centro Antidiscriminazioni di Omphalos

* Lorenzo Ermenegildi Zurlo, Consigliere comunale

Il protocollo rappresenta un passo decisivo verso l’integrazione tra servizi pubblici e servizi specializzati per il sostegno alle persone LGBTQIA+. Il Centro Antidiscriminazioni (CAD) di Omphalos, attivo dal 2022 e finanziato dall’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, riceve ogni anno centinaia di richieste di aiuto, che spaziano dalla violenza e discriminazione esplicita a difficoltà relazionali, lavorative e familiari.

Tra gli obiettivi principali del protocollo:

* promuovere azioni di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza;

* rafforzare le reti territoriali di supporto;

* favorire l’accesso integrato e coordinato ai servizi per le persone LGBTQIA+.

Il Comune si impegna a informare le vittime dei servizi del CAD come strumento di supporto specializzato, mentre Omphalos metterà a disposizione la propria esperienza e professionalità per l’accoglienza e l’accompagnamento delle persone colpite da episodi discriminatori.

La collaborazione si svilupperà anche attraverso seminari formativi rivolti al personale dei servizi comunali, iniziative di prevenzione, campagne congiunte e la condivisione di strumenti operativi e buone prassi, nel rispetto della privacy degli utenti.

Il protocollo avrà durata triennale ed è rinnovabile per ulteriori tre anni.

Le dichiarazioni

Quello di oggi – ha dichiarato l’assessora Costanza Spera – è un momento importante per la città e per l’Umbria intera. Per la prima volta il Comune di Perugia firma un protocollo di intesa con Omphalos, unica realtà del territorio che da anni tutela i diritti delle persone LGBTQIA+ con enorme professionalità e competenza. Con questo accordo si rafforza una rete di servizi integrata, indispensabile per fornire risposte di sistema a bisogni sempre più articolati. Il nostro obiettivo è costruire un metodo di lavoro condiviso per dare risposte efficaci e capillari a chi subisce discriminazioni, promuovendo anche processi di informazione rivolti alla cittadinanza. Non permetterero mai più che nessuno venga invisibilizzato o dimenticato

Questo protocollo – ha aggiunto Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – segna un momento storico: è la prima vera sinergia istituzionale che nasce da un impegno politico dichiarato e mantenuto. Non è solo un atto formale, ma uno strumento concreto per migliorare la vita di centinaia di persone che ogni anno si rivolgono a noi o ai servizi sociali del Comune. È un passo fondamentale per creare una rete regionale strutturata e capillare

Il referente del CAD Pietro Diana ha sottolineato come dal 2022 siano già stati oltre 1.500 gli utenti presi in carico, con interventi che vanno dal supporto psicologico e legale, all’orientamento al lavoro, fino alla consulenza sanitaria e al contrasto della violenza di genere all’interno delle relazioni omosessuali, in particolare tra donne – fenomeno ancora troppo invisibile ma reale.

Roberta Migliarini, dirigente dell’Area Servizi alla Persona, ha evidenziato la volontà del Comune di tradurre in azioni concrete il diritto all’inclusione:

Il nostro compito è rendere concreti i diritti. Le sinergie tra pubblico e privato sociale servono proprio a colmare quelle distanze che troppo spesso si traducono in solitudine per chi ha bisogno. Questo protocollo ci permette di agire davvero sull’inclusione, non solo a parole

A chiusura, è intervenuto anche il consigliere comunale Lorenzo Ermenegildi Zurlo:

Questo protocollo nasce da un percorso avviato da tempo, i cui contenuti erano già presenti nel programma elettorale e nelle linee di mandato. Abbiamo voluto rafforzare l’impegno del Comune con l’introduzione di una delega specifica per le politiche LGBTQIA+ e con il reinserimento nella rete RE.A.DY. Venerdì ci sarà un ulteriore passaggio fondamentale: il riconoscimento della maternità per cinque bambini, figli di tre coppie di mamme. Perugia sarà tra i primi grandi comuni italiani ad attuare questo riconoscimento dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale. Ringrazio la dirigente Migliarini e tutti gli uffici del sociale: non era scontato trovare una macchina amministrativa pronta, competente e sensibile su questi temi

Il protocollo avrà durata triennale e potrà essere prorogato.