Consiglio provinciale discute del Nodo di Perugia

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Su proposta di Filippo Schiattelli (Umbria Civica)Presciutti: “Pronto a lavorare per un accordo di programma”. Assemblea respinge mozione del consigliere di opposizione

 
   

E’ approdato in Consiglio provinciale, su iniziativa del consigliere di Provincia Libera – Umbria Civica Filippo Schiattelli il tema del Nodo di Perugia.

L’assemblea di Piazza Italia, nella sua ultima seduta, si è occupata dell’argomento, esaminando la mozione presentata dal consigliere di opposizione, secondo il quale, su un tema di tale rilevanza, sia fondamentale da parte delle istituzioni locali – Comune, Provincia e Regione – “esprimere una posizione unitaria e convintamente favorevole”. Con tale mozione dunque

si intendeva impegnare il Presidente della Provincia “a promuovere un confronto urgente con la Regione Umbria, il Comune di Perugia e tutte le forze politiche rappresentate nelle istituzioni locali, finalizzato all’assunzione di una posizione ufficiale e condivisa sul progetto del Nodo di Perugia; a confermare la piena disponibilità della Provincia di Perugia a sostenere l’opera in modo responsabile e trasparente, anche attraverso un costante dialogo con i comitati dei cittadini, i rappresentanti delle realtà produttive interessate, gli altri enti territoriali ed il Governo nazionale; a trasmettere il presente atto al Presidente della Regione Umbria, al Sindaco di Perugia, ai capigruppo del Consiglio Regionale e ai parlamentari umbri, al fine di rafforzare il coordinamento istituzionale e accelerare l’iter di approvazione e finanziamento dell’opera”.

“Giusto affrontare con serietà questo tema – ha dichiarato il presidente della Provincia Massimiliano Presciutti in sede di discussione –. Ogni giorno prendiamo atto che il problema esiste: è un dato più che oggettivo. Da forse troppi anni si protrae la discussione. Ritengo che dobbiamo fare uno sforzo di responsabilità per far sì che questo tema sia discusso in maniera costruttiva e propositiva nei giusti ambiti. Purtroppo ad oggi riscontriamo che dal punto di vista delle possibili risorse ci troviamo in un totale impasse. Ci sono posizioni diverse anche dentro questa aula. Ma il compito di chi ha un ruolo istituzionale è contribuire a trovare le sintesi, per non mortificare nessuna posizione. I flussi aumenteranno e dobbiamo capire come mitigarli”. “Sono pronto – ha quindi comunicato Presciutti – a far sì che la Provincia avvii un processo (come prevede l’art.34 del Tuel) che porti ad un accordo di programma in modo tale che le istituzioni coinvolte inizino un confronto di merito che tenga conto delle legittime posizioni”. Alla luce di ciò, il presidente ha rivolto a Schiattelli la richiesta di ritirare l’atto. Richiesta non accolta dal consigliere di opposizione, secondo il quale la mozione non avrebbe fatto altro che rafforzare tale intenzione.

In sede di votazione la mozione è stata respinta dalla maggioranza dei consiglieri provinciali.