Perseguitava la moglie non rassegnandosi alla fine del rapporto, minacciandola più volte di morte: arrestato 32enne

78
 

   

 

Martedì scorso i Carabinieri della Stazione di Terni, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Terni, un 32enne domiciliato in Provincia di Perugia, pregiudicato, ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della consorte, una coetanea residente a Terni. L’uomo, in fase di separazione dalla coniuge, dopo esser stato condannato in via definitiva, la scorsa estate, alla pena di un anno, nove mesi e dieci giorni di reclusione a conclusione di un altro procedimento per il reato di maltrattamenti contro familiari nei confronti sempre della donna, nell’ambito del quale era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico, nelle settimane scorse ha cominciato a perseguitare la 32enne. In particolare, una volta appresa la volontà della donna di separarsi, aveva cominciato a molestarla telefonicamente, minacciandola più volte di morte, al punto da indurla in uno stato di prostrazione tale da cambiare abitudini di vita e finanche casa, di fatto non uscendo più da sola per il perdurante timore di trovarsi faccia a faccia con il marito. La situazione è precipitata quando l’uomo, nel frattempo trasferitosi in un Comune della Provincia di Perugia, aveva esternato il concreto proposito di tornare a Terni per uccidere la donna, arrivando perfino a preannunciarlo alle Forze di Polizia. I Carabinieri ternani, che nel frattempo avevano ricevuto la denuncia della donna, acquisiti in breve tempo concreti elementi conclamanti sia la condotta persecutoria dell’uomo che la sua pericolosità, hanno informato la Procura della Repubblica di Terni, che ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. il provvedimento di custodia cautelare in carcere per il reato di atti persecutori aggravati eseguito nei giorni scorsi. L’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Vocabolo Sabbione.

Il procedimento è pendente in fase di indagini preliminari e sino ad eventuale condanna irrevocabile l’indagato deve ritenersi innocente.