Peltristo, “La nostra battaglia per la sicurezza idrica è iniziata anni fa con l’amianto”

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Nota del Capogruppo di Fare Perugia – Forza Italia Augusto Peltristo 

   

«Accogliamo con soddisfazione la firma del protocollo che consentirà il controllo dell’acqua del rubinetto per verificare la presenza di PFAS, composti chimici altamente pericolosi per la salute. L’Umbria si conferma così la prima Regione in Italia ad attivare questo tipo di monitoraggio – afferma il Capogruppo di Fare Perugia – Forza Italia Augusto Peltristo – ma è importante ricordare che questa attenzione verso la qualità dell’acqua e la salute dei cittadini ha radici profonde».

Peltristo ricorda infatti come, già dal 2018, da Capogruppo della Civica Piegaro, aveva avviato una lunga battaglia per garantire che nelle acque destinate al consumo domestico venisse controllata la presenza di fibre di amianto.
«Allora – spiega Peltristo – ponevo domande precise: se vi fosse la presenza di tubazioni in cemento-amianto, dove fossero collocate, chi effettuasse i controlli e se esistesse un piano di bonifica. Da quelle prime sollecitazioni è iniziato un percorso che, grazie al coinvolgimento dei Dipartimenti di Prevenzione, dei gestori del servizio idrico integrato (Umbra Acque nella provincia di Perugia, VUS e SII in quella di Terni), ha portato alla mappatura di alcune aree della nostra regione dove ancora oggi sono presenti tubazioni in cemento-amianto».

Nel 2020, proprio a seguito di tali pressioni, è stato attivato un protocollo tra il Dipartimento di Prevenzione Usl Umbria 1 e Umbra Acque con 50 punti di prelievo in tutta la provincia di Perugia per la ricerca di fibre di amianto nelle acque. «Ma non ci siamo fermati lì – prosegue Peltristo – ho richiesto che le stesse modalità di controllo venissero estese anche al territorio ternano. Sono cinque anni che chiedo regolarmente agli organi competenti i rapporti di prova e le analisi. Questa costanza ha permesso la sostituzione di diversi chilometri di tubazioni e il miglioramento concreto della qualità della rete idrica regionale».

Peltristo sottolinea come l’amianto resti il più potente agente cancerogeno conosciuto, causa di mesotelioma per inalazione e oggetto di studi scientifici anche per i rischi legati all’ingestione.
«Non esiste un valore limite di sicurezza per le fibre di amianto nelle acque – evidenzia il Capogruppo – e per questo non possiamo abbassare la guardia. I valori registrati sono sotto i limiti, ma il nostro obiettivo deve essere quello di arrivare a zero fibre di amianto nelle acque destinate al consumo domestico».

«Così come oggi si parla con forza dei controlli sui PFAS, noi chiediamo da anni che i controlli sulle fibre di amianto siano continui, stabili e strutturali, con un vero piano di bonifica delle condotte obsolete. Solo così potremo garantire ai cittadini umbri un’acqua del rubinetto più sicura di quella in bottiglia», conclude Peltristo.