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Enel, Servizio Elettrico Nazionale

Enel: nuovo tratto di cavo interrato a Cascia

Dal 1° gennaio 2017, Enel Servizio Elettrico S.p.A., la Società del Gruppo Enel che opera in Italia nell’ambito del “Servizio di maggior tutela” per l’energia elettrica, cambia il nome in Servizio Elettrico Nazionale. Il cambiamento risponde all’obbligo previsto dalla Delibera 296/2015/R/COM dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico che impone a tutte le società dei gruppi energetici, che operano sia nel mercato libero sia nel mercato della maggior tutela, di avere una denominazione sociale ed un marchio distinti. La nuova denominazione Servizio Elettrico Nazionale è riportata in tutte le comunicazioni della società, sul portale web e sulle bollette a partire dal 1° Gennaio 2017. Dal 1° gennaio 2017, quindi, la bolletta rimane la stessa, cambia solo l’intestazione che reca il nome Servizio Elettrico Nazionale; si tratta, infatti, della stessa società del Gruppo Enel che gestisce il servizio di maggior tutela per l’energia elettrica. Cambia il nome ma non l’appartenenza al Gruppo Enel. Le informazioni presenti nei contratti, nelle condizioni economiche e la modulistica restano le stesse, cosi come il numero Verde (800 900 800) e gli altri canali di contatto. Cambia invece il sito web che si chiama servizioelettriconazionale.it. Per accompagnare i clienti verso questo cambiamento, già dal mese di ottobre è stato attivato un piano di comunicazione, attraverso informative nelle fatture, sul web, nei canali telefonici e fisici di contatto. I pagamenti delle bollette possono essere effettuati secondo le attuali modalità. Possono essere utilizzati, in una prima fase transitoria, i conti correnti bancari e/o postali anche se intestati a Enel Servizio Elettrico. In caso di domiciliazione non è necessario dare alcuna comunicazione all’istituto bancario o a Poste Italiane. Qualora, in queste prime settimane del nuovo anno, i clienti dovessero ricevere bollette o comunicazioni riportanti ancora la precedente denominazione, potranno rivolgersi ai canali di contatto sopra indicati che forniranno tutti i chiarimenti necessari.

   

Il Papa incontra i terremotati del Centro Italia

Giovedì prossimo 5 gennaio papa Francesco alle 11 accoglierà nell’aula Paolo VI in Vaticano le persone del Centro Italia colpite dai terremoti. “Si tratta di un incontro – afferma l’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo, in una nota – dedicato specialmente a quanti hanno perduto i loro cari, la casa, la sicurezza economica, a quanti sono sfollati dalla loro terra”. Saranno circa 800 i terremotati dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia che, accompagnati dallo stesso Boccardo e dai parroci delle zone del sisma, parteciperanno all’udienza. Don Luciano Avenati, parroco dell’Abbazia di Sant’Eutizio in Preci (danneggiata pesantemente dal terremoto), saluterà il pontefice a nome dell’intera delegazione di Spoleto-Norcia. Tra le autorità presenti all’incontro, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.

   

Meningite, migliora l’anziano ricoverato a Terni

Sono in fase di miglioramento le condizioni dell’anziano ricoverato, dal pomeriggio di San Silvestro, nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Santa Maria di Terni per una sospetta meningite. L’irritazione meningea che ha colpito il paziente – spiega la direzione sanitaria – è stata causata da un’infezione batterica dei seni paranasali e non ha nulla a che vedere con la più grave e contagiosa meningite meningococcica. Già dai primi esami sul liquor era stato escluso che si trattasse di meningite batterica da meningococco. “Il paziente sta proseguendo la terapia antibiotica, un ciclo di due-tre settimane per la completa guarigione, ma le sue condizioni sono già in netto miglioramento”, dice il direttore sanitario dell’ospedale, Sandro Fratini, ricordando che “in Umbria nell’ultimo anno non sono mai stati registrati casi di meningite meningococcica”.

   

Botti di fine anno, fatti brillare degli ordigni in giardino

Non semplici petardi per festeggiare il Capodanno: quelli che un pensionato perugino ha trovato nel giardino della propria abitazione del quartiere di Elce erano veri e propri ordigni artigianali, che gli artificieri dei carabinieri, chiamati dall’anziano, hanno fatto brillare, mettendo in sicurezza la zona, nel tardo pomeriggio di ieri. Il pensionato aveva trovato alcuni crateri nel terreno, provocati dallo scoppio di giochi pirotecnici di notevole potenza che qualcuno (gente che abita in zona, secondo i carabinieri) aveva lanciato nel suo giardino la notte del 31 dicembre. Lo stesso anziano ha trovato due cilindri inesplosi, di dimensioni 5 centimetri per 3, con una miccia pirotecnica di circa 15 centimetri (detti ‘cipolle’, sono illegali perchè pericolosi). Gli artificieri le hanno fatto brillare: contenevano ognuna circa 20 grammi di miscela pirotecnica.

   

Parlano gli sfollati di Azzano: “Scossa spaventosa”

Ancora demolizioni nelle frazioni di Norcia

Si apprestano a vivere la loro prima notte da sfollati alcuni degli abitanti della frazione di Azzano di Spoleto, a poche centinaia di metri dall’epicentro della scossa di magnitudo 4.1 della notte scorsa. Sono almeno cinque-sei le abitazioni lesionate dal terremoto al punto da renderle inagibili: due di queste hanno riportato danni ingenti, tra cui il crollo di un tetto. La violenza del sisma si è particolarmente accanita contro le abitazioni di una singola via, mentre il resto degli alloggi della frazione ha riportato delle lesioni di minore entità. A raccontare la scossa di stamani anche altri due abitanti del luogo mentre sono intenti a svuotare casa per trasferirsi dalla madre: “È stato un terremoto anomalo, è durato pochissimo ma ha fatto sobbalzare le case, tanto che il comignolo del camino è letteralmente schizzato via dal tetto”.

   

Concerto del Coro Polifonico di Todi a favore delle popolazioni terremotate

Giovedì 5 gennaio 2017, alle ore 21 nella Chiesa parrocchiale di Pian di San Martino, si terrà il Concerto di Natale del Coro Polifonico di Todi, diretto da Sergio Lupattelli, e del Coro “Monesis” di Configni (Rieti), diretto da Cristina Paolucci. Il ricavato della serata, patrocinata dal Comune di Todi, sarà devoluto a favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia.

   

Ultimi giorni per Rubens ad Amelia, raddoppiati i visitatori al Museo

Sono stati oltre 2250 i visitatori venuti fino ad oggi ad ammirare l’opera inedita di Rubens al Museo Civico Archeologico e Pinacoteca di Amelia, siglando un record in ascesa di visitatori al Museo, sia italiani che stranieri, con oltre il 50% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Rimangono ancora pochi giorni per cogliere la straordinaria occasione di vedere l’Allegoria della Fede. La Sibilla Persica di Pieter Paul Rubens. L’opera sarà esposta fino all’8 gennaio da giovedì a domenica, compreso il 6 gennaio, con il seguente orario 10.30-13.30 / 15-17. Il biglietto unico permette la visita della mostra, del Museo, della Cisterna Romana e di Palazzo Petrignani. Nei giorni di apertura è prevista una lettura dell’opera di Rubens alle ore 11 e 15. Il successo della mostra è stato già siglato da grandi apprezzamenti di pubblico e critica, eventi collaterali, incontri, ospiti speciali, visite e didattiche con le scuole. La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi, è promossa dal Comune di Amelia, nell’ambito delle iniziative di valorizzazione dei beni culturali della città e da Ameria Festival, l’annuale rassegna di musica, prosa e mostre d’arte, intitolata all’antico nome romano della città e coordinata da Riccardo Romagnoli. L’Allegoria della Fede. La Sibilla Persica, da 30 anni celata in una collezione lombarda, appare ora, imprevedibilmente, riconosciuta da Giovanni Testori. È un capolavoro della prima maturità di Rubens (Siegen, 1577-Anversa, 1640), appena rientrato da Roma ad Anversa tra il 1611 e il 1614. Di insolente forma plastica, il ritratto di dama assunta rappresenta l’Allegoria della Fede cristiana, come testimonia il libro aperto con il disegno dell’Immacolata Concezione sul quale la nobildonna punta l’indice. Nel monocolo la Vergine è colta nel suo ruolo di dominatrice del male. L’esposizione, che si inserisce nel quadro delle iniziative festivaliere, è patrocinata dal Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, nonché dalla Regione Umbria e si avvale della collaborazione della Comunità Incontro. La produzione è affidata alla Società Sistema Museo. “Nella sua identificazione di Sibilla – spiega il curatore Vittorio Sgarbi – essa porta il mistero dell’incarnazione della Vergine. È un’allegoria della fede nell’allargata e suggestiva interpretazione di Giovanni Testori, ma sostanzialmente è la Sibilla Persica. Il pittore ce la mette davanti come una persona vera, un residuo del caravaggismo: è una donna non sgradevole o anziana, vestita lussuosamente, che rende questo dipinto vicino ai più belli di Raffaello, Veronese e Tiziano. Quindi un’opera ‘italiana’ di una grande artista di Anversa che ha superato la suggestione e l’ipnosi caravaggesca”.

   

Epifania, 4.000 regali per i bambini di Norcia

Oltre quattromila regali raccolti. E tanti messaggi di affetto da parte dei donatori, molti dei quali anonimi, per i bimbi di Norcia. Saranno consegnati il 5 gennaio, quando per i piccoli di Norcia (Perugia) “arriverà la Befana” in piazza San Benedetto. L’iniziativa è stata organizzata dal quotidiano del gruppo Poligrafici Editoriale, La Nazione, insieme alle Pubbliche assistenze della Toscana e dell’Umbria. A mobilitarsi sono stati i lettori del giornale, i soci delle pubbliche assistenze, scuole, gruppi di cittadini, associazionismo civile. I 4000 regali sono giochi nuovi appositamente acquistati per i bambini del comune umbro.

   

Terremoto, a Spoleto gli sfollati trasferiti nel palazzetto

Gli sfollati delle frazioni spoletine di Azzano, San Giacomo e Palazzaccio questa sera potranno trovare alloggio al Palatenda di Spoleto. Il sindaco, Fabrizio Cardarelli, subito dopo la scossa di 4.1 di magnitudo che si è registrata alle 4:36 tra Spoleto e Campello sul Clitunno, ha predisposto l’allestimento della struttura “per ospitare gli abitanti di queste tre frazioni, dove il sisma ha creato dei danni ingenti alle abitazioni”, spiega lo stesso Cardarelli. Al momento un numero preciso di sfollati ancora non c’è, “ma fortunatamente le frazioni colpite non registrano molti abitanti”, sottolinea il sindaco, secondo il quale “i danni creati dai terremoti di agosto e ottobre qui a Spoleto sono stati completamente sottovalutati: e pensare che abbiamo già circa 400 persone sfollate”.