Oltre 250 bikers per il 15esimo motoincontro Fabio Celaia: il ‘serpentone’ fa tappa al Quasar Village

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Giornata all’insegna dell’amicizia e convivialità tra Perugia, Corciano e lago Trasimeno – Ospiti Randy Krummenacher e il suo ‘allievo’ Lenoxx Phommara. Tante foto e sorrisi per i due campioni

   

Oltre 250 in sella alle proprie motociclette, anche da fuori regione, hanno attraversato le strade da Perugia a Corciano, domenica 31 agosto, per il 15esimo motoincontro Fabio Celaia, organizzato dall’associazione omonima fondata dal padre Eros in memoria del figlio motociclista che perse la vita sul Monte Peglia il 7 agosto del 2011. Il serpentone di bikers è partito da piazza IV novembre e ha raggiunto il Quasar Village che nella galleria commerciale ha ospitato anche un’esposizione di moto da cross, enduro, stradali e racing, d’epoca e attuali: qui sosta aperitivo, incontro e talk con Randy Krummenacher (che già si era ‘concesso’ ai fan in piazza, dove era presente anche l’assessore allo Sport del Comune di Perugia, Pierluigi Vossi), pilota motociclistico svizzero vincitore del campionato mondiale Supersport nel 2019, che adesso vive a Castiglione del Lago e con la moglie Serena gestisce la TwentyOne racing school. Insieme a loro, c’era anche il promettente giovane ‘allievo’ Lenoxx Phommara, 18 anni, pilota red Bull Rookies Cup e Moto3 Junior GP, praticamente anticamere del Motomondiale.

“Da quando l’associazione è nata – ha raccontato Eros Celaia – ci occupiamo di sicurezza stradale nelle scuole e il ricavato del raduno annuale viene investito in attività che riguardano questo tema. Quella per la moto è una passione che va coltivata in maniera corretta e  responsabile, rispettando il codice della strada e non sottovalutando alcun rischio, anche indossando un adeguato abbigliamento. La risposta a questo evento è stata molto positiva, con motociclisti provenienti anche da Marche, Toscana e Lazio per una giornata in un clima di amicizia e convivialità, tra giochi a premi e giro turistico al lago Trasimeno”.

“Eros fa un gran lavoro, ha una grande passione e grandi obiettivi – ha dichiarato Krummenacher –, stiamo collaborando per alcuni progetti ed è bellissimo. Attualmente io continuo a fare qualche gara e mi dedico alla TwentyOne racing school, offrendo corsi di guida flattrack e speedway americano, anche con coaching privato rivolto ai giovani piloti. Ai giovani dico che sicuramente è meglio correre in pista che su strada. La strada può rivelarsi pericolosa ma comunque in ogni caso bisogna andare in moto in sicurezza, con persone che hanno esperienza”.