Meloni (Pd): “Intervenire per piscine e centri benessere”

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Per capogruppo Pd “a dura prova anche il mondo dello sport”

   

“Un intervento della Regione nei confronti delle realtà imprenditoriali e delle associazioni sportive dilettantistiche che gestiscono le piscine e centri benessere e che, in questo contesto di caro energia, rischiano di chiudere”: lo chiede la capogruppo del Partito democratico in Assemblea legislativa, Simona Meloni.

Sottolineando che “il caro energia sta mettendo a dura prova non solo il mondo delle imprese, ma anche quello dello sport”.

“Una piscina media – spiega Meloni in una nota – di 25 metri, con spogliatoi e palestra, rischia di arrivare a spendere 10 mila euro di bolletta tra luce e gas. E con gli aumenti, il passo da qui a pagarne molti di più sarà brevissimo, se non dovesse fermarsi questa spirale tremenda di aumenti e speculazioni. Il mondo delle piscine e dello sport locale non può andare avanti da solo. Senza un sostegno concreto e fattivo, il tracollo è dietro l’angolo. Di sicuro il tema dell’aumento del costo del gas coinvolge anche i centri benessere, un altro settore messo a dura prova dalle restrizioni causate dal Covid e che rischia di avere il colpo di grazia. Per questo le Istituzioni dovranno fare la propria parte.

La Regione, dal canto suo deve porre questi temi in tutti i consessi nazionali adeguati come, in primo luogo, quello della Conferenza delle Regioni. Questa potrà così stimolare adeguatamente il Governo. Serve anche un tavolo di concertazione tra gestori di piscine e comuni che vedono la presenza di impianti natatori, magari tramite la collaborazione di Anci, così da definire misure straordinarie che permettano di studiare misure per calmierare il prezzo dell’energia. Lo sport in generale, e le piscine in particolare, non possono essere l’anello debole di questa situazione. Sono almeno 250 mila persone in tutta Italia i cittadini che vivono gestendo e mandando avanti strutture di questo genere. Interventi che diventano ormai necessari – conclude Meloni – per tanti settori, tra cui proprio quello dei centri benessere, da tempo esposti a troppi contraccolpi”.