“Lo Stato non ha mollato anche senza stragi”

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Fausto Cardella, nel corso della tavola rotonda 'Problemi e proposte di soluzione', nell'ambito del convegno "Il governo dell'onestà" nella sede del CNEL a Roma, 23 febbraio 2018. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

La nota dell’ex pm Cardella.

   

L’arresto di Matteo Messina Denaro “è un segnale importante perché vuol dire che lo Stato non ha mollato nella lotta alla mafia anche se questa aveva ultimamente abbandonato la linea degli attentati e delle stragi, facendosi sotterranea e decidendo di convivere con esso anziché contrastarlo”.

A dirlo è Fausto Cardella, magistrato di origine siciliane ma perugino d’adozione, ora in pensione dopo avere a lungo indagato anche sulle stragi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

“Lo Stato ha dimostrato una perseveranza non scontata” ha detto parlando con l’ANSA.

“Anche Falcone – ha sottolineato – sosteneva che quando la mafia non spara l’attenzione cala. Ecco perché l’arresto di Messina Denaro è un segnale ancora più importante”.

Cardella non è sorpreso che il latitante sia stato bloccato a Palermo. “I capi mafia non si possono allontanare – sottolinea – perché altrimenti non potrebbero gestire il territorio. Quale generale potrebbe comandare le sue truppe a distanza? In nessun altro posto potrebbero godere della rete di protezione che hanno, fatta di amici, familiari e complici”.
“Spero che con la cattura di Messina Denaro – ha detto ancora Cardella – si metta fine a complottismi ed elucubrazioni su presunte protezioni ricevute che non hanno alcuna prova. La mafia è brava a proteggere i suoi esponenti di spicco sul territorio ma lo Stato è più bravo e li ha trovati”.