Legnini rimosso da commissario: la posizione della Provincia di Perugia

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Fonte foto: Ansa.it

“Il Governo non ha tenuto conto dei risultati”

   

La presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti, a nome dell’amministrazione, esprime forte preoccupazione per il cambio al vertice della struttura per la ricostruzione:

“La posizione di questo Ente non vuole essere una difesa d’ufficio e formale del commissario Giovanni Legnini ma un’oggettiva constatazione dell’ottimo lavoro svolto da lui in tre anni, lavoro che ha permesso di sbloccare e avviare la ricostruzione post sisma 2016.  Per questo motivo sottoscriviamo le frasi dell’arcivescovo Renato Boccardo, presidente della conferenza episcopale umbra, che ha parlato, in merito all’avvicendamento, di schiaffo ai terremotati. Non mettiamo in dubbio le capacità e le competenze del sostituto Guido Castelli a cui auguriamo buon lavoro, ma siamo rimasti amareggiati e sorpresi per una sostituzione che risponde solo al criterio della spartizione politica senza tener conto dell’impegno profuso e soprattutto dei risultati raggiunti. L’opera portata avanti da Legnini ha ricevuto apprezzamenti bipartisan perché il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti, proprio questo ci saremmo aspettati una sua riconferma nel ruolo di commissario. Così non è stato e questa scelta non fa onore a chi l’ha adottata, è frutto di una politica miope che non guarda all’interesse generale,  a quello delle popolazioni terremotate dell’Umbria e delle Marche che aspettano da oltre sei anni di tornare alla normalità con un tetto sulla testa”.

La Provincia di Perugia “ringrazia di cuore Giovanni Legnini per quello che ha fatto in questi tre anni, ascoltando i bisogni dei cittadini e delle cittadine colpiti dal sisma e operando concretamente per la ricostruzione”.