La centrale Enel di Pietrafitta divide a livello governativo

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Foto: l'oradelTrasimeno

La centrale Enel di Pietrafitta divide a livello governativo. Galinella (M5s): “Un plauso all’iniziativa di Enel”. La Lega: “Un problema da affrontare”

   

 

 

“Un plauso all’iniziativa della centrale Enel di Pietrafitta che ha investito oltre 15 milioni di euro, sia dal punto di vista dell’eccellenza tecnologica, sia in termini di sostenibilità ambientale”.

Questo il commento del presidente Comagri, Filippo Gallinella.

“Da sottolineare, inoltre, l’importanza del progetto relativo al posizionamento sul tetto del museo paleontologico, sul quale è stato installato ed attivato un impianto fotovoltaico da 32 kW, al fine di favorire una temperatura costante per il mantenimento dei reperti fossili conservati al suo interno, e che costituiscono uno dei più ricchi patrimoni a livello europeo. Oltretutto, io mi sono sempre impegnato affinché venisse riconosciuto questo importante polo di attrazione, al fine di inserirlo in un progetto più ampio per la creazione di percorsi culturali e la valorizzazione di un turismo sostenibile. Tutto ciò a conferma della volontà di Enel di rimanere nell’area, sia come investimenti, che come polo strategico, anche per un futuro progetto di stoccaggio”.

Questa, invece, la replica degli esponenti della Lega Luca Briziarelli (Senatore), Eugenio Rondini (consigliere regionale) e di Augusto Peltristo (capogruppo in Consiglio comunale a Piegaro e all’Unione dei Comuni)

“È molto singolare – commenta il senatore Briziarelli – l’atteggiamento della consigliera regionale del Pd, Simona Meloni riguardo all’area ex Enel di Pietrafitta. Da un lato dichiara che il problema deve essere affrontato tutti insieme, tanto da presentare una interrogazione all’Assessore regionale competente, poi vede bene di escludere la stessa Regione Umbria, rivolgendosi direttamente alla Sottosegretaria allo Sviluppo economico, con delega alle Aree di crisi non complessa, Alessia Morani. È evidente come questa decisione sia l’ennesima riprova di come la sinistra consideri la risoluzione del problema una vetrina, piuttosto che un reale impegno. Dopo il protocollo sottoscritto tra le amministrazioni di Panicale-Piegaro, Enel e Regione Umbria, a pochi giorni dalle elezioni del maggio del 2019, dopo anni di colpevole inattività da parte della Giunta Marini, ora la chiamata alla Sottosegretaria che diventa una nuova “passerella” che di fatto non aggiunge nulla di concreto a un problema reale sul quale la sinistra ha dormito per anni. Come Lega stiamo seguendo la situazione a tutti i livelli per risolverla sia sul piano economico-occupazionale che su quello ambientale. In relazione a rifiuti e cenere ho presentato sia un Disegno di Legge, a inizio Legislatura, sia un Emendamento che prevedeva la possibilità di individuare come Sin (siti di interesse nazionale) tutte le località sedi di centrali a carbone e depositi di lignite, così da poter disporre delle risorse necessarie per recuperare l’area, che tuttavia la maggioranza Pd-5 Stelle ha ritenuto di bocciare, ma che intendo riproporre nel corso dell’approvazione del “Collegato Ambientale”. Il tema del recupero delle aree e della permanenza di Enel sul territorio regionale, con investimenti e uno sviluppo sostenibile, riguarda anche il sito dell’ex centrale di Bastardo”.

“A livello regionale – commenta il consigliere Rondini – abbiamo posto, già da tempo, il tema all’attenzione della Presidente Donatella Tesei e dell’assessore Michele Fioroni che hanno già svolto diversi incontri sia con Enel, come confermato anche dalla loro nota ufficiale uscita oggi, che con le amministrazioni locali, iter che sto seguendo personalmente”.

Il capogruppo in Consiglio comunale a Piegaro e all’Unione dei Comuni, Peltristo esprime invece forte rammarico per l’atteggiamento dei sindaci di Panicale e Piegaro

“Che non si smentiscono mai. Ancora una volta prendono iniziative autonome, volte più ad avere visibilità che a risolvere il caso. Già al momento della sottoscrizione del protocollo d’intesa nel 2019, denunciai come fosse solo una mera dichiarazione di intenti, senza nulla di concreto”.