Gubbio è pronta per l’arrivo dei “Bibliofili affamati”. A Sgarbi il Premio alla “Rivoluzione”

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Scatterà domani, 16 Ottobre, nella città di Gubbio, la prima edizione del FORUM DEI BIBLIOFILI AFFAMATI, incontro nazionale degli stampatori d’arte che il renderà l’Umbria centro del mondo della tipografia ed editoria di tradizione. Il programma della due giorni vedrà protagonisti gli stampatori presentati nella Guida nazionale che porta proprio il nome “Bibliofili affamati”, redatta dalla scrittrice Barbara Sghiavetta, autrice insieme alla docente dell’Università di Bologna Maria Gioia Tavoni. Obiettivo del Forum è quello di elaborare un manifesto nazionale degli stampatori di tradizione per ottenere rispetto, sostegno e visibilità per quest’arte nobile, capace di coniugare bellezza e felicità, tecnologia e tradizione. A siglare il rilevo culturale di questo meeting, nella giornata inaugurale verrà conferito dal Sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, uno speciale riconoscimento “alla Rivoluzione”.

“Oggi nulla è più rivoluzionario della conservazione, in tempi di omologazione planetaria e appiattimento delle diversità” – spiega il primo cittadino eugubino – ed è quello che fanno gli ‘impressori’ tipografi alla Gutenberg. Il Premio alla ‘Rivoluzione’ è dunque una sorta di paradosso, una provocazione e un simbolo dell’arte e del manufatto, in modi non convenzionali e controcorrente rispetto alla contemporaneità. Noi premiamo Vittorio Sgarbi per aver difeso l’identità e la creatività italiana, per aver affermato che l’uomo artigiano è una risorsa onesta dell’Italia migliore, per ricordare che qualità e capacità sono la resistenza all’omologazione, per avere fatto della conservazione del bello e del buono la ‘rivoluzione’ della sua vita” .

Il Premio consisterà in opere d’arte: un libro in edizione numerata e limitata su Galileo Galilei con acqueforti di Walter Valentini delle edizioni ‘Arte Libro unaluna’ e una tela di Oscar Piattella, un pittore marchigiano che Sgarbi ha voluto anche a Milano. Curiosità: Sgarbi ha intitolato alla ‘rivoluzione’ il proprio assessorato a Urbino, che attualmente ricopre, e nel 2012 aveva fondato il ‘Partito della rivoluzione’, prendendo ad emblema Pasolini. Questo il programma del 16 Ottobre nel dettaglio.

Ore 9-13 interventi:

Anna Buoninsegni  Libri belli dentro e fuori

Maria Gioia Tavoni e Barbara Sghiavetta  Avant et après la Guida

Oliviero Diliberto Il corpo dei libri. Vista, udito, tatto, olfatto e gusto nei piaceri libreschi

Massimo Gatta  Libri di testo per bibliofili affamati

Giovanna Cassese  Caratteri ad arte. La tipografia nelle Accademie: un patrimonio tra passato e futuro

Paolo Tinti  L’appetito vien studiando: stampa manuale nell’Università

Mercedes Lòpez Suarez  Esportare la Guida in Spagna

Il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati consegna il

‘PREMIO ALLA RIVOLUZIONE’ a VITTORIO SGARBI

 ore 15-18

Tavola rotonda con gli editori

Parliamo tanto di noi

Coordina  Andrea  Kerbaker

André Beuchat  Atelier Alma Charta

Enrico Tallone   Alberto Tallone editore

Alessandro Corubolo   Chimerea Officina

Maria Pina Bentivenga   InSigna

Lucio Passerini  Edizioni Il Buon Tempo

Giovanni Turria  Officina Arte Contemporanea

Anna Buoninsegni  Arte del Libro unaluna

 Gruppo di lavoro elaborazione

‘MANIFESTO DEI BIBLIOFILI AFFAMATI’

 A chi è rivolto il Forum: ad editori, bibliofili, bibliotecari, giornalisti, politici, esperti, docenti, appassionati, e a quanti svolgono progetti di ricerca nel settore. E soprattutto ai giovani,“futuri bibliofili affamati” da formare al gusto del manufatto libro e  nuovi operatori del settore, eredi di saperi e conoscenze che rischiano di andare perdute per sempre. Per consegnare loro un messaggio su come può funzionare la sinergia “mente mano desiderio ragione” (secondo la felice intuizione di Richard Sennet)  in grado di restituire al nostro Paese forza, primati ed anche saggezza. La sinergia “mente – mano”, sostegno educativo dell’agire umano come formulava anche Maria Montessori, ha fatto grande il mondo occidentale, con il modello delle botteghe italiane indicate a riferimento globale e in risposta all’omologazione. Tale modello va sostenuto come uno dei fattori chiave dell’identità futura.