“Chefs Cup Contest”, prima classificata la coppia dell’Hotel Brufani

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Con 96 punti su 100 la coppia di chef formata da Igles Corelli e Danilo Ciavattini guida temporaneamente la classifica della quarta edizione della Chefs’ cup contest, a tre tappe dalla finale. A Perugia, la competizione che vede coppie di chef stellati sfidarsi attraverso showcooking nei ristoranti dei Sina hotels, quest’anno sul tema del fumetto, ha avuto il suo spettacolare teatro nel Collins’ dell’hotel Brufani palace martedì 7 giugno. “È un onore in più – ha dichiarato Stefano Chiesa, direttore dell’hotel Brufani – ospitare questa competizione perché anche Sina hotels ‘parla stellato’ visto che per la nostra compagnia è arrivata una stella Michelin nel ristorante ‘Giuda ballerino’ dell’albergo Bernini di Roma. Iniziative come questa sono occasioni utili per tutti. Ospitare chef di questo calibro porta un know-how che è una motivazione anche per noi. Il nostro staff di cucina si è avvicinato ai due chef con la curiosità di imparare cose e idee nuove e creative”. A fare gli onori di casa in cucina Marco Faiella, chef resident del ristorante Collins’. “La tappa – ha confermato Faiella – è andata molto bene, gli chef sono due grandi professionisti. Hanno creato una proposta molto bella. Rispetto al tema, hanno offerto piatti particolari e io ho cercato di creare portate che diano l’idea del fumetto nel secondo piatto e nel dolce”. L’antipasto e il primo sono stati affidati invece alla coppia ospite con ‘Il nido di percorino di Nonna Papera e verdure dell’orto di Qui Quo Qua’ preparato da Ciavattini e ‘I colori del mio risotto’ nato dalla fantasia di Corelli. “Il piatto – ha spiegato Corelli – apparentemente può sembrare strano ma è legato ai colori e alle sensazioni del fumetto e della pop art ed è un risotto fucsia e blu con un gelato bianco. Sono particolari i colori ma anche le consistenze perché oltre a essere un risotto con rapa rossa, cavolo viola e gelato, c’è anche un riso nero selvaggio soffiato e del finger lime, piccole palline che in bocca danno una sensazione di fresco”. “Per il mio piatto – ha aggiunto Ciavattini – ho scelto il fumetto ‘Zio Paperone e la campagna in città’. Ho sempre sposato nel mio lavoro l’idea di portare in città la cucina di campagna che mi appartiene, senza lasciarmi influenzare da quella più internazionale delle metropoli. La storia a cui mi sono ispirato ripropone l’avventura fallimentare di un’industria sofisticata di frutta e verdura creata da Zio Paperone contrapposta all’attività di Nonna Papera che proponeva prodotti bio e a chilometro zero. Rimane l’idea della genuinità delle verdure reperite quanto più vicino possibile”. D’eccezione non solo gli chef ma anche la giuria composta da Marilena Badolato, critico gastronomico, Angelo Valentini, enologo, enobibliofilo e oxologo, e Jerry Bortolan, giornalista gastronomico. “I criteri con cui abbiamo giudicato – ha spiegato Badolato – sono quelli che caratterizzano questa manifestazione: affinità di coppia, bontà della pietanza, storia del piatto e interpretazione del tema. C’è anche il food cost da valutare che è una componente molto importante, poi ci siamo lasciati andare alla fantasia guidati dal tema”. “L’aspetto visivo, olfattivo, gustativo e la presentazione – ha aggiunto Valentini – sono gli elementi in base a cui ho valutato. Tutto deve essere armonia in un piatto come nella musica. E poi in questa competizione è importante non essere fuori tema”. “Sono due grandi chef – ha aggiunto Bortolan – uno giovane ma con una bella esperienza e un grande maestro come Igles Corelli che ha sempre sorpreso con la sua genialità e la sua capacità di trasformare ed esaltare”.