Ance Umbria incontra amministratori e dirigenti

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“L’aumento dei prezzi della materie prime mette in crisi le aziende che lavorano nei settori operativi”

   

La Provincia di Perugia ha incontrato i vertici dell’Ance Umbria (Associazione Nazionale Costruttori edili dell’Umbria) per parlare delle difficoltà persistenti delle aziende edili che lavorano con l’Ente, dovute all’aumento dei prezzi della materie prime.

A partecipare alla riunione sono stati il vicepresidente della Provincia di Perugia  Cristian Betti, Erika Borghesi consigliera con delega all’edilizia scolastica e Moreno Landrini consigliere con delega alla viabilità insieme ai dirigenti di settore della Provincia di Perugia.

“Con questo incontro – ha detto Betti – vogliamo parlare delle difficoltà che le imprese edili stanno affrontando in questo complicato momento economico che vede un aumento vertiginoso dei prezzi delle materie prime e spesso anche una irreperibilità delle stesse, con possibilità di ritardi nella consegna dei lavori già appaltati”.

I rappresentanti di Ance il Presidente Albano Morelli, Direttore Valter Ceccarino e Ernesto Di Benedetto  hanno esposto dettagliatamente la questione spiegando che

“l’aumento dei prezzi di acciaio, cemento, prodotti petroliferi, rame, materiali plastici e loro derivati, insieme ad energia elettrica e gas, stanno rendendo ingestibile la situazione nei cantieri per questo motivo continuano chiediamo a voi dirigenti e amministratori di valutare con estrema attenzione e sensibilità le eventuali istanze della imprese appaltatrici che possono chiedere la sospensione dei lavori, un allungamento dei tempi, magari nella speranza che i prezzi delle materie prime tornino più accessibili”.

La non disponibilità dei materiali richiesti per completare l’opera porta inevitabilmente al fermo del cantiere e la guerra in Ucraina sta aggravando una condizione, già difficile dopo il fermo dell’economia dovuta alla pandemia.

“Spesso le aziende – continuano i rappresentanti di  Ance – stanno presentando in tutta Italia delle istanze di riequilibrio delle clausole contrattuali perché i costi della materie prime, ormai alle stelle, non permettono all’azienda rientrare con le spese”.

“Da parte nostra c’è la massima disponibilità a ragionare sulla questione – ha detto Erika Borghesi – comprendo bene la situazione delle imprese umbre, nella maggior parte dei casi a conduzione familiari che, nonostante i due anni di pandemia lavorano con volontà, in maniera etica e a volte anche rispondendo personalmente per onorare gli impegni. Oggi siamo difronte ad una nuova crisi che sta portando ad un aumento del costo delle materie prime, del carburante variazioni che pesano ancora una volta sulle imprese. Recentemente c’è stato  l’adeguamento del preziario regionale, ma non è bastato a compensare l’aumento dei prezzi delle materie prime. La Provincia, ma tutte le amministrazioni locali, devono realizzare interventi con risorse già assegnate che arrivano a seguito di una progettazione, con contratti già in essere e tempi stabiliti. Il Governo dovrà intervenire affinché si trovi una soluzione per compensate gli attuali repentini aumenti delle materie prime”.

A chiudere è stato Moreno Landrini che ha riconosciuto questo con un importante momento di incontro per aprire un percorso virtuoso di confronto fra l’Ente e le imprese che con esso lavorano.