Al via il “Viaggio nell’Umbria della buona Cooperazione”

909
SAMSUNG CSC
   

Una valigia che contiene simbolicamente i valori della buona cooperazione: condivisione, legalità, coraggio, lavoro e comunità. Con questa immagine, lunedì 22 giugno, nella sede di Legacoop Umbria, a Perugia, l’Alleanza delle cooperative italiane (Aci) Umbria ha presentato il progetto ‘Viaggio nell’Umbria della buona cooperazione’. Un’iniziativa che ha lo scopo di far conoscere i valori autentici del movimento cooperativo e sensibilizzare la cittadinanza rispetto al fenomeno delle cooperative spurie. Il progetto si inserisce nell’ambito della campagna nazionale dell’Aci ‘Stop alle false cooperative – Le imprese cooperative per un’economia pulita’ che si propone di raccogliere almeno 50mila firme entro il 6 novembre per portare in Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare che preveda pene più severe nel contrasto al fenomeno delle false cooperative. A presiedere l’incontro c’erano Dino Ricci, presidente di Aci Umbria, e i copresidenti Andrea Fora e Gabriele Nardini. Sette le tappe del viaggio che, tra giugno e luglio, interesserà altrettante città dell’Umbria: la prima sarà Terni (giovedì 25 giugno), poi Perugia, Città di Castello, Gualdo Tadino, Foligno, Spoleto e Orvieto, con date da stabilirsi. “Vogliamo scovare – ha affermato Ricci – chi si nasconde dietro una cooperativa per fini diversi da quelli della cooperazione basata sulla mutualità e sul rispetto delle regole. In questi mesi, alcune realtà che hanno agito nell’illegalità, come la ‘Cooperativa 29 giugno’ di Salvatore Buzzi o la ‘Cpl Concordia’, hanno compromesso l’immagine di chi agisce onestamente. Anche in Umbria vi sono realtà che si ammantano della struttura cooperativa per svolgere attività che niente hanno a che vedere con il principio delle cooperazione. Chiediamo che venga utilizzato lo strumento della revisione ordinaria per tutte quelle cooperative che non aderiscono alle tre centrali e sfuggono quindi ai controlli”. In primo luogo, l’Aci propone la sanzione della cancellazione dall’Albo delle cooperative italiane, istituito presso il ministero dello Sviluppo economico, per le imprese cooperative che non siano state sottoposte alle revisioni e ispezioni previste dal decreto legislativo 220/2002, con conseguente scioglimento per atto dell’Autorità. “Abbiamo riscontrato – ha dichiarato Nardini – che ci sono cooperative che vincono appalti con dei ribassi tali che non rispettano i contratti nazionali firmati dalle rappresentanze sindacali confederali e portano all’applicazione di contratti di lavoro al limite della schiavitù, fino a 2,50 euro all’ora. Chiediamo una legislazione più severa, che imponga un controllo su tutte le cooperative, non solo quelle che aderiscono alle centrali. Le cooperative spurie, infatti, non pagano tasse, non pagano o pagano poco i loro lavoratori e quindi riescono a stare sul mercato e concorrere con quelle sane danneggiandole”. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Fora – è andare oltre le firme. Con questo viaggio vogliamo far conoscere ai cittadini la funzione sociale ed economica delle cooperative, quelle oneste. In Umbria c’è un popolo di 20mila cooperanti che ogni giorno lavorano contribuendo ad aiutare le fasce svantaggiate della popolazione. Non permetteremo a nessun Buzzi di screditare il loro lavoro”. Il ‘Viaggio nell’Umbria della buona cooperazione’ si concluderà con un evento a settembre per chiudere il ‘bagaglio di esperienza’ e tracciare un bilancio del percorso fatto.