“Un mondo senza barriere”: progetto innovativo presentato a Villa Umbra

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“Un mondo senza barriere”: progetto innovativo presentato a Villa Umbra. Per realizzare la piena inclusione delle persone con disabilità

   

Si è svolto nella Scuola Umbra di Amministrazione pubblica, a Villa Umbra di Pila, il convegno “Come progettare e costruire un mondo senza barriere per realizzare la piena inclusione delle persone con disabilità”.

Protagonista della mattinata il Comune di Sigillo che ha condiviso, con i numerosi partecipanti, il proprio “modello” di inclusione sociale e la strada intrapresa per migliorare l’accessibilità urbana.

Relatori dell’incontro, oltre al sindaco di Sigillo, Riccardo Coletti, il dirigente regionale del Servizio programmazione e sviluppo della rete dei servizi sociali, Alessandro Maria Vestrelli, il direttore regionale Inail, Alessandra Ligi, il presidente del Comitato Paralimpico Regionale, Gianluca Tassi, e il presidente dell’Osservatorio regionale per la disabilità, Raffaele Goretti.

Tutti gli interventi hanno analizzato, da diverse prospettive, sia il tema dell’inclusione che la possibilità di procedere celermente ad una accresciuta consapevolezza di progettare manufatti già adeguati alle esigenze di tutti, senza dover ricorrere all’abbattimento postumo di barriere architettoniche.

La presenza dell’ordine degli architetti e dei geometri ha rappresentato un fondamentale momento di confronto operativo, oltre che di impegno nel prossimo futuro per il consolidamento di rapporti professionali e istituzionali, non più rinviabili, sulla tematica della disabilità.

“Sigillo ha intrapreso un percorso che può diventare un modello d’inclusione replicabile in altre realtà comunali umbre – ha commentato il sindaco Coletti -. Il nostro progetto nasce nel 2009 con la “Notte bianca dello sport paralimpico”, realizzata insieme al comitato paralimpico Umbria. Siamo orgogliosi di presentare la nostra esperienza a questo convegno e di aver ottenuto il sostegno di importanti realtà istituzionali come Regione Umbria, INAIL e ANCI. Abbiamo confermato il nostro contributo ad una tematica che non solo rappresenta una norma di civiltà, ma che deve dare risposte a migliaia di cittadini, per la realizzazione della propria personalità e l’autonomo esercizio dei propri diritti al pari dei normodotati”.