Città di Castello, tre denunce per aggressione e minacce fuori da un locale

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La polizia indaga anche un minorenne e sequestra un tirapugni

   

Sono ritenuti coinvolti a vario titolo in un’aggressione e nelle minacce a un coetaneo per la quale venne utilizzato anche un tirapugni, un minorenne e due giovani, di 18 e 19 anni, denunciati a piede libero dal personale del commissariato di Città di Castello.
Episodio avvenuto lo scorso 14 maggio nei pressi di un locale del tifernate.
Le denunce scaturiscono da una perquisizione delegata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Perugia e quella presso il tribunale dei minorenni.
Ai due maggiorenni sono stati contestati i reati di minaccia e possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere.

Il minore, invece, è stato deferito per lesioni personali e possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
La vittima dell’aggressione – si ricostruisce in un comunicato della polizia – sentita dagli agenti, aveva riferito che, a seguito di una discussione originata all’interno della discoteca, era stato violentemente percosso con un tirapugni dal minorenne, il quale, successivamente, si era allontanato con gli altri due indagati.

Questi ultimi, avvicinati dal coetaneo e da un amico, avevano mostrato “con fare minaccioso” – secondo l’accusa – due coltelli per farli allontanare.
Nell’abitazione del diciottenne i poliziotti – si legge in una nota della questura – hanno trovato un tirapugni, del quale il giovane non è stato in grado di motivare il possesso.
Nell’abitazione del diciannovenne, invece, gli operatori hanno rinvenuto un coltello, lungo circa 33 centimetri, anche questo – secondo gli investigatori – immotivatamente detenuto dal giovane. Infine, nel corso della perquisizione presso l’abitazione del minore, gli agenti hanno trovato una pistola “scacciacani” e una ad aria compressa, entrambe prive del tappo rosso, 10 munizioni a salve, il manico di un manganello telescopico e dell’hascisc.