Todi festival 2021: apre le danze la mostra “Labyr-Into”

408

Todi festival 2021: apre le danze la mostra “Labyr-Into”. Dentro il labirinto di Arnaldo Pomodoro”, organizzata nell’ambito della seconda edizione del Festival delle Arti con il quale Todi Festival ha stretto quest’anno una proficua collaborazione

   

Il vernissage sarà preceduto, alle ore 17 presso la Sala del Consiglio, da un Art Talk della curatrice Francesca Valente in conversazione con Bruno Corà, Fondazione Burri (Città di Castello), Marco Tonelli, Palazzo Collicola (Spoleto) e Federico Giani, Fondazione Arnaldo Pomodoro (Milano). In questa occasione sarà presentato e distribuito il catalogo della mostra.

La mostra multimediale è un omaggio e un racconto dell’opera di Arnaldo Pomodoro Ingresso nel labirinto, 1995-2011, una delle sue opere più affascinanti ed enigmatiche: un’installazione ambientale di circa 170 mq collocata nei sotterranei delle ex acciaierie Riva Calzoni di Milano.  “Il Labirinto è – come scrive Arnaldo Pomodoro – una riflessione su tutto il mio lavoro: il gesto di riappropriazione e di recupero di un’attività artistica che ha attraversato i decenni della mia vita e ne costituisce una sorta di sintesi”. Attraverso due postazioni Gear VR i visitatori possono entrare in modo virtuale nell’opera che, grazie alla tecnologia immersiva, si estende nello spazio e nel tempo della Sala delle Pietre, in un’esperienza multisensoriale di grande coinvolgimento e suggestione. Un vero e proprio ambiente digitale firmato da Oliver Pavicevic e Steve Piccolo, che hanno ricostruito gli ambienti in realtà virtuale utilizzando innovative tecnologie olofoniche e di scannerizzazione fotometrica. La Sala delle Pietre accoglierà anche alcune presenze materiali: il modellino in bronzo  che riproduce in scala tutti gli ambienti dell’opera e il grande “Osso di seppia” in fiberglass, modello di uno degli elementi che compongono l’environment.

La mostra sarà visitabile nei seguenti orari: dal 28 Agosto al 5 Settembre, da Lunedì a Domenica 10.30-12.30/16.00-19.30; dal 6 al 26 Settembre, da Venerdì a Domenica 10.30-12.30/16.00-18.30.

Toccherà quindi a L’inizio del buio, attesissimo da pubblico e critica, inaugurare, alle ore 21, il cartellone degli spettacoli al Teatro Comunale. Il debutto nazionale prende il via dall’adattamento teatrale del libro omonimo di Walter Veltroni, con la regia di Peppino Mazzotta. In scena Sara Valerio e Giancarlo Fares. L’inizio del buio porta in scena l’incontro di due storie fortemente radicate nella memoria degli italiani che, il caso ha voluto, si siano svolte negli stessi giorni esattamente quarant’anni fa: la vicenda di Alfredino Rampi e quella di Roberto Peci. La mano di Walter Veltroni guida un racconto a due voci, emozionante e coinvolgente, che chiede di riflettere sull’ingresso prepotente della televisione nelle nostre vite: due innocenti sotto l’occhio della telecamera; due solitudini date in pasto al pubblico. La televisione si trasforma e modifica il linguaggio con cui dialoga con gli italiani. Lo spettacolo ripercorrerà quindi i momenti delle due storie, con la volontà di risvegliare la memoria emotiva collettiva e trarre insegnamenti dall’esperienza comune: un’occasione per emozionarsi e riflettere condividendo, essenza primaria del fare teatro.

A pieni giri, da domani, presso il Palazzo del Vignola, anche Teatro e Critica Lab, workshop di scrittura critica e redazione giornalistica con lo scopo di trasferire, tramite il dialogo e il lavoro di gruppo, un’esperienza orientata alla formazione di uno sguardo attento, partecipato e approfondito sulle arti della scena. Per tutta la durata del Festival i partecipanti seguiranno le attività e gli spettacoli in programma, per raccontarli quotidianamente lavorando come una vera e propria redazione giornalistica. Condotto da Viviana Raciti di Teatro e Critica, il Laboratorio produrrà un foglio quotidiano dal titolo Infinito Futuro, distribuito nei luoghi del Festival.

Al via domani anche l’iniziativa promossa da PHOTODI che, insieme ad ABC Eventi e Pro Todi, darà vita al progetto Le radici del futuro. Il volto di una comunità: una raccolta di ritratti fotografici dei cittadini tuderti, nata per favorire lo spirito comunitario nell’attuale epoca del “distanziamento sociale”. In forma di evento/happening, PHOTODI che, insieme ad ABC Eventi e Pro Todi, darà vita al progetto Le radici del futuro. Il volto di una comunità: una raccolta di ritratti fotografici dei cittadini tuderti, nata per favorire lo spirito comunitario nell’attuale epoca del “distanziamento sociale”. L’appuntamento è presso l’ex Sala delle Udienze.