Pensioni Pubblica Amministrazione: avviato un percorso formativo sul nuovo quadro normativo

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Pensioni Pubblica Amministrazione: avviato un percorso formativo sul nuovo quadro normativo. A Villa Umbra un seminario con l’esperta Manuela Naldi

“Il seminario organizzato a Villa Umbra avvia un percorso formativo in merito al nuovo quadro normativo sui temi previdenziali nella Pubblica Amministrazione. Percorso formativo finalizzato a garantire a tutte le Pubbliche Amministrazioni la più ampia conoscenza delle modifiche apportate al sistema pensionistico, al centro del dibattito da mesi”.

   

E’ quanto dichiarato stamani da Alberto Naticchioni, Amministratore Unico e responsabile scientifico della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, in apertura dei lavori del seminario “Come cambiano le pensioni: approfondimenti e novità in materia previdenziale”.

Sotto la lente “quota 100” e “opzione donna”, la proroga dell’Ape sociale, la riduzione dell’anzianità contributiva per la pensione anticipata, la prescrizione dei contributi e la posizione assicurativa. Temi approfonditi dall’esperta Manuela Naldi, formatore nel settore previdenziale per le Pubbliche Amministrazioni.

“Le decurtazioni previste per ‘Opzione Donna’ sono già note – ha precisato la Dottoressa Naldi – si tratta di una riduzione stimabile tra il 25% e il 40%, variabile a seconda della posizione individuale. Il calcolo è contributivo. Nonostante l’importante decurtazione, la misura riscuote interesse poiché permette di accedere al trattamento pensionistico ad un’età anticipata rispetto alla ‘Legge Fornero’. Diverso è, invece, il caso per ‘Quota 100’, che non prevede decurtazioni ne penalizzazioni. Per chi aderirà a ‘Quota 100’, l’importo pensionistico sarà calcolato sulla base dei contributi versati con riferimento ai requisiti dettati dalla normativa vigente”.

Il corso, organizzato oggi a Villa Umbra, ha registrato oltre cento iscritti provenienti anche da fuori Umbria. La giornata formativa gratuita è stata accreditata dall’Ordine dei consulenti del lavoro della Provincia di Perugia.

“I tempi delle indennità di fine rapporto, comunque denominate, per i dipendenti pubblici – ha sottolineato Naldi – si diversificano in base alla tipologia delle cessazioni, per esempio inabilità, ‘Quota 100’, dimissioni volontarie. Con riferimento a ‘Quota 100’, i termini di pagamento cominceranno a decorrere dalla data di maturazione dei requisiti dettati dalla ‘Legge Fornero’, quindi posticipati rispetto alla data di cessazione del rapporto di lavoro. Per anticipare il pagamento, è aperto il confronto con gli istituti di credito e il decreto legge prevede riduzioni sulla aliquota media Irpef da applicare al trattamento di fine servizio”.