Invecchiamento attivo: a Villa Umbra si e’ svolto il seminario “Anziani 3.0″

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Si è svolto nei giorni scorsi presso la Scuola di Pubblica Amministrazione Villa Umbra di Pila un seminario sul tema dell’invecchiamento attivo dal titolo “ANZIANI 3.0: FARE PER ESSERE”. L’evento, organizzato dal Coordinamento dei Centri Socio Culturali di Perugia, in collaborazione con il Cesvol  e con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Perugia ha visto avvicendarsi al microfono diversi esperti nell’ambito della geriatria, della nutrizione e dell’educazione fisica, ambiti fondamentali che inglobano diversi aspetti della vita dell’anziano. Ad aprire il seminario è stato prima un interessante video che raccoglieva le numerose iniziative ed attività svolte dai Centri socio Culturali, laboratori di cucito, ricamo, pittura, corsi di informatica e di lingue straniere, corsi di cucina, gite ludiche-culturali presso siti di interesse e stabilimenti termali ed eventi di informazione nell’ambito del benessere dell’anziano. A seguire, è intervenuta l’Assessore alle politiche sociali del comune di Perugia Edi Cicchi che oltre a portare il saluto del Sindaco Romizi, ha sottolineato quanto nell’ambito delle politiche sull’invecchiamento attivo, sia necessario un lavoro di squadra tra istituzioni, centri Socio Culturali, Associazioni e Sindacati pensionati per far si che l’attenzione e le cure siano dedicate tanto all’ambito medico  quanto all’intera persona nei suoi percorsi non solo sanitari ma anche sociali, di vita e relazione. Il Presidente del Coordinamento Loreno Mercanti ha illustrato nel dettaglio le varie attività svolte dai Centri Socio Culturali, fornendo dati e sottolineando quanto questi luoghi di aggregazione siano fondamentali  per favorire un benessere morale e fisico ed aiutare gli iscritti a conservare la propria autonomia e il controllo della propria vita e della propria persona il più a lungo possibile. Anche il past president Nazareno Tardioli, che ha lavorato per 18 anni a capo del Coordinamento, ha posto l’accento sull’importanza dei volontari che agiscono in sussidiarietà con le Istituzioni. Sono seguiti poi gli interventi degli esperti, Attilio Solinas, gastroenterologo e presidente della 3°commissione Sanità e Sociale della Regione Umbria, la Dr.ssa Simonetta Cesarini, geriatra presso la fondazione Fontenuovo, la Dr.ssa Paola Ambrosi del Centro Dietetico Umbro, Erminia Battisti, Coordinatrice delle Rete promozione Salute dell’AUSL Umbria1  ed infine Angela Dal Corno, istruttrice di educazione fisica e motoria. Ogni professionista ha dato il proprio contributo nella comprensione di cosa si intende per invecchiamento attivo, quali aspetti lo influenzano e come si possa intervenire per favorirlo attraverso strumenti come la prevenzione di alcune malattie tipiche del periodo senile (diabete, ipertensione, percolesterolemia, alcune forme di tumore) tramite diagnosi precoce e dunque una più agevole accessibilità alle cure ed ai servizi, una corretta ed equilibrata alimentazione ma soprattutto una moderata ma costante attività fisica. Questa combinazione di elementi è fondamentale per il raggiungimento di un benessere psicofisico inteso quindi come l’avere buone relazioni  con altri ma soprattutto con sé stessi e con il proprio corpo. Dopo l’intervento degli esperti sono seguiti i saluti del presidente del Cesvol di Perugia Giancarlo Billi e degli esponenti di AUSER-ADA-ANTEAS ,dei sindacati pensionati SPI, CGIL, UILP, CISLP, di Nera Bizzarri, responsabile della Programmazione nell’area dell’Inclusione sociale, economica sociale e terzo settore della Regione Umbria. Nelle conclusioni dell’incontro, il Professore Roberto Segatori, sociologo dell’Università degli Studi di Perugia, ha sottolineato l’importanza dell’autostima e del mantenimento dell’autonomia della persona nell’affrontare il passaggio dal mondo del lavoro al pensionamento,  di quanto gli operatori intervenuti abbiano parlato come “persone” prima di intervenire come “professionisti”, ed infine di quanto l’attività dei Centri Socio Culturali nel tentativo di migliorare la vita degli anziani e promuovendo l’invecchiamento attivo, sia centrale anche nella prevenzione dei costi sanitari ed invitando una razionalizzazione del sistema socio-sanitario dell’Umbria.