Rischio incendi boschivi, attiva la convenzione con i Vigili del Fuoco in arrivo la flotta aerea
Visita dell’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese Jia Guide all’Università per Stranieri di Perugia
Perugia, 3 luglio 2025 – Si è svolta oggi la visita ufficiale dell’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, S.E. Jia Guide, presso l’Università per Stranieri di Perugia. Accompagnato da una delegazione composta da funzionari dell’Ufficio Istruzione e dell’Ufficio Politico dell’ambasciata – Yu Xingguo, Huang Ruikai, Wu Yize, Song Chen – l’Ambasciatore è stato accolto a Palazzo Gallenga dal rettore dell’Unistra Perugia, prof. Valerio De Cesaris, dal direttore Generale Luigi Botteghi e da una delegazione dell’Ateneo (Letizia Cinganotto Roberto Dolci; Federica Guazzini; Giovanna Scocozza; Valentina Carbonara; Valentina Seri, Corrado Losito, Valentina Severoni, Sabrina Cittadini, Barbara Pirisinu)
Durante l’incontro istituzionale, l’Ambasciatore ha avuto modo di conoscere da vicino le attività dell’Università, visitando gli spazi di Palazzo Gallenga e incontrando gli studenti cinesi attualmente iscritti ai programmi Marco Polo e Turandot, ai corsi di laurea triennale e magistrale, oltre agli studenti italiani selezionati per il programma di mobilità YES.
Nel suo intervento, il rettore De Cesaris ha sottolineato l’importanza strategica del legame con la Cina all’interno della vocazione internazionale dell’Ateneo, che accoglie ogni anno studenti da oltre 110 Paesi. Ha ricordato come l’Università per Stranieri di Perugia sia un punto di riferimento per la formazione dei docenti di lingua italiana destinati a operare in Cina, anche grazie alla collaborazione pluriennale con il China Scholarship Council e con una rete di circa venti università cinesi.
«In un contesto internazionale segnato da forti tensioni – ha dichiarato il rettore De Cesaris – la cooperazione accademica si conferma come infrastruttura di pace e la dimensione universitaria si propone come strumento essenziale per costruire un dialogo autentico tra culture, popoli e generazioni».
Parole di apprezzamento sono giunte da S.E. Jia Guide, che ha espresso gratitudine per l’accoglienza ricevuta e ha voluto testimoniare personalmente la stima che in Cina si nutre verso l’Università per Stranieri di Perugia, descritta come una realtà accademica di lunga tradizione, prestigio e qualità. Il lavoro svolto dall’Ateneo nel favorire l’incontro tra giovani di diverse nazionalità è stato definito dall’Ambasciatore «essenziale per costruire ponti tra i nostri popoli», in particolare attraverso il canale educativo, che resta uno dei pilastri delle relazioni tra Cina e Italia.
Nel corso dell’incontro, l’ambasciatore Jia Guide ha formulato una serie di proposte concrete per rafforzare ulteriormente la cooperazione bilaterale.
Ha parlato del forum China-Italy University Rectors Dialogue Meeting, un importante incontro istituzionale in Cina, che coinvolgerà alcune delle università più prestigiose del Paese. La presenza dell’Università per Stranieri di Perugia a tale evento rappresenterebbe, secondo l’Ambasciatore, un’opportunità strategica per avviare nuovi progetti accademici condivisi.
In secondo luogo, ha rilanciato l’iniziativa promossa dal Presidente della Repubblica Popolare Cinese, dedicata alla mobilità studentesca tra Europa e Cina. Il programma, giunto alla terza edizione, mira a favorire gli scambi tra studenti universitari cinesi ed europei, e ha già visto la partecipazione di un nutrito gruppo italiano. L’Italia è indicata come partner privilegiato nel progetto, e l’Ambasciatore ha espresso il desiderio di accogliere nei prossimi anni un numero crescente di studenti provenienti dall’Ateneo perugino.
Infine, pur riconoscendo il ruolo centrale dell’Università nell’insegnamento linguistico e nella formazione interculturale, l’ambasciatore Jia Guide ha incoraggiato l’apertura a nuove forme di collaborazione anche in altri ambiti disciplinari, sottolineando le competenze trasversali maturate dall’Ateneo in settori differenti dalla linguistica.
La visita si è conclusa in un clima di stima reciproca, con l’impegno condiviso a rafforzare una cooperazione educativa che, come è emerso da entrambi gli interventi, si configura sempre più come uno degli strumenti più efficaci per promuovere comprensione, rispetto e collaborazione nel mondo contemporaneo.
Iniziati i lavori per un nuovo impianto fotovoltaico alla scuola Marcella Monini
L’intervento, per un importo pari a 90mila euro, è stato finanziato grazie ad un contributo ottenuto dal Comune
Il Comune di Umbertide, grazie ad un contributo di 90mila euro ottenuto dal Ministero dell’Interno, ha potuto finanziare i lavori per la realizzazione di una nuova aula outdoor con impianto fotovoltaico iniziati in questi giorni presso la scuola d’infanzia Marcella Monini.
Un’aula outdoor esterna di circa 100 mq con copertura trasparente e colorata e con un impianto di 15 Kilowatt al servizio della scuola, la cui realizzazione migliorerà la classe energetica dell’edificio rendendolo maggiormente efficiente in termini di consumi e che permetterà lo svolgimento di svariate attività didattiche nel pieno contatto con la natura circostante: tutti i bambini potranno vivere un’esperienza fatta di luce e colori.
“Con la realizzazione di questo impianto fotovoltaico avremo una scuola Marcella Monini ancora più sostenibile e al passo con i tempi – affermano il sindaco Luca Carizia e l’assessore ai Lavori Pubblici, Alessandro Villarini –. Questa Amministrazione ha intrapreso da tempo scelte mirate per il presente e per il futuro, per rendere ancora più efficienti le strutture di proprietà comunale. Puntiamo verso un nuovo modo di pensare il territorio attraverso azioni vere e tangibili nei confronti dei cittadini, unendo il decoro ad un miglior impatto ambientale, come ad esempio la riqualificazione di tutta l’illuminazione pubblica con oltre 3700 nuovi punti luce a tecnologia Led, a basso consumo energetico.”
Questo nuovo impianto fotovoltaico, presso la scuola Marcella Monini, segue quello già realizzato qualche mese fa alla piscina comunale di Umbertide: un impianto di 30 Kilowatt, sempre per un importo pari a 90mila euro. Interventi che permetteranno di abbattere i costi energetici sia della scuola d’infanzia sia del polo natatorio di via Morandi, ottenendo così una maggiore sostenibilità delle due strutture.
Meloni: “Il Piano nazionale penalizza le aree interne. L’Umbria dice no”
(aun) – Perugia, 3 luglio 2025 – “È da marzo che seguo in prima persona l’elaborazione del nuovo Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne (PSNAI) 2021–2027 e le mie preoccupazioni, purtroppo, sono diventate realtà”. L’assessore regionale con delega alle Aree Interne, Simona Meloni, interviene con fermezza in merito al documento nazionale approvato dal Ministero per le Politiche di Coesione che definisce le linee guida per la programmazione 2021–2027 e lo fa a margine del Meeting Nazionale delle Aree Interne – organizzato da ALI (Autonomie Locali Italiane) – che si è svolto a Fabriano.
“Nel testo – spiega Meloni – si legge che alcune tra le Aree interne, quelle con dinamiche demografiche peggiori, non possono più porsi obiettivi di inversione di tendenza, ma solo essere ‘accompagnate’ in un percorso di declino e invecchiamento. Questo non è un piano: è una resa. Una dichiarazione d’impotenza istituzionale e politica che rinuncia alla missione costituzionale di garantire pari diritti e pari opportunità a tutti i cittadini, a prescindere dal codice di avviamento postale”. Si tratta di classificazioni basate su dati e indicatori che non leggono la completa realtà dei territori. Gli scenari demografici per i prossimi decenni prospettati nel documento dovrebbero proprio far riflettere sulla necessità di rafforzare le politiche e gli investimenti nei territori marginalizzati e in questo la SNAI può rappresentare un importato strumento per contrastare i fenomeni di spopolamento, anche quelli più cronicizzati.
In Umbria, i comuni classificati come aree interne sono 59 su 92, oltre il 64% del territorio regionale, per un totale di oltre 200.000 residenti: comunità che custodiscono patrimonio culturale e naturale, agricoltura, turismo lento, artigianato e tradizioni. “Parlare di queste realtà come di ‘spazi in via di spegnimento’ – incalza Meloni – significa ignorare la loro centralità nello sviluppo sostenibile, nella sicurezza idrogeologica, nella tutela ambientale e nella qualità della vita. Mentre l’Europa le valorizza come laboratori di innovazione e resilienza, in Italia le si abbandona con rassegnazione.” La Regione Umbria, che ha fatto delle politiche per le aree interne uno degli assi strategici della nuova programmazione, rigetta con decisione l’idea di abbandonare a sé stessi i territori più in difficoltà: “Rivendichiamo con forza – sottolinea Meloni – un modello che punta alla rigenerazione, non alla rassegnazione. Presidiare questi territori significa difendere l’autenticità umbra, investire nella coesione sociale, nella mobilità sostenibile, nella scuola, nei presidi sanitari di prossimità e nelle economie locali.”
L’assessore annuncia che avvierà un’interlocuzione istituzionale con le altre Regioni coinvolte e con i rappresentanti dei territori, anche attraverso la Commissione Politiche di Coesione della Conferenza delle Regioni. “Anche l’Europa deve cambiare approccio e criteri per arrivare a un modello che garantisca le aree interne più fragili. Non possiamo permettere che un intero pezzo d’Italia venga messo ai margini con la penna rossa di un documento tecnico – conclude Meloni -. Le nostre comunità hanno già dimostrato cosa sanno fare quando vengono messe in condizione di crescere. E continueremo a batterci affinché la voce dei territori sia ascoltata, con determinazione e con visione”.
Marchetti (Lega): “Non possiamo permettere all’Europa di mettere in ginocchio il settore tabacchicolo italiano”
L’Onorevole della Lega annuncia di aver depositato un’interrogazione al Governo
“Se quanto anticipato dal quotidiano tedesco Bild fosse confermato, ci troveremmo di fronte all’ennesima iniziativa ideologica e scollegata dalla realtà produttiva dei territori intrapresa dall’Unione Europea, che rischia di mettere in ginocchio un intero settore economico, quello del tabacco, che in Italia coinvolge oltre 25mila lavoratori lungo tutta la filiera, con un impatto devastante soprattutto nelle aree più fragili del Paese. Ho depositato un’interrogazione al Ministro dell’Economia in merito alla proposta di revisione della Direttiva europea 2011/64/UE sulle accise del tabacco, che la Commissione europea sta attualmente predisponendo. Secondo quanto trapelato, il testo, promosso dal Commissario europeo Hoekstra, prevederebbe un forte aumento della tassazione non solo sui prodotti tradizionali come sigarette e sigari, ma anche su quelli alternativi, con un possibile raddoppio dei prezzi al consumo. Una misura di questo tipo non solo colpirebbe imprese e lavoratori italiani, ma come già accaduto in altri Paesi, alimenterebbe il mercato illegale e il contrabbando: basti pensare che in Francia circa il 33% delle sigarette proviene da circuiti illeciti, mentre nei Paesi Bassi tale quota è compresa tra il 15% e il 20%, con evidenti ricadute negative sulla salute pubblica, sulla legalità e sul gettito tributario. Siamo di fronte a un’impostazione miope e centralista, che rischia di compromettere la sostenibilità economica del comparto, con pesanti ricadute anche sul gettito fiscale e sulla legalità. l’Italia è tra i principali produttori di tabacco dell’Unione europea, con una quota pari a circa il 27% della produzione totale e oltre 25.000 lavoratori impiegati lungo l’intera filiera agricola, manifatturiera e distributiva, che meritano di essere tutelati.
Anche in Umbria, in modo particolare nell’Alta Valle del Tevere, il settore del tabacco è un volano economico imprescindibile, che vanta, oltre a centinaia di lavoratori stagionali, anche manodopera specializzata: si tratta di un comparto che ho sempre contribuito a difendere e intendo continuare a farlo, consapevole che sia una risorsa fondamentale per la nostra terra. Nell’interrogazione al Governo che ho depositato, ho chiesto quali iniziative intenda assumere, anche in sede europea, in merito alla proposta di revisione della Direttiva sulle Accise del Tabacco (TED), al fine di tutelare il comparto tabacchicolo nazionale e i lavoratori coinvolti, nonché per scongiurare effetti distorsivi su occupazione, legalità e gettito fiscale. L’Europa dovrebbe sostenere e incentivare le economie nazionali, è inaccettabile che continui ad affossarle con arroganza e incompetenza”.
Così in una nota il Segretario della Lega Umbria, On. Riccardo Augusto Marchetti
Prevenzione degli effetti negativi del caldo sulla popolazione, azioni e misure attivate alla Usl Umbria 2
TERNI – In relazione alla contingente criticità causata dalle temperature elevate, la Usl Umbria 2 ritiene doveroso segnalare le azioni e le misure messe in campo per limitare i disagi alla popolazione e ai lavoratori sia dell’azienda sanitaria che di altre realtà produttive.
In tal senso si evidenzia che in applicazione dell’ordinanza regionale “contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica: misure di prevenzione per l’attività lavorativa nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili all’aperto, in condizioni di esposizione prolungata al sole”, nel periodo 15 – 30 giugno sono stati eseguiti controlli su 29 cantieri edili e su 6 aziende agricole del territorio nonché sul cantiere stradale lungo la E 45 per la valutazione del rischio dovuto all’esposizione a microclima e radiazioni solari.
Inoltre, con disposizione del 1 luglio del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro di questa Usl, è stato definito un ulteriore programma di interventi straordinari con controlli sistematici per la verifica del rispetto dell’ordinanza regionale per la tutela dei lavoratori che operano in condizioni di esposizione prolungata al sole.
Com’è noto, in conseguenza di tale criticità causata da temperature particolarmente elevate su tutto il territorio della Usl Umbria 2, si sta registrando un incremento di accessi ai Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri.
All’interno degli ambienti dei Pronto Soccorso i tecnici dell’azienda sanitaria stanno procedendo ad un costante monitoraggio della temperatura per evitare disagi ai pazienti presi in carico nonché per favorire l’attività del personale sanitario.
Tali azioni sono in corso in tutte le strutture aziendali, territoriali ed ospedaliere, al fine di rendere più confortevoli gli ambienti di lavoro e le attività di assistenza e cura.
All’interno degli ospedali gli ambienti sono climatizzati con monitoraggio centralizzato delle temperature e sistemi di alert per un controllo in tempo reale della situazione mentre in alcune strutture la climatizzazione dei locali avviene con impianti autonomi il cui monitoraggio della temperatura viene gestito dal personale. In caso di malfunzionamento è comunque assicurato il pronto intervento grazie ad un sistema di reperibilità attivo h 24.
I servizi e presidi territoriali sono costantemente monitorati con particolare attenzione ai giorni di accesso dell’utenza.
Sono state messe in campo, altresì, tutte le misure per garantire l’integrità e il funzionamento dei servizi informatici e di tutte le apparecchiature elettromedicali per assicurare l’erogazione delle prestazioni secondo standard adeguati.
“Wannabe! Giovani protagonisti in Umbria”
Approvato il piano da oltre 380mila euro per il 2025 dalla Giunta regionale
(aun) – Perugia, 03 luglio 2025 – La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato il piano finanziario 2025 del progetto “Wannabe! Giovani in Umbria protagonisti del presente”, previsto nell’ambito del Fondo nazionale per le politiche giovanili. Lo stanziamento complessivo ammonta a 383.688 euro, di cui 252.236 da fondi statali e 31.452 di cofinanziamento regionale.
Le risorse serviranno a realizzare due principali linee d’intervento. La prima è l’azione 1.1 “Youth Policy-Makers Hub”, con uno stanziamento di 354.391 euro, finalizzata a rafforzare la partecipazione attiva dei giovani tra i 18 e i 35 anni alla vita sociale e politica regionale. La seconda, “Azioni locali a regia dei Comuni capofila”, è rivolta alla qualificazione dell’offerta territoriale di attività e servizi per i giovani tra i 14 e i 35 anni, e si svilupperà sulla base dei piani territoriali presentati dai Comuni in coerenza con gli ambiti tematici definiti nel piano triennale.
“Abbiamo scelto di investire in percorsi che vedano i giovani come veri protagonisti della vita pubblica, sociale e culturale della nostra regione – ha sottolineato l’assessore al Welfare e all’Istruzione Fabio Barcaioli – Questo piano è frutto di un lavoro condiviso, capace di valorizzare le energie e la progettualità dei territori, dando attuazione a un’idea di Umbria che guarda con fiducia alle nuove generazioni”.
Lingua blu, l’assessore Meloni: “Siamo in prima linea da settimane al fianco degli allevatori.”
“Risorse regionali per smaltimento e reintegro dei capi”
(AUN) – Perugia, 3 luglio 2025 – “In questi giorni difficili per tanti allevatori umbri, voglio ribadire che la Regione è al loro fianco, non solo con parole di vicinanza ma con azioni concrete». Così l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Meloni, ieri in visita in Valnerina insieme al consigliere regionale Cristian Betti, dove ha incontrato sindaci, allevatori, associazioni di categoria, tecnici delle ASL e produttori locali per un aggiornamento diretto sulla situazione della Bluetongue. Una mattinata intensa di ascolto e confronto sul campo, che ha confermato la gravità della situazione per il comparto ovino, ma anche l’urgenza di risposte concrete da parte delle istituzioni. «Non possiamo permetterci di perdere i presìdi produttivi delle nostre aree interne – ha dichiarato Meloni –. Significherebbe indebolire non solo l’economia agricola ma anche il tessuto sociale, la tenuta demografica e la vitalità turistica di intere comunità. Difendere questi territori significa proteggere l’Umbria più autentica».
L’assessore ha sottolineato come la Regione Umbria, attraverso il coordinamento tra Assessorato all’Agricoltura, Assessorato alla Sanità, Servizi veterinari e Istituto Zooprofilattico, sia attiva fin dall’inizio dell’epidemia. Sono state attivate tutte le procedure di monitoraggio epidemiologico, tracciati i focolai e diffusi protocolli chiari su vaccinazione volontaria, utilizzo di repellenti, gestione delle stalle e dei ristagni d’acqua.
Elemento centrale dell’impegno regionale è il doppio canale di sostegno attivato in queste ore dagli uffici regionali: copertura finanziaria del trasporto e dello smaltimento delle carcasse degli animali deceduti; intervento a fine epidemia per supportare economicamente il reintegro dei capi e permettere alle aziende colpite di riprendere l’attività produttiva.
“Sappiamo che uno dei nodi più critici – ha spiegato Meloni – è legato ai mancati guadagni derivanti dalla perdita di produzione. Su questo, pur non esistendo strumenti regionali, porterò una richiesta ai tavoli nazionali: occorre attivare un fondo specifico, come accade in altri contesti di emergenza, perché chi lavora ogni giorno nelle aree rurali non venga lasciato solo”.
L’assessore ha poi ribadito l’intenzione di inserire nella prossima legge regionale sulle Aree Interne strumenti strutturali di protezione per gli allevatori, in modo da garantire continuità economica e presidio territoriale anche in caso di crisi future.