Umbertide: la Sen. Capacchione lancia il suo messaggio contro la mafia
Al Teatro Pavone, “corpi uscenti”
Continua CORPI USCENTI la rassegna di danza contemporanea organizzata dall’Associazione Culturale Dance Gallery/Centro Civico Danza Perugia, con la direzione artistica di Rita Petrone e Valentina Romito. Dopo il primo spettacolo “Sulla felicità” dell’Associazione Sosta Palmizi andato in scena il 20 dicembre 2015, CORPI USCENTI presenta sul palco del Teatro del Pavone altre due importanti realtà della danza contemporanea italiana: la Compagnia Teatropersona con lo spettacolo “L’ombra della sera”, giovedì 28 gennaio, e la Compagnia Zerogrammi con “Fuorigioco”, venerdì 29 gennaio, entrambi a partire dalle ore 21,00, al Teatro del Pavone di Perugia ad ingresso gratuito. L’ombra della seraè un’opera intima ed evocativa, ispirata alla vita e all’opera del pittore e scultore Alberto Giacometti, nella ricorrenza dei 50 anni dalla sua scomparsa. L’universo di Giacometti viene evocato con un racconto silenzioso ed essenziale, fatto di immagini e movimento. Un movimento che non corrisponde mai al puro spostamento, ma piuttosto a una qualità più profonda e intima. La struttura drammaturgica si compone a partire dalle opere dell’artista: forme precise da cui estrarre possibili qualità di movimento da indagare e corrispettivi frammenti di umanità da evocare. Il racconto si sviluppa attraverso un punto di vista femminile ispirato alle tre donne della sua vita: la madre Annetta, la moglie Annette e la prostituta Caroline. La grande avventura per Giacometti consisteva nel veder sorgere qualcosa di ignoto ogni giorno sullo stesso viso. In questo senso lo spettacolo si ispirerà soprattutto al suo sguardo. Uno sguardo capace di attraversare la ferita più segreta e svelarne la bellezza, solitaria e dolente. È di ritrattistica dal vero che si sta parlando non di arte astratta. Sarà un ritratto dal vivo. Regia, scene, luci Alessandro Serra; interpretazione di Chiara Michelini; produzione Teatropersona; co-produzione Fondazione Centro Giacometti (Ch), ARMUNIA- Castiglioncello (It). In Fuorigioco, invece, i valori dello sport diventano luogo della democrazia, sono gli ideali cui tendere anche nella vita quotidiana, dalla scuola al lavoro, dal tempo libero alla politica. Lo sport ha una struttura dinamica e di scambio, è un ambito nel quale si può prendere distanza dai ruoli abituali esprimendo la propria identità, evidenziandone anche gli aspetti più emotivi. Una squadra si confronta imprescindibilmente su temi come la condivisione, il rispetto per le differenze, la responsabilità collettiva e individuale, la lealtà. Fuorigioco è uno spaccato di quotidiano che veste di umorismo le tipiche dinamiche di squadra, mostrandone limiti, vizi e virtù. I protagonisti di questa creazione sono personaggi atemporali e bizzarri, sospesi e disordinati, fragili alla ricerca di un equilibrio che, a loro insaputa, potrebbe arrivare. Un equilibrio sempre labile, fuggevole, che li spinge a immaginare, ricercare, e riorganizzare soluzioni di convivenza sempre nuove, per ingannare o combattere le tensioni disgreganti e provare a vincere. Insieme (E. Sciannamea). Un progetto di Emanuele Sciannamea e Rosanna Todisco; regia e coreografie Emanuele Sciannamea; con Stefano Roveda, Pieradolfo Ciulli, Roberta De Rosa, Maria Celia, Olimpia Fortuni; produzione Zerogrammi in collaborazione con Festival MIRABILIA (It), Fondazione LIVE Piemonte dal Vivo.
Al termine degli spettacoli ogni compagnia/associazione incontrerà il pubblico per dibattere, scambiare idee e confrontarsi sul lavoro proposto. Un’occasione informale per agevolare la comprensione del processo creativo e dell’opera. Il 28 gennaio l’incontro sarà con Alessandro Serra e Chiara Michelini, mentre il 29 gennaio con Emanuele Sciannamea e i danzatori della compagnia Zerogrammi
Nei giorni della rassegna, gli artisti invitati protagonisti degli spettacoli, terranno delle ‘classi di tecnica’ aperte a studenti di danza, teatro, allievi e professionisti del territorio, per scambiare pratiche di movimento. Il calendario, diversificato per generi e linguaggi coreografici, punta ad arricchire le professionalità artistiche regionali: 29 gennaio Chiara Michelini e Alessandro Serra / 30 gennaio Emanuele Sciannamea / 31 gennaio Daniele Ninarello (posti limitati, prenotazione obbligatoria).
Le “giornate del Bartoccio”: in mostra l’Umbria che canta
Martedi 26 gennaio, alle ore 17,00, da Umbrò in via Oberdan-via S. Ercolano, si terrà l’inaugurazione della mostra L’Umbria canta e ricanta, a cura di Mirco Bonucci, Giancarlo Palombini e Renzo Zuccherini. Sarà presente l’assessore M. Teresa Severini. Si tratta del primo tentativo di esporre al pubblico i libri, i dischi, e tutti i prodotti della musica locale: dalla musica e canto della tradizione alle canzoni dialettali, dalle canzoni dedicate a Perugia o altre città umbre ai nuovi mezzi di comunicazione. La mostra nasce come sviluppo dell’idea base dei concerti sulle canzoni perugine, CantaPerugia (2015) e Perugia canta e ricanta (2016), tenuti da Mirco Bonucci all’Auditorium di S. Cecilia sotto gli auspici della Famiglia Perugina e della Società del Bartoccio: in tali concerti, infatti, oltre alle nuove canzoni perugine scritte da Renzo Zuccherini su motivi tradizionali e su motivi a ballo (trescone, manfrina, puntitacco, ecc.), si è cominciato a riproporre al pubblico anche vecchie canzoni perugine, scritte da importanti quanto dimenticati autori del secolo scorso come Carlo Alberto Belloni. Lavorando su questo filone, si è visto come esso sia ricco e interessante: è sembrato perciò utile proporre al pubblico una mostra con alcuni di tali prodotti, cominciando dai volumi che nell’Ottocento hanno raccolto stornelli e canti popolari, passando per i vinili della seconda metà del Novecento fino alle più recenti produzioni di cd. Accanto alla musica tradizionale c’è una buona presenza di musica di riproposizione, con importanti personalità e gruppi, e una crescente presenza di autori di canzoni dialettali. Si tratta, ovviamente, di un primo avvio di un lavoro di riscoperta, e come tale non può certo essere completo né esaustivo, ma solo un primo assaggio di una esplorazione che promette sorprese piacevoli e importanti. La mostra è curata dal prof. Giancarlo Palombini per la parte etno-musicologica (la musica popolare della tradizione), da Mirco Bonucci per la canzone d’autore, ed è coordinata da Renzo Zuccherini, e si avvale della collaborazione della Biblioteca Augusta di Perugia e della Fonoteca “O. Trotta”. Molti materiali sono presenti grazie al contributo del noto collezionista perugino Adriano Piazzoli. La mostra rimarrà aperta fino al 7 febbraio
Comune di Narni impegnato contro il randagismo
Ha il duplice obiettivo di ridurre la presenza di cani randagi e favorire l’affidamento degli animali alle famiglie la convenzione per l’affido dei cani e il controlli del randagismo sottoscritta da Comune di Narni e Wwf di Terni.
“Con questa collaborazione – spiega l’amministrazione comunale – perseguiamo il duplice obiettivo di conseguire un risparmio nei costi di gestione e al contempo applichiamo la legge sul benessere animale”.
(Fonte:Ansa.it)
Polizia ritira armi ad anziano dopo una lite
Ritirati precauzionalmente dalla polizia a perugino di 70 anni un fucile da caccia, alcuni armi e relative munizioni che aveva in casa dopo che lui stesso aveva chiamato il 113 per una lite tra la sua collaboratrice domestica, con la quale avrebbe stretto una relazione anche sentimentale, e le due figlie cui non sarebbe andato “a genio” questo rapporto. Secondo queste ultime – in base alla ricostruzione della Questura – il padre, da quando si è legato a quella donna, sarebbe notevolmente cambiato, anche nei loro confronti, assumendo dei comportamenti sempre più irrazionale ed irruenti. Agli agenti l’uomo ha riferito che dopo un incendio nella cucina del suo appartamento sarebbe scoppiato un durissimo alterco con minacce e schiaffi, nel quale sarebbe intervenuto anche l’anziano per difendere sia la compagna sia le figlie. Di qui il ritiro cautelare di armi e munizioni. (Fonte:Ansa.it)
Al Quasar Village di Corciano gran finale per l’evento ‘PremiaScuola’
Ha coinvolto 308 classi di 97 scuole primarie e dell’infanzia della provincia di Perugia e giunge alla sua conclusione con l’estrazione finale, domenica 31 gennaio, alle 16, nella galleria del Quasar Village. È ‘PremiaScuola’, l’iniziativa lanciata dal centro commerciale di Ellera di Corciano lo scorso ottobre che ha messo in palio materiale scolastico di vario genere e si è dimostrata un aiuto alla didattica degli istituti per gli insegnanti e gli alunni. Ad accompagnare l’iniziativa, grande entusiasmo e spirito di squadra: bambini, famiglie e maestre sono stati invitati a raccogliere e conservare gli scontrini relativi agli acquisti nei punti vendita del Quasar Village per ricevere, gratuitamente, un kit scuola con album da disegno, colori, penne, matite e risme di carta. Le ricevute fiscali hanno anche consentito di partecipare all’estrazione finale alla quale hanno avuto accesso oltre 135 classi. In palio stampanti, proiettori, tablet, notebook e una lavagna elettronica interattiva. Ospite d’onore e testimonial della fase finale della manifestazione Carolina Benvenga, volto amato dai più piccoli perché conduce su Rai Yoyo La posta di Yoyo e su Rai Gulp il Tiggi Gulp. La conduttrice sarà a disposizione dei bambini per leggere le loro letterine, rispondere alle domande e scattare foto ricordo.
“Quasar Village – spiegano dalla struttura commerciale – ha voluto confermare i valori rispetto ai quali opera nel territorio: attenzione e vicinanza alle esigenze dei clienti, delle famiglie e della comunità, come dimostrano anche le tante iniziative di collaborazione nel sociale sviluppate nel corso di questo primo, intenso, anno di attività”.
Mentre vengono ultimati i preparativi per ospitare la finale di ‘PremiaScuola’ il villaggio commerciale corcianese ripropone un’altra iniziativa, il carnevale ‘Quasar Rio’, partito sabato 23 gennaio e organizzato in collaborazione con l’associazione I Rioni di San Sisto. Sono in programma, in particolare, giovedì 4, sabato 6 e martedì 9 febbraio laboratori per bambini, e ancora il 9 e domenica 28 febbraio la sfilata dei carri allegorici.
Ad Avigliano Umbro “il trionfo del carnevale”
È il colore rosa a caratterizzare quest’anno il “Trionfo del Carnevale”, con sottotitolo “Carne… vale (se) rosa”, di Avigliano Umbro, che vede protagoniste le prime Maschere umbre legate alla Commedia dell’Arte, scoperte e nate nel 2015: Nasotorto, Chicchirichella, Rosalinda e Nasoacciaccato. Il programma della manifestazione, iniziata ieri con l’incoronazione del “Re del Carnevale” e che si concluderà martedì 9 febbraio, il Martedì Grasso, con una festa in maschera per le vie della città e il rogo del fantoccio Pippinaccio, è stato illustrato stamattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini; presenti anche le due maschere Rosalinda e Nasoacciaccato. Ricco il programma che ha come appuntamento teatrale “clou” venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 febbraio al Teatro Comunale la commedia brillante in due atti del direttore artistico della manifestazione Oliviero Piacenti “D’amore e disaccordo” dove le quattro Maschere interagiranno con le maschere classiche Colombina, Pulcinella e Balanzone alla maniera della Commedia dell’Arte, con una storia fortemente legata all’attualità.
“Aver scoperto queste quattro maschere – ha sottolineato l’assessore regionale Giuseppe Chianella, già sindaco di Avigliano, intervenuto alla presentazione insieme alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – è merito di un accurato, complesso studio e lavoro di un appassionato d’arte e artista a tutto tondo come Oliviero Piacenti, sulla base di antiche filastrocche narrategli dalla madre, portando avanti anche una forte tradizione favorita dalla presenza ad Avigliano di un teatro in stile Liberty costruito nel 1928”.
Un lavoro cui ha contribuito la pittrice Paola Contili, autrice dei costumi, con il coinvolgimento di attività artigianali locali e di un buon numero di aviglianesi.
“Abbiamo accolto e seguiamo con grande interesse questa manifestazione – ha sottolineato il commissario prefettizio del Comune di Avigliano Umbro, Paola Giusti – che è frutto dell’impegno e dell’entusiasmo di tanti aviglianesi, grazie al quale per la prima volta l’Umbria ha le sue maschere, che ne raccontano la storia e le bellezze”.
“Ogni maschera ha una storia – ha spiegato Piacenti – una rigorosa scheda identitaria, un profilo psicologico, un corpo di popolare bellezza, abito singolare tradizionale, dialetto e gusto peculiare umbro. Nasotorto, Chicchirichella, Rosalinda e Nasoacciaccato – ha aggiunto – hanno la presunzione di diventare i cantori e i narratori dell’Umbria. A ciascuno di loro sono legati infatti i modi di dire, la buona cucina, gli abiti, il temperamento di una terra dove l’umiltà della gente è pari alla bellezza del paesaggio”.
Tradizioni, costumi e modi di dire umbri che sono stati fatti conoscere anche all’Expo 2015 di Milano, nell’ottobre scorso, quando le quattro Maschere si sono esibite al Kip Pavilion delle Nazioni Unite. A spiegare le ragioni di un Carnevale monocromo, tutto rosa, è stato l’ideatore Gianni Piacentini, artista che assume nomi e identità diverse e che per l’occasione assumerà il nome di Grispo Piattini. Nel pomeriggio di sabato 6 febbraio, dalle 15 al Teatro Comunale, insieme a Grispo Piattini e agli “ArtistiInnocenti”, verranno ritagliati coriandoli dai fogli del quotidiano “Il Sole 24 Ore” durante un festoso incontro aperto alla collettività di Avigliano Umbro e alle diverse comunità presenti sul territorio.
“Sforbiciare quelle pagine, tutti insieme festosamente – ha detto – in un tempo in cui c’è una crisi di colori, legati alla situazione nazionale e internazionale, sarà un modo per esorcizzare le paure e le ansie: tutto sarà ridotto in coriandoli rosa, il colore dell’ottimismo e della speranza. La metafora del tagliare e tirare coriandoli, un’arma innocua, vuol aiutarci a ritrovare la nostra umanità più profonda e celebrare un Carnevale intimamente femminile, a vedere la ‘vita in rosa’ come cantava Edith Piaf”.
I coriandoli artigianali e i materiali della rappresentazione di sabato 6 saranno poi riutilizzati il Martedì Grasso, per la festa per le vie di Avigliano Umbro “che diventerà il centro con maggiore presenza di coriandoli rosa pro capite a livello mondiale. Ne siamo certi – ha detto Grispo Piattini – e sfidiamo il mondo”. Presente alla conferenza stampa, fra gli altri, Marta Morelli, del Museo Maxxi di Roma, che ha sottolineato come la performance collettiva del 6 e del 9 febbraio abbia riscosso l’attenzione del progetto Sprar del Comune di Terni, relativo al sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati con disagio mentale. All’iniziativa parteciperanno pertanto anche rifugiati ospiti di una struttura a Stroncone. Dopo la cerimonia di apertura de “Il Trionfo del carnevale” che ha incoronato, in questo caso, la Regina del Carnevale 2016 eletta tramite il social network Facebook, i prossimi appuntamenti sono venerdì 29 gennaio primo appuntamento teatrale con “Storia di Arlecchino e di altri diavoli del Carnevale” di e con Massimo Manini, mentre domenica 31 gennaio l’intera giornata sarà dedicata al “Carnival Comics and games” raduno e contest di cosplayers con sfilata ed esibizione dei partecipanti che si travestiranno come gli eroi dei fumetti, dei film, dei libri ecc., per l’occasione street food, bancarelle a tema, giochi di ruolo, mostre e tanto altro ancora. Giovedì grasso 4 febbraio la contastorie Geni Colombo accompagnerà i bambini e i ragazzi tutto il pomeriggio per “Il ritorno degli Gnefri” lungo le strade e le piazze del borgo. Da venerdì a domenica in scena la commedia brillante “D’amore e disaccordo” con le Maschere umbre e classiche. Domenica 7 febbraio si inizia nel primo pomeriggio con una sfilata mascherata e “La battaglia dei Rioni” che si combatteranno a suon di burle, frizzi, lazzi e intrallazzi” per terminare con un Gran ballo in maschera. Martedì Grasso, 9 febbraio, verrà portato in giro per le vie del paese “Pippinaccio” il diavoletto tentatore del Carnevale che dopo una pubblica accusa ed un processo del Gran Consiglio Carnascialesco verrà dato alle fiamme. L’intero programma è pubblicato sul sito internet www.maschereumbre.it; sul profilo Facebook si può vedere, tra l’altro, il filmato delle “burle” che il Re 2015 insieme alla sua corte ha fatto durante l’anno.
“L’importanza di essere Earnest”
Dopo il successo di “A scatola chiusa” di Feydeau, la compagnia dei giovani del Teatro Stabile dell’Umbria si è cimentata con la messinscena de “L’importanza di essere Earnest”, tratto dal celebre testo di Oscar Wilde, con la regia di Antonio Latella. Lo spettacolo prodotto dallo Stabile umbro con la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, ha debuttato nel mese di settembre a Solomeo riscuotendo consensi di critica e pubblico e ora si appresta ad affrontare una tournée nei teatri dell’Umbria. A Gubbio sarà in scena domenica 31 gennaio, ore 17, al teatro Comunale. Con questo spettacolo lo Stabile umbro è tornato a collaborare con Antonio Latella, dopo il lungo sodalizio che dal 2003 al 2009 ha presentato al pubblico alcune delle regie più significative dell’artista. Ricordiamo, tra le altre, La dodicesima notte, La tempesta, Bestia da Stile, Edoardo II, La cena delle ceneri, Studio su Medea, Le lacrime amare di Petra Von Kant, Moby Dick, Le Nuvole. La messinscena de “L’importanza di essere Earnest” pensata da Latella materializza la quarta parete teatrale e pone in proscenio una sfilata di grandi finestre che invitano gli spettatori a guardare oltre il brillante meccanismo della commedia, come a voler spiare nelle pieghe del rigido conformismo della società vittoriana, per osservarne le trasgressioni istericamente dolenti. La nuova traduzione di Federico Bellini dà forma a un libero adattamento che nella visione di Latella racchiude tanto della vita dell’autore. L’importanza di essere Earnest fu un successo fin dal suo debutto. Un modello di stile letterario, come il suo autore, Oscar Wilde, è un modello quanto a stile di vita. Una vita da esteta, esibita e condotta con estro e azzardo in un’epoca, quella Vittoriana (1837-1901), che aveva fatto della serietà, earnestness, la propria Utopia. Un’Utopia che attraverso leggi e consuetudini repressive, si prefiggeva di rendere la società britannica, in Patria e nel resto dell’Impero, un Eden di armonia, operoso, produttivo e ricco, oltre che virtuoso. D’altra parte, non mancavano postriboli per gli uomini seri e dabbene, e la prostituzione femminile e maschile era un florido mercato. Quando nel 1895 Wilde (Dublino 1854 – Parigi 1900) consegnò alle scene L’importanza di essere Earnest, la vicenda legale che doveva sfociare nel processo a carico dello scrittore, accusato di omosessualità dal padre del suo giovane amante, era già iniziata. L’accusa fu provata e Wilde fu condannato a due anni di reclusione e al lavoro forzato, in base a una Legge del Regno che configurava il rapporto sessuale fra adulti dello stesso sesso come reato. Nel 1897, a Primavera, lo scrittore uscì dal carcere, gravemente indebolito nel fisico e moralmente distrutto. Tre anni dopo morì a Parigi, dove è sepolto al Père La Chaise. La sua tomba è coperta di impronte di baci: un tributo d’amore per un artista che subì il carcere semplicemente perché non poteva essere altro da sé. “Più leggo le parole di Wilde – dice Latella – e più sento la necessità di “stare in ascolto”; ascolto la sferzante banalità, ascolto i tanti doppi sensi, ascolto la leggerezza, ascolto l’ironia, ascolto la cattiveria. Ascolto lo sfidarsi di fioretto, dove la “toccata” è un’abilità donata all’esperto della parola; tutto ciò che viene detto è per ottenere una risposta, una difesa, un attacco, un affondo programmato da chi parla. Con Wilde imparo ad ascoltare ciò che viene omesso, il non detto; comprendo che il vero dialogo non è nelle parole dette, ma in quelle nascoste abilmente dietro i suoi personaggi.” In scena Francesco Bolo Rossini nel personaggio di Algernon, Caroline Baglioni (Cecily Cardew), Edoardo Chiabolotti (Merriman), Vittoria Corallo (Lady Bracknell), Caterina Fiocchetti (Miss Prism), Stefano Patti (Jack/John), Ludovico Rohl (Lane Gribsby), Samuel Salamone (Reverendo Canon Chasuble), Giulia Zeetti (Hon.Gwendolen Fairfax). Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita. E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.
Carnevale a Perugia: tutte le iniziative
Era stato già anticipato lo scorso 14 gennaio, nel corso della conferenza stampa unitaria voluta dal Comune, il calendario di eventi per il carnevale a San Sisto che partirà domenica 31 gennaio. Questa mattina, sempre a Palazzo dei Priori, insieme all’Assessore comunale Cristiana Casaioli, i rappresentanti dell’Associazione Carnevale I Rioni San Sisto –il Presidente Walter Ficola, il Vicepresidente Ivano Mencaroni, il Segretario Fabrizio Bovi, il Cassiere Gianni Colasurdo, accompagnati da alcuni rappresentanti dei rioni e dalla giornalista Donatella Binaglia, a cui spetterà il compito di presentare il Carnevale- hanno presentato nel dettaglio tutte le iniziative che saranno messe in campo da domenica 31 gennaio fino al martedì grasso, 9 febbraio, che segna la chiusura di tutte le attività carnascialesche. “San Sisto non è un quartiere dormitorio –ha esordito l’Assessore Casaioli- come troppo spesso si pensa e l’intenso lavoro, l’appassionato volontariato e la grande partecipazione che caratterizza l’organizzazione del Carnevale è una testimonianza forte di come il quartiere sia vivo e attivo. Mi piace molto anche la scelta di chiamare l’appuntamento Carnevale a San Sisto e non di San Sisto, perché rende bene il concetto di una città unità, centro e periferia, che trae sinergia dalle attività che si fanno in tutte le aree urbane.” La presentazione del programma è stata fatta dal presidente Ficola, che ha sintetizzato le numerose attività in calendario. Per la gioia dei bambini di tutte le età, inaugurazione ufficiale del Carnevale di San Sisto Domenica 31 Gennaio alle 14,30, con la sfilata dei carri allegorici da Piazza Martinelli, accompagnata da spettacoli, musica e animazioni per grandi e piccoli fino alle 17,00 quando, dai carri, verrà “lanciata” cioccolata Perugina ai presenti. Il Rione Toppo quest’anno ha deciso di ispirarsi al cartone animato degli anni 80 Pollon, mentre L’Cedro a un altro mito degli anni 70, Ufo Robot, che quest’anno ha compiuto 40 anni. Il Rione Borgo Novo avrà un carro allegorico ispirato a un videogioco altrettanto famoso, Pac Man e, infine, il Rione Perugia Due a un cartone più recente ma di grande successo quale Masha e Orso. Domenica 31 gennaio e domenica 7 febbraio sarà anche attivo, in collaborazione con Bus Italia Nord, il trenino di Carnevale, dalle 15,00 alle 17,00, servizio gratuito che porterà i visitatori a San Sisto. Il fine settimana successivo si entrerà nel cuore del Carnevale: sabato 6 febbraio i carri di San Sisto giungeranno in Piazza IV Novembre a partire dalle ore 10,30, da dove poi partiranno, nel pomeriggio intorno alle 16,30 per una sfilata lungo Corso Vannucci fino a Piazza Italia. Sempre al mattino, si svolgerà il Carnevale di Bambini, in collaborazione con le Scuole di Perugia, un momento di divertimento e di recupero delle tradizioni rivolto ai più piccoli. Grazie alla collaborazione con gli esercenti del Consorzio Perugia in Centro saranno offerte frappe a tutti i partecipanti. Sarà presentato, in questa occasione, anche Il Coriandolo, il nuovissimo biscotto del Carnevale di San Sisto. “San Sisto –ha tenuto a precisare Ficola- è un quartiere recente, ma un po’ di storia ce l’abbiamo anche noi, così ci siamo messi a ricercare tra ricette e farine antiche e ne è venuto fuori questo biscotto, che abbiamo scelto di chiamare Coriandolo in omaggio al Carnevale e che sarà in vendita per finanziare le attività dell’associazione”. Domenica 7 Febbraio, torneranno a sfilare i carri allegorici per le vie di San Sisto, a partire dalle 14,00. Ma la vera novità sarà il Concorso Perugia CosPlay che si terrà, a partire dalle 11,00 nell’omonimo Villaggio, aperto in Piazza Martinelli. Chiuderanno il ricco programma gli appuntamenti di Martedì grasso, 9 febbraio, quando nella mattinata il Carnevale di San Sisto si sposterà al Quasar Village di Corciano con i carri allegorici, a cui faranno da cornice i divertenti laboratori per bambini, organizzati per l’occasione. A partire dalle 20,30, invece, lungo le vie del quartiere, suggestiva sfilata dei carri in notturna per salutare il carnevale 2016. Ancora un appuntamento per i ritardatari, per l’intera giornata di domenica 28 febbraio al Quasar Village con l’esposizione di carri, laboratori per i più piccoli, animazioni e dolci per tutti e la premiazione dl contest Perugia CosPlay. Immancabile anche la Lotteria del Carnevale, che torna per il terzo anno consecutivo, e che quest’anno vede come primo premio buoni spesa Conad per un valore di 2500 euro e molti altri interessanti premi. Significativo anche il progetto “Una Scuola per le mani”, realizzato dall’Associazione con i bambini delle scuole dell’infanzia, delle primaria e delle medie per un approccio culturale al carnevale e alle sue tradizioni, che torna tra i banchi anche per l’anno scolastico 2015/2016 con iniziative divertenti e mirate per fascia d’età. Carnevale non solo nel fine settimana. Anche durante i giorni feriali, c’è la possibilità di partecipare ad iniziative culturali legate al tema del Carnevale. Martedì 26 gennaio, ad esempio, Umbrò ospiterà, a partire dalle 17,00, l’inaugurazione della mostra L’Umbria canta e ricanta, di Mirco Bonucci, Giancarlo Palombini e Renzo Zuccherini, a cura della Società del Bartoccio, che resterà aperta fino a domenica 7 febbraio. Mercoledì 27, invece, all’Oratorio di Santa Cecilia, l’originale concerto di musica dal Medioevo ad oggi, dal titolo In principio era il suono, a cura dei Decostruttori Post Modernisti (ore 21,30). A seguire, Giovedì 28 gennaio, sempre ad Umbrò, si terrà la presentazione del libro Dialetto lingua della poesia, antologia a cura di Ombretta Ciurnelli, coordinata da Vincenzo Luciani, con Manuel Cohen e Renzo Zuccherini. Anche questo incontro è a cura della Società del Bartoccio. Infine, venerdì 29 gennaio, giorno di San Costanzo, ricordiamo che tra le tante iniziative è prevista anche l’inaugurazione, alle 18,30 nella Sala Caminetto della Rocca Paolina, della mostra Abiogenesi, di Gabriella Ausilio. La mostra resterà aperta al pubblico fino a martedì 9 febbraio.