Monica Guerritore nel doppio ruolo di regista e interprete porta in scena al teatro Secci di Terni, lunedì 12 e martedì 13 dicembre, alle 21, “Qualcosa rimane”, commedia di successo del Premio Pulitzer Donald Margulies. Insieme ad Alice Spisa, giovane attrice vincitrice del Premio Ubu 2013, la straordinaria artista veste i panni della scrittrice di talento Ruth Steiner che alterna la pubblicazione di romanzi di successo all’insegnamento a pochi giovani allievi dotati e in particolare a una giovane scrittrice affamata di tutto. La donna ha un vissuto misterioso, che è allo stesso tempo dolore e nascita del suo diventare “scrittrice” e che rivelerà alla sua allieva/amica solo a seguito dell’intimità che si verrà a creare tra loro: la complessa relazione affettiva, quando era una giovanissima aspirante scrittrice, con Delmore Schwartz, poeta, filosofo, scrittore, mentore tra l’altro di Lou Reed all’Università di Syracuse e protagonista del Dono di Humboldt di Saul Bellow e l’esperienza nel mondo rivoluzionario della Beat Generation (Ginsberg, Kerouac, William Borroughs…). La giovanissima Lisa percepisce la potenza di quel mondo, fatto di esperienze, ma la fretta, dominus della gioventù, le fa sembrare impossibile arrivare a tanta ricchezza creativa. Lei che ha tempo non vuole sprecarlo: vuole scrivere, vuole produrre, vuole pubblicare anche a costo di tradire… “La giovane Lisa è intelligente al punto da riconoscere il talento della sua “maestra” – dice Monica Guerritore – determinata al punto di volere imparare da lei la tecnica della scrittura, sensibile al punto da percepire la pienezza della donna, ma impaziente o avida (o disillusa?) al punto da non volere aspettare che la vita lavori su di lei creando radici nel suo cuore… E ruba così “la vita dell’altra”… tradimento della relazione maestro-allievo, copia e incolla tipico del nostro tempo fatto di repliche o semplicemente “morte “a ciò che sta morendo per dare “vita” a ciò che sta cominciando a vivere; e non importa se ciò che comporta è il tradimento? Tradire in fondo pesca il suo senso da tradurre, andare da un’altra parte. Questi sono i temi, tanti e fluidi, così come la vita insegna, che scruto con la mia regia. La mia visione del testo, come spesso mi accade, travalica il testo scritto, per andare a cercare… capire… Per me il teatro è innanzitutto il “cosa”… e poi c’è il “come”… Lou Reed, Patti Smith, Leonard Cohen, allievi di quegli artisti saranno in scena con le loro stupende ballate. Ho fortemente voluto Alice Spisa per interpretare il complesso ruolo della giovane Lisa Morrison e a confrontarsi con me nel ruolo di Ruth Steiner. Rivedo in lei me ragazzina nei miei primi grandi ruoli e la grinta e il talento dei miei anni: sarà una dura lotta. Lunga. Che non si esaurisce in una sera in palcoscenico… Il teatro è anche questo. É faticoso ed emozionante. Al cielo si sale con le mani. Non ci sono ali (o aiutini, scorciatoie). Ci sono le mani…le nostre operose mani. Ci vediamo in palcoscenico.” I posti a teatro si possono prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20, fino al giorno precedente lo spettacolo. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima della recita altrimenti vengono rimessi in vendita. E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.
Banche, il convegno tra la Regione e le associazioni
Entro il prossimo 16 gennaio 2017, tutti gli obbligazionisti delle banche in crisi potranno presentare richiesta ad otto associazioni dei consumatori e utenti iscritte nel registro regionale per ricevere un contributo forfettario, a fronte delle spese sostenute: è quanto quanto prevede una convenzione sottoscritta da Regione Umbria e Acu, Adoc, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Unione Nazionale Consumatori (Acu è associazione capofila). Con la legge regionale 3 dell’8 aprile 2016 la giunta regionale era stata autorizzata a destinare, per l’anno 2016, 100.000 euro per contributi a sostegno dell’assistenza legale alle persone fisiche residenti in Umbria che detenevano alla data del 23 novembre 2015 obbligazioni emesse dagli istituti bancari interessati.
Manca il sangue, 25 Carabinieri si offrono
Sono in calo le donazioni di sangue in Umbria, secondo l’allarme lanciato ieri dall’Avis regionale: così stamani 25 carabinieri si sono presentati in divisa nel centro trasfusionale dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia per donare sangue. Per cinque di loro – riferisce un comunicato dell’Azienda ospedaliera – si trattava della prima donazione. Il direttore della struttura sanitaria, il dottor Mauro Marchesi, spiega che “la raccolta di sangue è sempre una attività complessa, legata alle disponibilità dei donatori e alla stagionalità. Richiede anche grande attenzione da parte delle strutture preposte per evitare allarmismi. Vi sono dei periodi di carenza di sangue, e quello attuale è uno di quelli. Per questa ragione ci auguriamo che la donazione dei carabinieri sia da esempio per altri cittadini generosi”.
Anche il settore giovanile del Perugia a “Bambini senza sbarre”
Un match di calcio per sostenere la Campagna sui diritti dei bambini figli di detenuti: la Casa Circondariale di Perugia Capanne (strada Pievaiola n° 252) parteciperà il prossimo 13 dicembre, alle ore 10 alla seconda edizione della partita di calcio di “Bambini senza sbarre”. I detenuti con e senza figli si sfideranno per dare voce e visibilità ai bambini – oltre 100mila ogni anno in Italia – che hanno un genitore recluso, per sensibilizzare istituzioni, sistema carcerario, Media e opinione pubblica affinché non vengano emarginati solo perché figli di detenuti. Una delegazione del settore giovanile agonistico dell’AC Perugia Calcio parteciperà all’evento, arbitrando la partita e regalando ai detenuti calciatori e ai loro bambini dei gadget. L’adesione è altissima: si gioca a dicembre in tutte le regioni italiane. I calciatori scenderanno in campo con la maglietta di Bambinisenzasbarre, azzurra e gialla come i colori dell’associazione e con la scritta “I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini”. Le famiglie potranno assistere alle partite, e i bambini tifare per il loro papà in campo. In totale si giocherà in circa 40 istituti penitenziari, a partecipare saranno oltre 400 persone detenute. La “Partita di calcio Bambinisenzasbarre” fa parte delle iniziative all’interno della Campagna nazionale di sensibilizzazione “Non un mio crimine, ma una mia condanna. I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini”, per promuovere dal 20 novembre al 20 dicembre la “Carta dei figli dei detenuti” rinnovata lo scorso settembre dal ministro Orlando, dalla Garante dell’Infanzia Albano e da Bambinisenzasbarre e per portare all’attenzione il tema dei 100mila bambini che entrano ogni giorno, ogni anno, in carcere per mantenere il legame con i propri genitori, e che oggi vedono riconosciuti i propri bisogni trasformati in diritti. L’Italia è la prima in Europa ad avere un documento che impegna il sistema istituzionale del nostro Paese e la società civile a confrontarsi con la presenza in visita del bambino in carcere, e con il peso che la detenzione del proprio genitore comporta. Noi diciamo che “I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini”. L’esperienza della Carta dei figli dei detenuti ha portato l’Italia a essere capofila a livello internazionale. L’Intergruppo del Parlamento Europeo per i diritti dell’infanzia ha deciso di proporre formalmente che la Carta dei figli dei detenuti italiana sia adottata da tutti i Paesi dell’Unione Europea. In queste settimane i deputati del Parlamento Europeo stanno raccogliendo le firme necessarie alla Dichiarazione Scritta n.84, per avviare l’iter di adozione della Carta italiana.
Eventi natalizi in cartellone per la stagione Umbria Eventi d’Autore
Dopo un inizio stagione incentrato sulla musica, con i Genesis Piano Project alla Sala dei Notari di Perugia e il cantautore Dente al Supersonic di Foligno, e sulla comicità d’autore di Enrico Brignano, con il debutto in anteprima nazionale del nuovo show, Enricomincio da Me, al teatro Lyrick di Assisi, Umbria Eventi d’Autore propone due appuntamenti in vista delle festività natalizie. Il 12 dicembre (ore 21), sul palco del Teatro Morlacchi di Perugia arriva il prestigioso Ballet of Moscow con uno dei balletti classici più famosi e intensi del mondo, Il lago dei cigni. Il 23 dicembre sarà invece la volta dell’atteso ritorno in Umbria di Giovanni Allevi che si esibirà al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto in una tappa del Celebration European Tour, che toccherà diverse città italiane ed europee, come Londra, Zurigo e Bruxelles. In questo live l’artista riprenderà la sua dimensione magica ed intima del pianoforte solo ed eseguirà quei brani per piano solo che lo hanno reso uno dei compositori italiani più apprezzati anche a livello internazionale. Il lago dei cigni è l’opera più celebre nella storia del Balletto. Fu la prima composizione di Čajkovskij per il Balletto dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, ma la sua realizzazione coreografica definitiva è successiva sia a La Bella Addormentata (1890) che a Lo Schiaccianoci (1892), le altre due grandi opere del trittico composto per i Balletti. Nonostante la prima rappresentazione de Il Lago dei Cigni del 1877 al teatro Bolshoj fu un insuccesso, la versione definitiva è del 1895 con la coreografia congiunta di Marius Petipa (I e III atto) e del suo allievo Lev Ivanov (II e IV atto, detti ‘atti bianchi’). Il direttore d’orchestra di questo secondo debutto al Mariinski fu Riccardo Drigo che vi aggiunse una propria composizione, il gran pas de deux ed effettuò delle trasposizioni significative. L’étoile di quello spettacolo fu la ballerina milanese Pierina Legnani che introdusse nel ruolo del Cigno Nero i 32 fouettées, accompagnato dal cinquantaduenne Pavel Gerdt nel ruolo di Siegfried e da Alexei Bulgakov nel ruolo di Rothbart. Il libretto de Il Lago dei Cigni è di Vladimir Petrovic Begicev ispirato all’antica fiaba tedesca Il velo rubato basata sull’amore tra un principe e una creatura fatata, una vergine-cigno. Il Lago dei Cigni è un prodotto tipico della scuola ballettistica francese, in cui si intrecciano pantomima, i divertissement delle danze folkloristiche del terzo atto, le sfumature malinconiche di Ivanov e l’atmosfera lunare che accompagna l’arrivo di Odette, il doppio ruolo Odette/Odile, cigno bianco e cigno nero, antitesi tra bene e male, tra amor sacro e amor profano, tra luce e tenebra. Questa unione unica di elementi ha permesso che il fascino e la fama del balletto Il Lago dei Cigni resistano ancora oggi, rendendo questo titolo uno dei più interessanti per gli appassionati del balletto in quanto appaga l´innato bisogno di romanticismo del pubblico. Il Balletto di Mosca La Classique si esibisce in una versione coreografica che ricostruisce filologicamente l’opera originaria di Petipa e Ivanov. 40 ballerini in scena rievocano la storia d’amore eterna tra Odette e il Principe Sigfried, sullo sfondo scenografie di grande impatto e un uso della luce ricercato che permette di creare le atmosfere del lago. Primi ballerini d’eccezione si esibiranno nei virtuosismi con l’abilità opportuna a un titolo di tale calibro, rendendo con autenticità la dicotomia interna nel personaggio femminile e la crescita interiore del Principe.
“Re: act”, domande e risposte del teatro contemporaneo
Un fine settimana all’insegna del teatro contemporaneo a Foligno. Dopo l’anteprima fuori abbonamento del 19 novembre sorso – quando è andato in scena, all’interno anche del cartellone di Umbrialibri Foligno, lo spettacolo ‘Homologia’ della Compagnia DispensaBarzotti – ora la rassegna ‘Re: act’ dà il via ufficialmente al suo cartellone di spettacoli 2016-2017. Venerdì 9 dicembre (dalle ore 21.15, ingresso 5 euro a spettacolo) a caratterizzare la serata sarà un evento doppio visto che sono due gli spettacoli in programma nello spazio Zut: Menoventi e Funny&Alexander presenteranno rispettivamente ‘Invisibilmente’ e ‘Him’. Il giorno successivo, sabato 10 dicembre alle ore 10.30, è in programma ‘Residenze e Territori’, un incontro di approfondimento delle attività di residenza e di formazione teatrale di Zoe Teatro e dello Spazio Zut. Interverranno Lorenzo Donati e Rodolfo Sacchettini. Per l’occasione sarà presentata la stagione ‘Re: act’ e gli altri progetti di Zoe Teatro e di Zut. È arrivata così al suo terzo anno di programmazione ‘Re: act’, la rassegna di teatro contemporaneo di Foligno. Una proposta dell’associazione culturale Zoe Teatro in collaborazione con lo Spazio Zut (Ex Cinema Vittoria). Una serie di spettacoli che sono punti di domanda e altrettanti tentativi di risposta intorno alla società odierna proposte dal teatro contemporaneo. ‘Re: act’, con la direzione artistica di Michele Bandini e Emiliano Pergolari, è sinonimo di nuovi linguaggi, nuove modalità di indagine e di utilizzo della parola e dell’azione scenica. Fino al 9 aprile 2017 andrà avanti quindi una nuova stagione tutta da scoprire in cui si alternano monologhi e dialoghi, performance e danza, storie e immaginari. Spettacoli con un unico comune denominatore: il teatro nella sua declinazione più ampia che spazia dalla narrazione al teatro danza, dal performativo al monologante. Una stagione da seguire in tutti i suoi appuntamenti, per attraversare una proposta culturale variegata e dinamica, in cui poter assistere alle evoluzioni della scena contemporanea. ‘Re: act’ è un tassello fondamentale della proposta culturale, di natura contemporanea, della città di Foligno, rafforzando la vocazione di natura nazionale e internazionale del progetto di residenza artistica che l’associazione Zoe sta portando avanti in collaborazione con lo Spazio Zut. ‘Re:act’, infine, è un progetto di promozione di culturale teatrale inserito nel progetto di residenza artistica ‘Foligno InContemporanea’ riconosciuto dal ministero Mibact e realizzato anche con il contributo di Regione Umbria e Comune di Foligno. Progetto che si arricchisce pure della collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria. La serata di venerdì 9 dicembre si aprirà alle ore 21.15 con ‘Invisibilmente’ (finalista del Premio Vertigine 2010) della compagnia Menoventi con Consuelo Battiston e Alessandro Miele per la regia di Gianni Farina.
“Volevamo fare uno spettacolo sul giudizio universale – raccontano i componenti della compagnia – ed abbiamo speso tempo ed energie per capire in quale categoria di dannati inserire i nostri protagonisti, concludendo che per essere esemplari della nostra razza il loro destino non potrà essere che quello degli ignavi senza peccato. Abbiamo poi trovato il reagente dell’intreccio: una rivelazione mal compresa che porta al delirio. Abbiamo intuito financo una possibile forma di Ermes, messaggero della rivelazione”.
Oppressi da un forte controllo, due malcapitati devono affrontare uno strano scherzo del destino. I sotterfugi per girare a loro favore la situazione si rivelano tutti vani. Braccati non hanno tregua. Bloccati, vengono tenuti continuamente sottocchio. Cosa resta loro da fare? Nascondersi sotto gli occhi di tutti. Per Menoventi il tessuto della realtà e le sue infinite increspature sono materia di lavoro, luogo denso in cui agire l’attore e i suoi strumenti. I -20 sono i gradi del “termometro alla rovescia” che scandisce la sua ricerca: un percorso che avanza per sottrazione, rubando al pubblico tutto ciò che possiede per sentirsi al sicuro nel buio della sala. Il lavoro della compagnia faentina, nata nel 2004 dall’incontro tra Battiston, Farina e Miele, si muove in questa direzione, attraversando i confini della rappresentazione, abitando radicalmente il teatro fino a traboccare fuori dalla sua cornice. Dopo lo spettacolo ‘Invisibilmente’, a seguire intorno alle ore 22 è in programma ‘Him’ prodotto dalla Fanny & Alexander, bottega d’arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi De Angelis e Chiara Lagani. Lo spettacolo è con Marco Cavalcoli, drammaturgia di Lagani e regia di De Angelis. Al termine della sua famosa storia Dorothy giunge a Oz e, in procinto di essere esaudita, scopre che il suo mago è un falso mago e un vero artista: un ventriloquo, esperto d’aria e mongolfiere, di illusioni e altre cose inesistenti. Le alterne sembianze del mago – la grande testa, la bella dama, la bestia feroce – si rivelano fittizie e mendaci. Ma erano davvero un inganno? Su un grande schermo approntato su palco è proiettato un film su ‘Il Mago di Oz’. Al di sotto, al centro della scena, la figura di un piccolo dittatore-direttore d’orchestra, ossessionato dal film, del quale esegue senza tregua il doppiaggio, arrogandosi tutti i ruoli e, di più, l’intera parte audio: voci, musiche, suoni e rumori. Dopo il lungo progetto dedicato al Mago di Oz, Fanny & Alexander è impegnata adesso nel progetto Discorsi, che indaga, attraverso un lavoro sulla forma discorso, il rapporto tra singolo e comunità, tra individuo e gruppo sociale. La rassegna di teatro contemporaneo allo Zut proseguirà poi con: ‘IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI’ (Murmuris) il 17 dicembre (ore 21.15) e il 18 dicembre (ore 18.15), 10 euro intero e 7 euro ridotto; ‘NOVECENTO’ con Eugenio Allegri il 28 dicembre (ore 21.15), 10 euro intero e 7 euro ridotto; ‘MA PERCHE’ NON DICI MAI NIENTE’ (Nerval Teatro) il 29 gennaio (ore 18.15), 10 euro intero e 7 euro ridotto; ‘AURE’ (Teatro Persona), in collaborazione con Teatro Stabile dell’Umbria, il 5 marzo (ore 18.15), 10 euro intero e 7 euro ridotto; ‘MDSLX’ (Motus) il 2 aprile (ore 18.15), 10 euro intero e 7 euro ridotto; ‘LA VITA FERMA’ (Lucia Calamaro), in collaborazione con Teatro Stabile dell’Umbria, il 7 e 8 aprile (ore 20.15), il 9 aprile (ore 18.15), 10 euro intero e 7 euro ridotto.
Alto Chiascio, riorganizzazione delle cure palliative territoriali
Sono stati inaugurati il Presidio Ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino i nuovi locali ristrutturati del Pronto Soccorso e la nuova sede delle cure palliative territoriali. All’inaugurazione hanno partecipato Luca Barberini, assessore regionale alla salute, coesione sociale e welfare, Andrea Casciari direttore generale USL Umbria 1, Orietta Migliarini Colaiacovo presidente AELC Gubbio (Ass. Eugubina Lotta contro il Cancro), Teresa Tedesco direttrice del presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino e i sindaci di Gubbio Filippo Stirati e di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti. La presentazione si è aperta con la commozione dei sindaci e della dottoressa Tedesco nel ricordo del dottor Corrado Cancellotti, prematuramente scomparso alla fine di ottobre. I sindaci di Gualdo Tadino e di Gubbio hanno ringraziato la Direzione Aziendale della USL Umbria 1 per il lavoro svolto e la progettazione di qualità che fanno del nosocomio dell’Alto Chiascio un punto di riferimento per un grande territorio e un polo dell’emergenza sanitaria, un ospedale che viene sempre incontro ai bisogni della popolazione.
«Corrado Cancellotti è stato sempre di stimolo per sollecitare la ristrutturazione del Pronto Soccorso – ha dichiarato il direttore generale Andrea Casciari – il reparto che dirigeva con grande competenza e con continue proposte di innovazione. Oggi all’ospedale di Gubbio-Gualdo abbiamo un reparto innovativo e molto funzionale, con un Triage di secondo livello, una sala per malattie infettive e per malati con patologie psichiatriche. Garantiamo una maggior privacy, una generale maggior efficienza e una logistica chiara per i pazienti. Questo è anche un esempio di organizzazione importante che vorrei mutuare presto anche in altre strutture della USL 1. Oggi poi inauguriamo anche la nuova sede distrettuale delle cure palliative, che è una grande eccellenza del nostro territorio con risultati elevati e difficilmente eguagliabili: il 95% conclude il proprio percorso di vita seguiti a casa in maniera naturale. Questo grazie alla perfetta collaborazione fra pubblico e privato, in questo caso l’associazione AELC di Gubbio».
«Grazie alle autorità presenti – ha detto Orietta Migliarini Colaiacovo – e in particolare al direttore Casciari che ha dimostrato sempre disponibilità associata ad una grande sensibilità per un settore molto delicato come quello delle cure palliative. La nuova sede, bella e accogliente, è di conforto per i malati e per le famiglie ed arricchisce il potenziale di assistenza che possiamo offrire».
L’assessore Luca Barberini ha sottolineato l’importanza di fare bene e alla svelta:
«Se c’è un bisogno da soddisfare, la risposta della politica e delle istituzioni deve essere rapida ed efficace. Il modello che vogliamo attuare nei prossimi anni è quello di una sanità che non è solo ospedale, ma assistenza, prevenzione, rete fra ospedali, stretta connessione fra strutture e territorio, una risposta alle esigenze appropriata ed efficace. Il Pronto Soccorso è il biglietto da visita dell’ospedale e deve essere sicuro, accogliente, tempestivo, deve rispettare la privacy. Dobbiamo lavorare in prospettiva per abbattere i codici bianchi e portarli fuori dagli ospedali. Tengo poi particolarmente alla qualità delle cure palliative ed credo che da oggi la risposta sia ancora migliorata, per essere vicini alle persone e alle famiglie nei momenti del dolore e della difficoltà».
La ristrutturazione dei locali del Pronto Soccorso è nata nell’ambito del più ampio “Progetto Accoglienza” del presidio ospedaliero dell’Alto Chiascio che tra l’altro ha previsto una riorganizzazione dei processi assistenziali e organizzativi orientati al rispetto e alla specificità della persona. La Direzione Aziendale ha voluto dedicare il Pronto Soccorso al Responsabile dott. Corrado Cancellotti che aveva fortemente voluto e progettato con la Direzione Medica di Presidio e gli operatori del pronto soccorso la nuova riorganizzazione. I nuovi spazi, già operativi, hanno consentito di superare alcune criticità, evidenziate subito dopo l’apertura, dovute essenzialmente ad una carenza degli ambianti dedicati alle sale di attesa per il notevole numero degli accessi, pertanto è stato possibile migliorare l’accoglienza ed il confort degli ambienti consentendo anche un maggior rispetto della privacy. La ristrutturazione ha riguardato la Sala Triage che grazie all’ampliamento consente di effettuare anche un triage di 2° livello (l’infermiere prende in carico fin da subito il paziente iniziando il percorso clinico assistenziale, migliorando il tempo di attesa). Sono poi state realizzate due sale di attesa, differenziate per codice priorità, consentendo di dedicare degli spazi ai barellati ed una osservazione diretta dei codici maggiori. Allestita una stanza multidisciplinare per garantire un percorso separato dei pazienti infetti o con patologie psichiatriche ma anche per avviare la gestione del codice rosa. Infine è stata migliorata la segnaletica sia esterna che interna. La nuova sede delle cure palliative territoriali è frutto della riorganizzazione del settore che parte dalla lunga esperienza dei due vecchi ospedali di Gubbio e di Gualdo Tadino. La storia delle cure palliative nel territorio dell’Alto Chiascio inizia già nel 1993 con 2 equipe territoriali (Gubbio e Gualdo Tadino), sulla disponibilità di medici operanti nelle strutture ospedaliere e delle associazioni di volontariato. Nel corso del 2015 è stato avviato il percorso di unificazione su scala distrettuale di un team di operatori dedicato alle cure palliative e alla terapia del dolore a domicilio. Tale scelta organizzativa, finalizzata a garantire continuità ed equità assistenziale su tutto il territorio del Distretto Alto Chiascio ha comportato l’unificazione di due gruppi già operativi nell’ambito territoriale Gubbio e in quello di Gualdo Tadino, consentendo l’ottimizzazione delle risorse umane e la valorizzazione degli operatori specificamente formati. L’equipe è attualmente composta da personale dipendente Asl (5 infermieri e 1 medico) e da personale messo a disposizione dall’ associazione di volontariato AELC (2 medici, 2 infermieri, 1 psicologo, 1 fisioterapista). La nuova sede, situata al piano terra del casale annesso al presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino, permetterà una migliore organizzazione dell’attività dell’equipe e una migliore capacità di accoglienza di familiari e utenti. La prossimità con le degenze ospedaliere faciliterà inoltre l’integrazione delle attività tra ospedale e territorio nella gestione di difficili percorsi diagnostici e terapeutici, sia per i pazienti ricoverati sia per quelli trattati ambulatorialmente. Al servizio si accede su richiesta del medico di base o del medico ospedaliero: un nucleo di esperti effettua la valutazione, sulla base della quale viene stabilita la presa in carico e redatto uno specifico piano di assistenza individuale con una assistenza organizzata su tutto l’arco delle 24 ore per 7 giorni su 7. Obiettivo è garantire un adeguato livello di assistenza in una fase particolarmente delicata della malattia supportando pt e contesto familiare ; gli utenti seguiti con tali modalità nel corso del 2015 sono stati 155 e 96 nel 1° semestre 2016 garantendo ad oltre il 95% di pazienti un percorso di fine vita al domicilio.
Foligno, salute: successo per l’iniziativa “Neo Amico Mio” alla sede Enel
La stretta collaborazione tra Anse Umbria (Associazione Nazionale Seniores Enel), da sempre sensibile alla cultura dell’educazione sanitaria, Enel e Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus ha reso possibile la giornata di prevenzione dermatologica Neo Amico Mio presso la sede di Foligno di e-distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete di distribuzione elettrica, in via delle Industrie. L’evento, organizzato anche grazie alla collaborazione degli Affari Istituzionali di Enel e del Punto Enel, ha fatto registrare l’adesione di numerosi dipendenti Enel e soci Anse per un totale di circa 40 visite dermatologiche effettuate nell’arco della giornata. Positivi i commenti delle persone che hanno usufruito del controllo: “Alta professionalità del medico e degli strumenti usati” – il commento di un socio Anse; “Una bellissima iniziativa che dimostra come l’Enel abbia a cuore la salute dei suoi dipendenti” – ha affermato un giovane ingegnere Enel. Giulio Franceschini, medico dermatologo volontario e presidente del Rotary Club di Assisi capofila del progetto Neo Amico Mio, ha effettuato le visite e ha commentato così la giornata: “Un’azienda che oggi pone attenzione alla salute dei suoi dipendenti sta tutelando la salute del domani e dunque sta facendo prevenzione. Un’azione che denota una visione lungimirante e ciò non può che essere lodato”. I tumori della pelle, lo confermano le statistiche, sono i più frequenti tra tutti i tumori. Ciò che preoccupa maggiormente è la scarsa consapevolezza sociale legata alla prevenzione delle malattie della pelle. Il progetto Neo Amico Mio dà la possibilità alle persone di usufruire di un importante servizio per la prevenzione del melanoma ma soprattutto promuove la cultura della salute fornendo utili informazioni circa i tumori della pelle. Neo Amico Mio, patrocinato dall’Ordine dei Medici della Provincia di Perugia, è un progetto di prevenzione dermatologica che vive grazie al lavoro di squadra e alla stretta collaborazione tra Rotary Club di Assisi, Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus, Avis Umbria e Centro Servizi per il Volontariato di Perugia. Fino alla fine del 2016 un sabato al mese è dedicato alla prevenzione dei melanomi. Medici dermatologi volontari stanno effettuando visite dermatologiche gratuite, mappature dei nevi e delle macchie sospette con dermoscopio ad epiluminescenza nelle sedi locali dei Rotary Club umbri, nelle sedi dei comitati cittadini dell’Aucc onlus e dei centri dell’Avis regionale oltre che nelle sedi dell’Enel: la giornata di Foligno è stata la seconda edizione dopo quella già svoltasi alcuni mesi fa nella sede Enel Energia di Perugia, in via del Tabacchificio 26. In questi mesi di progetti – fa sapere il dottor Giulio Franceschini – sono state identificate diverse situazioni a rischio che richiederanno ulteriori accertamenti. Si sta realizzando una preziosa opera di sensibilizzazione, informazione e prevenzione su melanomi e tumori della pelle”.
Spello, mostra di sculture di Fernando Lauretani
La Pinacoteca Civica e Diocesana è pronta ad accogliere “Cinema Italiano – I Fabbricanti di sogni”, la mostra di sculture di Ferdinando Lauretani che sarà inaugurata sabato 10 dicembre alle ore 16.00. 27 statue (24 in marmo di Carrara, 2 in terracotta, 1 in resina), di medie dimensioni (60 x 50 x 40), ognuna dedicata a un regista del cinema italiano dal dopoguerra ad oggi, saranno esposte fino al 12 febbraio 2017. Fellini, Rossellini, De Sica, Antonioni insieme ad altri fino agli attuali Benigni, Salvatores, Tornatore. Forse l’opera più artisticamente efficace è la silente, ma non meno intensa, scultura al “regista anonimo”, grave e malinconica, immota visione. Una sorta di musa inquietante e, soprattutto, un’autentica dichiarazione al cinema. Nelle sale della Pinacoteca verranno proiettati in loup i filmati: Via Pasolini – regia di Andrea Salerno, Buon Compleanno Monicelli – regia di Daniela Piccioni, Moraldo va al Santuario – un ricordo di Moraldo Rossi, aiuto regista di Federico Fellini, film “Le notti di Cabiria”. Il ricavato della vendita del catalogo, sarà devoluto interamente al Gruppo Comunale della Protezione Civile di Spello che lo dedicherà ad un progetto a sostegno delle popolazioni terremotate del 24 agosto 2016. La mostra è promossa dal Comune di Spello in collaborazione con Sistema Museo e con il patrocinio dell’Accademia di Belle arti “Pietro Vannucci” Perugia.
































