Il Futsal Todi è ai nastri di partenza in vista del Campionato Nazionale di Serie B, per una stagione ricca di speranze in un torneo equilibrato e molto competitivo. A tal proposito, sabato 24 settembre ci sarà la presentazione ufficiale della squadra alla città, presso il Comune di Todi. All’incontro, che si terrà alle ore 12.00 presso la Sala Giunta dei Palazzi Comunali, presenzieranno il Sindaco Carlo Rossini e gli Assessori delegati allo sport Andrea Caprini e Manuel Valentini, oltre alla dirigenza ed allo staff tecnico al gran completo. Verranno inoltre presentati tutti i giocatori, sia i confermati che tutti i nuovi arrivati. Sarà presente, in rappresentanza della F.I.G.C., Divisione Nazionale Calcio a 5, il Consigliere Nazionale Andrea Farabini.
Barberini: “Massima attenzione alle persone in difficoltà”
Ascoltare e comprendere i bisogni delle persone con disabilità e, in particolare, di quelle affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica, per migliorare servizi e percorsi di sostegno a loro favore in vista anche dell’elaborazione del nuovo Piano sanitario regionale: con questo obiettivo l’assessore regionale alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, ha istituito 2 tavoli tecnici di cui uno è dedicato alla “Sla” e l’altro al tema della disabilità nel suo complesso, coinvolgendo i rappresentanti delle maggiori associazioni umbre impegnate in questi ambiti- come Aisla Onlus, ConSLAncio, Fish, Fand -dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, oltre ai referenti dei servizi regionali.
“In un quadro di generale difficoltà, in cui aumentano i disagi delle persone con disabilità e diminuiscono le risorse a disposizione – ha detto l’assessore spiegando il senso dell’iniziativa – è importante fare un’analisi puntuale dei bisogni per capire se ciò che abbiamo messo in campo finora, è realmente efficace o se è necessario apportare degli aggiustamenti al nostro lavoro. Proprio con questa finalità abbiamo voluto avviare un confronto diretto con coloro che convivono quotidianamente con queste problematiche”.
Relativamente alla grave patologia della Sclerosi Laterale Amiotrofica, l’assessore Barberini ha reso noto che “in Umbria si registrano 86 casi di pazienti affetti dalla malattia. E’ emerso un quadro di grandi difficoltà relative sia alle molte esigenze di cura dei malati, sia riguardo alle problematiche che coinvolgono i familiari che di dedicano all’assistenza. Per dare risposte più efficaci e per una presa in carico totale della persona affetta da Sla – ha proseguito l’assessore – nel corso dell’incontro è stata auspicata una riorganizzazione dei servizi, tramite un rafforzamento del Centro di Riferimento regionale per la Sla (CdR) istituito presso l’Azienda ospedaliera di Perugia, ma anche attraverso un potenziamento dell’assistenza domiciliare con personale adeguatamente formato e percorsi formativi anche per i familiari”.
“Nel corso della riunione del Tavolo sulla disabilità – ha riferito ancora l’assessore – i rappresentanti delle associazioni, dopo aver evidenziato l’importante ruolo dell’Osservatorio regionale, hanno avanzato la richiesta di innovare il modello di presa in carico delle persone disabili, nonché di sperimentare un nuovo sistema di valutazione dei bisogni personalizzando i progetti”.
“Inoltre – ha concluso – è stata auspicata l’approvazione di una legge regionale per la vita indipendente. Ci siamo fatti carico di tutte le proposte che saranno oggetto di riflessione con l’obiettivo – ha concluso l’assessore – di dare risposte sempre più efficaci, e di non lasciare solo chi si trova in difficoltà, creando nuovi modelli sanitari e di welfare adatti al contesto sociale in cui viviamo”.
Spettacoli per Bambini: fa tappa a Foligno il Pinocchio del Teatro Umbro dei Burattini
Pinocchio sbarca in Umbria, ma nella rivisitazione della favola il celebre personaggio di Collodi gioca con i moderni videogames e strizza l’occhio pure ai social-network. Sarà l’antica arte dei burattini a presentare Pinocchio in chiave moderna con uno spettacolo che ha già fatto il giro dell’Italia e che ora arriva a Foligno. A mettere in scena la rappresentazione “Pinocchio le avventure di un sognatore” – un’ora e 15 minuti la durata – è la compagnia del “Teatro Umbro dei burattini”, diretta da Andrea Bertinelli e Vioris Sciolan. L’evento, Patrocinato dal Comune di Foligno, si terrà al Teatro San Carlo, sabato 24 settembre alle ore 17,30 e domenica 25 settembre alle ore 15,30 ed alle ore 17,30. La particolarità dello spettacolo è quella di raccontare una favola senza tempo che ha appassionato generazioni di bambini attraverso l’antica arte dei burattini che riesce ancora a emozionare e a divertire, lasciando ai più piccoli anche spazio per l’immaginazione. Ma non basta. Un’altra particolarità è quella di raccontare la celebre storia con un’originale rivisitazione, visto che Pinocchio giocherà e sarà alle prese con i moderni videogiochi o ancora socializzerà con gli altri bambini anche attraverso i social-network. La compagnia ha deciso così di avvicinare il giovane pubblico parlando il suo stesso linguaggio, il linguaggio delle nuove generazioni che trascorrono il tempo su internet oppure davanti al video giocando con la playstation. Ma questa volta non sarà così. I bambini potranno fare una nuova esperienza attraverso un nuovo linguaggio, quello dei burattini, che per molti sarà inedito. I burattini, di grandi dimensioni, utilizzati dalla compagnia umbra sono in legno e tutti dipinti a mano, delle vere e propie opere d’arte realizzate da un anziano artigiano Torinese. Le musiche dello spettacolo, tutte originali, sono composte da Giuliano Ciabatta in arte “Paco”, musicista e compositore, con al suo attivo prestigiose collaborazioni con artisti di livello nazionale. Una fra tutte quella con Lucio Dalla. La compagnia del Teatro umbro dei burattini ha già alle spalle decine di spettacoli in tutta la Penisola ed è finalmente ritornata in Umbria. Per i più curiosi è disponibile il sito internet www.teatrodeiburattini.it e la pagina Facebook Teatro Umbro dei burattini.
Festa di San Matteo: il protettore della Guardia di Finanza
E’ stata celebrata questa mattina nella Cattedrale di San Lorenzo, a Perugia, la santa Messa in occasione della festa di San Matteo, protettore dei finanzieri. Fra le numerose autorità locali presenti, per la Provincia di Perugia ha partecipato alla cerimonia Erika Borghesi, consigliere provinciale, che ha condiviso con la Guardia di Finanza il significativo momento spirituale. L’evento religioso è stato, inoltre, un’occasione per riflettere sull’attuale momento di crisi economica, ma anche di perdita dei valori della società, ponendo attenzione sull’importante lavoro svolto quotidianamente dal Corpo per il bene della collettività e dello Stato.
Nell’Altotevere i tumori sono nella media
La terza Commissione dell’Assemblea Legislativa, presieduta da Attilio Solinas, ha tenuto un’audizione con medici, tecnici dell’Arpa, del Servizio prevenzione, del Registro dei tumori, sindaci e associazioni dei cittadini sui dati dell’incidenza delle patologie oncologiche nell’Altotevere. E’ emerso che non risulta superiore alla media regionale, con l’eccezione del tumore allo stomaco, specie per l’uomo.
“La causa preponderante della patologia è l’helicobacter, oltre a fattori genetici e altri legati agli stili di vita”
: ha spiegato Solinas dopo l’audizione.
“Il lavoro di analisi e prevenzione fatto dalla Asl – ha aggiunto – è molto efficace, ma sarebbe importante poter definire uno screening specifico per questo tipo di neoplasia nel territorio altotiberino”.
La Commissione, su richiesta dal consigliere della Lega Nord Valerio Mancini, ha ascoltato medici della Usl Umbria 1, tecnici dell’Arpa, del Servizio prevenzione della Regione, del Registro tumori, sindaci e associazioni di cittadini.
Città di Castello: al via il collaudo delle scale mobili del Cassero
“Oggi facciamo un passo avanti determinante per la riapertura delle nuove scale mobili del Cassero, che è ormai molto vicina e la cui data verrà definita dal sindaco e dalla giunta una volta completate le procedure tecniche e burocratiche indispensabili per garantire il funzionamento dell’impianto in piena efficienza e sicurezza”.
E’ il commento dell’assessore ai Lavori pubblici Luca Secondi all’avvio dei collaudi sulle nuove scale mobili del bastione del Cassero da parte di un funzionario dell’Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi (USTIF) e di un tecnico della Provincia di Perugia, che nel primo pomeriggio sono arrivati a Città di Castello per iniziare la serie di verifiche sull’impianto che si concluderà domani. Alla presenza dell’assessore Secondi, del dirigente del settore Programmazione Opere Pubbliche Federico Calderini, del responsabile di settore Maurizio Melini e dei rappresentanti della Ital Ms, l’azienda vincitrice dell’appalto, gli esperti dell’organo periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Provincia hanno eseguito le prime fasi di ispezione e controllo previste dalle normative. Le verifiche che verranno compiute nella due giorni tifernate saranno incentrate sul corretto funzionamento delle strutture meccanizzate e di tutti i sistemi di sicurezza che riguardano i gradini, i corrimano, le catene di trazione, con particolare riferimento all’attivazione dei freni di servizio e di emergenza al verificarsi di particolari condizioni di utilizzo che possano comportare pericoli, come, ad esempio, gli abiti che si impigliano nelle rampe. Tra le caratteristiche innovative dell’impianto ci sono i sistemi che bloccano il funzionamento della scala alla perdita del livellamento ottimale anche di un solo gradino o alla mancanza dello stesso, un evoluto meccanismo di arresto in caso di lembi di abiti o altri oggetti che finiscano nei gradini o nella zoccolatura laterale e l’aumento graduale della velocità che facilita l’accesso alle rampe. Una delle particolarità delle verifiche eseguite nel pomeriggio ha riguardato il controllo del funzionamento dei meccanismi in situazione di carico, con la sistemazione su 12 gradini delle rampe di taniche da 25 litri riempite d’acqua per simulare la presenza contemporanea di più persone e accertarsi del corretto funzionamento delle scale nelle abituali condizioni d’uso, oltre che senza carico. La procedura prevede che, una volta terminato il collaudo senza che siano stati rilevati problemi tali da richiedere ulteriori interventi, venga rilasciato dal funzionario dell’Ustif il nullaosta tecnico alla sicurezza da trasmettere poi alla Provincia di Perugia, insieme al contratto di manutenzione e all’assicurazione civile a tutela degli utenti, per ottenere l’autorizzazione all’esercizio necessaria per l’apertura al pubblico dell’impianto.
Young Jazz Festival 2016: al via la 12^ edizione
Condivisione, incontro e dialogo saranno, ancora di più, le parole chiave di Young Jazz Festival edizione 2016. Condivisione che passa dall’incontro della musica jazz con altri mondi, ambiti artistici, con altre comunità e linguaggi, come è da sempre nella vocazione inclusiva di questa musica e di questo festival. “Footprints” è invece l’idea che è alla base della 12^ edizione di un festival dedicato da sempre alla musica delle “nuove generazioni” e di “nuova generazione”. “Impronte” che stanno quindi a significare un cammino, viaggio, percorso che nasce dall’incontro di innumerevoli identità e generi a livello musicale, culturale, sociale, etnico e generazionale. Un molteplicità e multidisciplinarità di situazioni che si caratterizzeranno come occasioni di scambio, di reciproco arricchimento, di confronto, di messa in discussione e soprattutto di ‘sintesi’ nuove quanto imprevedibili. L’evento musicale umbro, quest’anno in programma dal 12 al 16 ottobre come al solito nella città di Foligno e quest’anno con un appuntamento anche a Trevi, vedrà quindi convergere e dialogare stili, immaginari, culture completamente differenti in un progetto comune per mettere ‘impronte’ indelebili a sostegno di giovani musicisti italiani, della sinergia tra arti, dell’impegno sociale e della sensibilizzazione e formazione del pubblico. Primo obiettivo della programmazione di quest’anno è quello di puntare su musicisti giovani e italiani, con un risvolto di forte carattere innovativo e di sostegno alle nuove generazioni: si esibiranno durante i cinque giorni di festival, tra gli altri, Dimitri Grechi Espinoza, Hobby Horse, il duo Gabriele Mitelli e Pasquale Mirra, L’Orchestrino, Fabrizio Puglisi, Alessandro Lanzoni Trio, Dario Carnovale New Trio, Matteo Bortone. Con loro Young Jazz continua a percorrere il sentiero della ricerca, dell’innovazione, della sperimentazione e della commistione di generi. L’ultimo giorno di festival prevede anche quello che è divenuto uno degli appuntamenti più attesi, ovvero uno secret concert sempre in collaborazione con il format ‘Formato Ridotto Live’ e che anche quest’anno non deluderà, mettendo insieme musicisti di varie nazioni. La direzione artistica è sempre di Giovanni Guidi – pianista che proprio dalla sua città di Foligno è partito per conquistare la scena jazz internazionale, oltre che fondatore dell’Associazione Young Jazz – e si consolida inoltre il rapporto con Umbria Jazz che per l’ottavo anno consecutivo conferma il prestigioso patrocinio all’evento musicale folignate. Torna anche quest’anno la consolidata sezione “Jazz Community”, visto che l’impegno nel sociale è forse da sempre quello che più identifica e rende diverso dagli altri festival Young Jazz. Il jazz ancora una volta diventa musica per unire e per dare voce a tutta la comunità, fatta anche di immigrati e persone disabili. Proprio Giovanni Guidi sarà alla guida di un progetto musicale, insieme ai The Gam Scorpions, che coinvolge un gruppo di ragazzi africani rifugiati in Italia. Anche la grafica del festival di quest’anno nasce proprio dai disegni di uno di questi ragazzi, Sidy, che di recente ha lasciato la Libia per arrivare in Italia. Young Jazz lo ha quindi coinvolto, gli ha parlato del festival e lo ha lasciato libero di immaginare. Inoltre la Liberorchestra, ormai immancabile progetto del festiva che nasce come laboratorio-incontro tra musica jazz e disabilità fisica e mentale, sarà guidata per l’edizione 2016 da Stefano Tamborrino. Nel corso delle varie edizioni si sono alternati diversi musicisti in questa impresa e quest’anno Tamborrino con molto entusiasmo ha accettato di acquisirne la direzione. “Storie in cammino” sarà invece uno spettacolo di narrazione animata realizzato in collaborazione conEmergency. Young Jazz si apre anche alla danza, per allargare orizzonti oltre che musicali anche artistici. Due forme espressive come danza e musica jazz entreranno quindi in contatto. Due lavori coprodotti da Young Jazz e la compagnia DeJa Donnè esploreranno questo rapporto facendo incontrare le coreografe e danzatrici Lucia Guarino e Fabritia D’Intino rispettivamente con il sassofonista David Brutti e il batterista Federico Scettri. In apertura di festival, spazio anche al cinema con la proiezione del film-documentario “Enrico Rava. Note necessarie”, appassionante lavoro che ripercorre, grazie anche a rari materiali d’archivio, la carriera del celebre trombettista. Rava sarà presente per l’occasione insieme all’autrice Monica Affatato, giovane e appassionata regista.
Un ulteriore canale interpretativo-comunicativo riguardante la musica jazz e il mondo che la circonda sarà quello della lettura e della scrittura, con il festival che vuole così rivolgersi ad un pubblico non solo fatto di intenditori. In cartellone, la presentazione dei libri ‘Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore’, scritto da Stefano Zenni, e di ‘Storie di jazz’ con ritratti di grandi jazzisti a cura di Enrico Bettinello. Particolarmente interessante si preannuncia anche l’intervento dal titolo ‘Jazz e frontiera’ dello studioso e chitarrista Enrico Merlin. Quello della sensibilizzazione del pubblico è un aspetto molto seguito da Young Jazz che ha tra i suoi obiettivi anche quello di avvicinare la musica jazz a più persone possibili e non solo attraverso l’ascolto dei concerti, ma anche attraverso nuove e peculiari chiavi di accesso e di interpretazione. Sfatando così il ricorrente pregiudizio di chi vede nel jazz “una musica elitaria per pochi intenditori” e riscoprendo quanto invece questo genere musicale, forse più di altri, possa essere accessibile, immediato e predisposto ad una libera interpretazione da parte dell’ascoltatore. Molti dei progetti e dei laboratori di Young Jazz, infatti, sono studiati per fare in modo che i partecipanti diventino gli stessi protagonisti e fautori di questa musica, non spettatori passivi ma partecipanti. In quest’ottica rientra anche il tentativo di far vivere luoghi insoliti e suggestivi della città e del territorio. Anche quest’anno Young Jazz Festival punta a location non convenzionali, partendo dal classico Auditorium San Domenico fino allo Spazio Zut (contenitore polifunzionale), ma anche palazzi storici, club, enoteche, frantoi, strade, ristoranti, librerie, oratori, biblioteche, negozi di dischi e luoghi in disuso da far rivivere.
L’Istituto Serafico di Assisi compie 145 anni
“145 anni di amore per i piccoli e per i più fragili. 145 anni di lavoro autentico al servizio dei più bisognosi”.
Così il Sindaco Stefania Proietti commenta l’anniversario della fondazione dell’Istituto Serafico, un’eccellenza del territorio assisiate che da sempre porta in alto il nome della città di Assisi. Stefania Proietti, infatti, sarà presente nella giornata di domani al concerto della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri, proprio lei che fu, fino alla sua candidatura a Sindaco, Consigliere d’amministrazione dell’Istituto, una carica che ricorda con estremo orgoglio e un po’ di commozione.
“Ho da sempre fatto parte della grande famiglia del Serafico, dapprima come volontaria, poi come Consigliere d’amministrazione. Questo anniversario deve essere l’occasione per ribadire l’importanza dell’Istituto per la città di Assisi e non solo. Il lavoro che gli operatori svolgono quotidianamente con cura e amore, è esempio concreto di misericordia e carità e la sua eco è internazionale. Come Sindaco, oggi, il mio obiettivo è proseguire nel coadiuvare le azioni dell’Istituto facendo tutto ciò che sarà nelle mie possibilità, convinta che oggi più che mai sia fondamentale una sinergia e un dialogo proficuo con l’Amministrazione della Città”.
Giampaolo Pansa presenta il suo nuovo libro “Vecchi, Folli & Ribelli”
Al via la nuova stagione de “I Mondi di Spoleto”, serie di incontri su temi di economia, cultura e attualità coordinati dal giornalista Giorgio Mulè, direttore del settimanale Panorama. Sabato 24 Settembre 2016 alle ore 17 nella sala Ermini di Palazzo Ancaiani (Spoleto, piazza della Libertà) con un incontro con lo scrittore e giornalista Giampaolo Pansa che presenta il suo ultimo libro “Vecchi, folli e ribelli” (edizione Rizzoli). Introduce e modera Giorgio Mulè, presiede Dario Pompili, presidente dell’Associazione Amici di Spoleto. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Amici di Spoleto, si avvale del patrocinio del Comune di Spoleto, del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, della Fondazione “Francesca, Valentina e Luigi Antonimi” e di tutti gli associati della Associazione Amici di Spoleto. Vecchi, folli e ribelli. Storie private della terza età: A quell’età venerandissima in cui in genere si depongono le armi e si inclina verso un buonismo forzoso, Pansa fa i conti con il più grande tabù della nostra epoca: la vecchiaia. E, da irriducibile contestatore, affronta l’età scomoda per eccellenza senza censure, parlando di sesso e di desiderio, di sfide e progetti, ma anche di bisogni e di solitudini, di quella fame di giovinezza che toglie la voglia di guardarsi negli specchi. Ma davvero il grande saggio è un uomo inutile nella nostra società? Possibile che la maturità sia diventata un problema? Ancora una volta, la proverbiale perfidia di Pansa permette di sfatare molti luoghi comuni e di raccontare un’età dell’oro punteggiata di scatti vitalistici. Giampaolo Pansa, giornalista e saggista (nato a Casale Monferrato nel 1935). Ha iniziato l’attività giornalistica nel 1961, collaborando con vari quotidiani italiani. Vicedirettore della Repubblica dal 1978 al 1991, nel 1991 è divenuto condirettore del settimanale L’Espresso. Autore di saggi e romanzi sulle vicende storiche del periodo della guerra di liberazione (Viva l’Italia libera, 1963; Guerra partigiana tra Genova e il Po, 1967; L’esercito di Salò, 1969; Ma l’amore no, 1994; Il sangue dei vinti, 2003, Sconosciuto 1945, 2005; La grande bugia, 2006; I vinti non dimenticano, 2010), ha dedicato numerose pubblicazioni ad alcuni dei fenomeni più significativi delle vicende politiche italiane degli ultimi decenni. Tra le sue opere più recenti: il romanzo Natale a Is Arenas (2010); Poco o niente. Eravamo poveri. Torneremo poveri (2011); Tipi sinistri. I gironi infernali della casta rossa e La guerra sporca dei partigiani e dei fascisti, entrambi del 2012; nel 2013, La Repubblica di Barbapapà. Storia irriverente di un partito invisibile e Sangue, sesso, soldi; Bella ciao. Controstoria della Resistenza e Eia eia alalà. Controstoria del fascismo (2014); La destra siamo noi. Una controstoria italiana da Scelba a Salvini e L’Italiaccia senza pace. Misteri, amori e delitti del dopoguerra (2015); Il rompiscatole. L’Italia raccontata da un ragazzo del ’35 (2016). Giorgio Mulè, nato a Caltanissetta nel 1968, è direttore di “Panorama”, il primo newsmagazine italiano. Ed è tra i giornalisti più autorevoli del nostro Paese, come attestano anche i numerosi premi che ha vinto. Ha iniziato giovanissimo la carriera al “Giornale di Sicilia” nel 1989 occupandosi di cronaca nera e giudiziaria. Nel 1992 Indro Montanelli lo volle tra i suoi cronisti al “Giornale”. Autore di numerosi scoop negli anni Novanta, approda a “Panorama” una prima volta nel 1998 e arriva a ricoprire il ruolo di vicedirettore esecutivo prima di essere nominato nel 2004 direttore di “Panorama Economy”. Nel 2006 passa a Mediaset dove, da direttore di “Videonews”, cura tutti i programmi di approfondimento giornalistico su Canale5, Rete4 e Italia1. Nel 2007 dirige “Studio Aperto”, il telegiornale di Italia1 che conquista sotto la sua direzione il record di ascolti. Tornato in Mondadori nel 2009 come direttore di “Panorama”, ha trasformato il newsmagazine facendolo diventare una bandiera dell’innovazione nell’editoria italiana. Oltre ad aver studiato flauto traverso al Conservatorio, è laureato con lode in Scienze della Comunicazione ed è professore straordinario di Teoria e tecnica della comunicazione all’università telematica Pegaso nonché direttore del Master in Giornalismo e comunicazione nello stesso ateneo. Perdutamente innamorato di Spoleto, dal gennaio 2014 ha stabilito la sua residenza nella città umbra.