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domenica, 21 Dicembre 2025
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Hotel Rigopiano, salvata una famiglia di Osimo

Sono salvi tre dei dispersi marchigiani che si trovavano nell’Hotel Rigopiano distrutto da una slavina. Sono Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio presso le Volanti di Osimo (Ancona), la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli, e il loro bambino di 7 anni. Lo conferma il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, che cita ”fonti dei familiari e delle forze di polizia”.

Fonte: Ansa.it

   

Marchi contraffatti, la Guardia di Finanza sequestra la merce

Sono stati sorpresi a trasportare in auto 70 capi di abbigliamento ed accessori contraffatti, due senegalesi denunciati dalla guardia di finanza di Terni dopo essere stati bloccati durante un controllo stradale lungo il raccordo Terni-Orte, nei pressi dello svincolo di San Liberato di Narni. Contraffazione e ricettazione le accuse che vengono contestate loro dalle fiamme gialle. I due, già inquisiti in passato per reati specifici – riferiscono oggi i finanzieri – avevano in particolare con loro, in alcune buste, borse, felpe, giubbotti, scarpe con marchi falsi di griffe come Prada, Moncler, Liu-jo, Adidas, Fay, Fred Perry, Napapijri, Stone Island, K-Way, Armani Jeans, Woolrich, Colmar. Tutto il materiale è stato sequestrato.

Fonte: Ansa.it

   

Provincia di Perugia, insediato il nuovo Consiglio Provinciale

Ha aperto la seduta del primo Consiglio Provinciale, Il Presidente Nando Mismetti, ringraziando il personale dell’Area Viabilità e Trasporti della Provincia di Perugia per il lavoro svolto durante l’emergenza neve.

“Ritengo doveroso – ha detto Mismetti – rivolgere un sentito ringraziamento a tutto il personale che in questi giorni si è impegnato per ripristinare le condizioni di normalità sulle strade del territorio della Provincia. L’Area Viabilità ha saputo garantire la percorribilità delle strade operando in condizioni meteorologiche particolarmente avverse, per questo sento di dover ancora una volta sottolineare il grande senso di dedizione e la professionalità dimostrata dal personale del nostro Ente”.

Mismetti, inoltre, ha voluto consegnare a tutti gli ex consiglieri Provinciali una pergamena a ricordo del lavoro svolto nel biennio passato, per poi nominare ufficialmente tutti i consiglieri attualmente eletti: Federico Masciolini, Erika Borghesi, Roberto Ferricelli, Roberto Bertini, Massimiliano Presciutti, Gino Emili, Paolo Fratini, Maria Pia Bruscolotti, Domenico Barone, Riccardo Meloni, Enea Paladino, Massimo Perari.

“Si apre un biennio forse più impegnativo di quello passato – continua il Presidente Mismetti – dove sarà necessario riaprire al più presto un confronto con cittadini, Comini e Governo per capire e ristabilire il ruolo di questo Ente. La prima problematica da affrontare è quella che, essendo la Provincia un’articolazione dello Stato riconosciuta dalla Costituzione Italiana, dovrà eleggere i suoi rappresentati in maniera diretta”.

Il Presidente, nella seduta odierna, ha nominato vicepresidente Roberto Bertini al quale ha assegnato le deleghe di: Gestione e valorizzazione del patrimonio della Provincia, bilancio, controllo società e organismi partecipati. Bertini ha costituito il gruppo autonomo “Socialisti e Riformisti”. Per la maggioranza è stato creato il gruppo “Provincia Democratica Riformista”, il cui capogruppo è Massimiliano Presciutti.

“Gli altri consiglieri delegati, in un ottica di coinvolgimento ampio e diffuso della squadra, – ha concluso Mismetti sono: Erika Borghesi deleghe: alla pianificazione trasporti, controllo in materia di trasporto privato, gestione viabilità provinciale e regionale (ex legge regionale n. 10/2015), controllo dei fenomeni discriminanti in materia di occupazione e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale; Roberto Ferricelli delega alle funzioni amministrative lago Trasimeno in cui alla l.r n. 39/1980 ad esclusione gestione e regolamentazione delle opere idrauliche; Federico Masciolini deleghe alla gestione dell’edilizia scolastica e progettazione edilizia e tutela e valorizzazione dell’ambiente di competenza provinciale”.

Due saranno le commissioni provinciali: Commissione Bilancio e Affari generali composta da: Mismetti, Emili, Masciolini, Borghesi, Bertini, Bruscolotti, Meloni, Paladino; Commissione Statuto e Regolamenti controllo e garanzia composta da: Mismetti, Fratini, Presciutti, Masciolini, Ferricelli, Barone, Paladino e Perari.

   

InterCity, l’assessore Chianella si dichiara soddisfatto

L'impegno della Regione per la fermata a Spoleto del Frecciabianca

“Soddisfazione” è stata espressa dall’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella per la definizione, avvenuta ieri, del nuovo Contratto per il servizio ferroviario “universale”, Intercity Giorno e Intercity Notte, tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Economia e Trenitalia Passeggeri.

“Il nuovo Contratto – ha detto Chianella –, che per la prima volta avrà durata decennale, riconferma tutti i servizi Intercity che operano in Umbria. Continueranno quindi a circolare nella nostra regione le corse Intercity presenti nel precedente Contratto senza che vi siano stati i paventati tagli per scongiurare i quali, come assessorato regionale, avevamo aperto una interlocuzione anche con il Ministero dei trasporti. Come Regione Umbria – ha concluso Chianella – continueremo a vigilare affinché sia garantito all’utenza un servizio efficiente, sia salvaguardata l’intera offerta degli Intercity in Umbria e venga integralmente rispettato il Contratto sottoscritto anche in tema di puntualità, regolarità, pulizia delle vetture”.

Secondo quanto annunciato da Trenitalia con il nuovo Contratto di Servizio, si avviano importanti interventi compresi in un Piano investimenti di circa 300 milioni di euro: oltre alla conclusione del piano di revamping delle carrozze, sono stati previsti interventi per convertire l’intera flotta degli Intercity in convogli bloccati e reversibili, investimenti per Ertms e anti incendio carrozze, nonché l’adeguamento degli impianti per la manutenzione dei convogli reversibili. La flotta Intercity Giorno, che sarà riconoscibile grazie ad una livrea esterna del tutto inedita, sarà progressivamente rinnovata anche negli interni sia con l’introduzione di carrozze sottoposte ad interventi di ristrutturazione, sia con l’arrivo delle carrozze dei treni Frecciabianca. L’upgrading dei treni porterà, già dalla fine del 2017, ad abbassarne progressivamente l’età media dei rotabili dagli attuali 25 a 15 anni e consentirà ai clienti di poter disporre, su tutte le carrozze di 1a e 2a classe, di prese elettriche e tavolino per ogni posto, nuova illuminazione, bagagliere più capienti, toilette più comode.

   

Il Grifo: il simbolo, la storia e il mito nel lavoro di Ozgen Kolasin

Una ricerca interdisciplinare che indaga il grifo attraverso un viaggio spazio temporale, rivelandone la sua ricca simbologia che attraversa le civiltà in cui questa figura mitologica si è radicata ed evoluta, continuando a giocare un ruolo nella contemporaneità. ‘Il Grifo. Potere simbolico, mito e storia’, questo il titolo del libro di Özgen Kolasin, giovane autrice turca di origini greche e montenegrine, pubblicato da Morlacchi editore, che è stato presentato, giovedì 19 gennaio, in una gremita sala dei Notari di palazzo dei Priori, fuori dalla quale campeggia, insieme al leone, proprio la statua del grifo, scelto dalla città di Perugia come suo simbolo araldico. All’incontro, moderato dal professor Alessandro Campi, hanno partecipato, insieme all’autrice, i professori Fabrizio Fornari e Donato Loscalzo. È stato ospite inoltre, Gino Sirci, presidente di Sir Safety Umbria volley.

“Il merito di questo libro – ha commentato il professor Campi – è quello di dimostrare come il grifo sia un simbolo che ha una storia millenaria. È interessante vedere come si è diffuso nelle diverse culture da Oriente verso Occidente e come arriva a Perugia e nel nostro mondo sulla base di lunghissime mediazioni. È un viaggio nel tempo per cercare di spiegare i molti significati del simbolo universale che appunto ci rimanda alla mitologia greca, si radica nella cultura etrusca, poi romana ma ancora prima si ritrova nelle raffigurazioni iconografiche dell’antica Mesopotamia, nella cultura degli Ittiti con tracce che ci riportano sino all’Oriente estremo, al deserto del Gobi, quindi in Mongolia. È un libro di grande interesse che immagino a Perugia sarà particolarmente apprezzato”.

“Il lavoro – ha spiegato Özgen Kolasin – si sviluppa partendo dalle origini del grifo come simbolo, la cui primissima raffigurazione è composta dalla fusione del leone e dell’aquila. Nasce in Oriente, nella zona della Siria, nel 4.000 a.c., fa un lunghissimo viaggio attraverso Mesopotamia, Anatolia, civiltà micenea, minoica e mondo greco dove assume grande popolarità accompagnata da un’importante letteratura che è arrivata fino a noi. Poi lo ritroviamo nella civiltà etrusca, nel cosiddetto periodo orientalizzante in cui si presume un’influenza del mondo anatolico”.

“Nella seconda parte del libro – ha aggiunto l’autrice – tratto la simbologia, il rapporto del grifo con le divinità orientali, greche e romane. Infine parlo di come vengono utilizzati i simboli antichi dai mass media studiando i meccanismi psicologici, di come gli archetipi antichi hanno un’influenza molto forte sulla coscienza collettiva umana e di come il grifo in particolare viene usato dalle aziende come logo e come simbolo”.

L’indagine quindi è legata ai contesti storici, culturali, sociali e antropologici a cui il grifo è appartenuto e dà una prospettiva unitaria rispetto a luoghi, fasi e significati del simbolo e del suo bifrontismo. Il grifo assume infatti le qualità di maestà e fierezza dall’aquila e dal leone, è stata una figura protettiva, di custodia e vigilanza, perfezione e potenza, ma ha assunto anche ruoli aggressivi e oscuri. Un simbolo di collegamento, ponte tra Oriente e Occidente, tra il mondo dei vivi e quello dell’oltretomba.

“Era un libro di cui c’era bisogno – ha aggiunto Loscalzo – perché mancava un’opera complessiva sulla figura del grifo a partire dal 4.000 avanti Cristo fino a oggi, epoca in cui è ancora usato soprattutto come simbolo commerciale oltre che politico. Ha in sé qualcosa di misterioso che lo rende appetibile e molto comunicativo perché diventa simbolo, come nell’antichità, di vita e di morte. Come tutte le forme che sono ibride e nascondono messaggi subliminali diversi, riesce a essere sempre vivo e lo sarà per molti anni”.

   

“Borghi più belli d’Italia”, mobilitazione per richiedere lo stato di crisi del settore turistico

Con il bando

I Borghi più belli d’Italia condividono il recente appello della Presidente regionale Catiuscia Marini, rivolto a Governo e Parlamento, affinché venga riconosciuto il danno indiretto da sisma a tutte le imprese del cratere e a quelle turistico-ricettive dell’Umbria.

“Il 21 dicembre scorso – afferma il Presidente nazionale dei Borghi Fiorello Primi – nella nostra assemblea umbra di Deruta raccogliemmo le istanze provenienti da larghissima parte dei comuni associati proprio su questi temi. E di tali orientamenti ci siamo fatti subito portavoce presso l’Istituzione Regionale. Per tale ragione apprezziamo molto l’uscita della Presidente Marini che apre un importante spiraglio di attenzione verso il governo nazionale. In quello stesso appuntamento abbiamo messo in cantiere l’importante incontro di Vallo di Nera di lunedì prossimo”.

Il 23 gennaio infatti i 26 Borghi più belli d’Italia dell’Umbria e i comuni turistici regionali incontreranno, a Vallo di Nera alle 15.30, il Sottosegretario di Stato al Ministero di Beni Culturali e Turistici Dorina Bianchi e il Presidente del Consiglio regionale Donatella Porzi. Per tale occasione è stato elaborato un documento che verrà posto all’attenzione degli Amministratori presenti.

“Dal 24 agosto scorso – afferma Antonio Luna, Presidente umbro dei Borghi – la crisi attanaglia il comparto turistico umbro a seguito dell’evento sismico. Da ormai 5 mesi l’alberghiero, la ristorazione, il commercio, le attività di intrattenimento, le strutture di gestione museale e culturale, i servizi di mobilità e accompagnamento turistico che operano sull’intero territorio regionale registrano un forte trend negativo che sta conducendo alla chiusura di molte aziende, con conseguente perdita di posti di lavoro, dispersione di professionalità e firme storiche, annullamento di qualsiasi sviluppo di imprenditoria giovanile dedicata. Se si aggiunge che dopo Capodanno la tradizionale bassa stagione si protrarrà fino alla Pasqua, prevista a metà aprile, del 2017, il settore turistico umbro rischia di subire, come minimo e senza ulteriori possibili scosse, dagli 8 ai 12 mesi consecutivi di tunnel economico, a cui difficilmente potrà resistere, senza danni rilevanti e crescenti”.

Si ricorda che la Regione Umbria, il 21 novembre 2016, ha insediato un comitato strategico regionale per il turismo in cui sono rappresentate le associazioni imprenditoriali e di categoria del mondo del turismo oltre all’Anci, Sviluppumbria e Coni Umbria. Le misure finora messe in cantiere dalla Regione attraverso il comitato, prevedono l’impiego di ingenti risorse economiche per azioni di promozione e comunicazione. Ciò però rischia di produrre magri risultati fintantoché le scosse sismiche e il loro riverbero sui mass media sarà presente.

“Occorre pertanto – ribadisce Luna – una risposta forte. Tali evidenti disagi economici si ritiene debbano portare alla DICHIARAZIONE DELLO STATO DI CRISI DEL SETTORE TURISTICO REGIONALE da parte della Regione Umbria, in quanto il PIL settoriale contribuisce significativamente a quello complessivo. Abbiamo bisogno in tal senso del necessario supporto e dell’inevitabile copertura del Governo Nazionale come giustamente la Marini ha evidenziato. Si richiedono iniziative di sostegno a carattere straordinario ed urgente a favore dei comuni turistici umbri, a salvaguardia di professionalità e imprese sane e redditizie che rischiamo di non trovare più integralmente attive a partire dal 2017. A supporto di tale dichiarazione valutiamo necessario associare all’azione di promozione turistica citata, come convenuto ad esempio con il sindaco di Deruta Alvaro Verbena, misure di natura finanziaria ed economica quali: 1. Accesso al credito con il coinvolgimento di Istituzioni Finanziarie Regionali (e non solo) quali SVILUPPUMBRIA e GEPAFIN SPA . 2. – Richiesta ai Comuni di applicare imposte comunali con aliquote ridotte per IMU/TASI e TARI con l’ applicazione delle aliquote minime. 3. – Richiesta di revisione degli Studi di Settore all’Agenzia delle Entrate e dei nuovi indicatori di coerenza tributaria per almeno un triennio. 4. Risorse finanziarie per consentire la prosecuzione in loco delle attività turistiche e ricettive. 5. Disposizioni normative destinate a favorire la continuità aziendale delle P.M.I., in attesa della ricostruzione. Andrebbe inoltre aggiunta un’attenzione tutta particolare ai borghi della montagna, ancora più a rischio spopolamento non solo di residenti, ma delle già ridotte attività commerciali”.

   

Al Teatro “Secci” di Terni è di scena il Balletto di Roma

Il Balletto di Roma porta in scena al Teatro Secci di Terni martedì 24 e mercoledì 25 gennaio, alle 21, PARADOX una serata dedicata all’indagine sul concetto di genere, una lente d’ingrandimento sul maschile e sul femminile tra le consuetudini e i paradossi di una contemporaneità cangiante. Protagonisti della creazione di apertura di questo nuovo progetto artistico dello storico gruppo romano, il coreografo di origine israeliana Itamar Serussi Sahar, già danzatore per Batsheva Dance Company e resident coreographer di Scapino Ballet Rotterdam e Paolo Mangiola, autore per Royal Ballet e WayneMcGregor | Random Dance, nonché coreografo associato del Balletto di Roma. PARADOX si compone di tre lavori coreografici: “Sycho” di Itamar Serussi Sahar, “Fem” di Paolo Mangiola e “TEFER” dello stesso Serussi. “Sycho”, è un assolo creato su un danzatore della compagnia ed esplora attraverso il codice dinamico e fisico di Serussi alcuni aspetti dell’animo umano in una dimensione prettamente maschile, proponendo un viaggio nelle emozioni, nella vulnerabilità e nella forza di un giovane uomo, in transito nel proprio percorso di crescita, alla ricerca della maturità e della consapevolezza. Paolo Mangiola in “Fem” ribalta i codici e i riti del balletto accademico portando le quattro danzatrici della compagnia ai confini di una femminilità indotta. Sciolta dalle abitudini del dialogo coreografico tradizionale e libera da cornici drammaturgiche stereotipate, la donna di Mangiola occupa lo spazio scenico oltrepassando i confini del palco e parlando senza filtri allo spettatore. Vortici di forza e dinamismo travolgono lo spettatore di “Tefer”, studio per sei danzatori di Itamar Serussi Sahar sui gesti e sul corpo dell’uomo con musiche originali di Richard van Kruysdijk. Una parodica danza guerriera rompe gli spazi lasciando che siano i corpi ad aprire i varchi di comunicazioni possibili e interrotte. Sguardo ironico e segno potente, “Tefer” svela i contrasti di una mascolinità inattesa indugiando sull’esposizione di virilità conosciute e scoprendo i pudori di sensibilità rimosse. Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita. E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

   

Terremoto, Gentiloni: “Un ringraziamento a tutti i soccorritori”

Gentiloni:

“Grazie alle migliaia di civili e militari che stanno lavorando per salvare le vite e ridurre i disagi. Forza e coraggio”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Fonte: Ansa.it

   

Consiglio dei Ministri, estesa l’emergenza in quattro regioni

Dopo il sisma del 18 gennaio ed i fenomeni meteorologici in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ha esteso gli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza adottata il 25/8 2016 e autorizzato un ulteriore, primo stanziamento, di 30 mln i di euro destinato a far fronte esclusivamente ai primi urgenti interventi di soccorso legati alla fase di emergenza. Lo stanziamento andrà a valere sulle disponibilità del Fondo per le Emergenze Nazionali. Lo comunica la nota del Cdm.

Fonte: Ansa.it