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mercoledì, 17 Settembre 2025
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Asd Francesco nei sentieri tiene alta l’attenzione sui Giardini del Frontone ricordando i fatti del XX giugno 1859

Il presidente Galletti: la situazione di questo luogo storico è migliorata ma c’è ancora da fare – La professoressa Minciotti ha ripercorso i fatti della rivolta popolare che ha segnato la città

Si è tornati a parlare dei Giardini del Frontone di Perugia, questa volta ripercorrendo un fatto storico che ha profondamente segnato la città, la giornata del 20 giugno 1859 in cui le truppe mercenarie inviate dal papa piegarono la rivolta popolare nata per chiedere l’autonomia dallo Stato Pontificio, durante l’iniziativa ‘Cosa videro i secolari lecci del Frontone’ organizzata dall’Asd Francesco nei sentieri, con il supporto delle associazioni Radici di Pietra, Borgo Bello e Csen Perugia e il patrocinio del Comune di Perugia. L’evento al Museo civico Palazzo della Penna è stato aperto da Cesare Galletti, presidente dell’Asd Francesco nei sentieri, che ha ribadito come l’obiettivo anche di questa iniziativa sia quello di “sensibilizzare la cittadinanza al rispetto questo luogo storico, puntando su una sua valorizzazione, migliorandone la fruizione e il decoro”.

“L’incontro – ha spiegato Galletti – è il prosieguo della precedente conferenza tenuta al Museo archeologico nazionale dell’Umbria che ha esposto l’evoluzione nei secoli della destinazione del Frontone. Questa volta cerchiamo di prendere i perugini per la pancia perché parliamo dei moti insurrezionali per ridare la giusta dignità a quella zona di Perugia che ha un valore storico e culturale veramente significativo”.

Galletti ha poi voluto sottolineare come in questi ultimi mesi “la situazione del Frontone è migliorata soprattutto dal punto di vista igienico, ma c’è ancora molto da fare. Quel posto è il biglietto da visita di Perugia, il primo giardino storico della città e pensare che possano arrivare persone a visitarlo e trovare qualcosa fuori posto non è accettabile”. Durante la conferenza, la professoressa Claudia Minciotti, già docente di Storia del Risorgimento alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Perugia, ha ripercorso i fatti di quel 20 giugno quando Perugia fu occupata dalle truppe pontificie di papa Pio IX, cui seguirono saccheggio e massacro di civili, per punire i cittadini colpevoli di essersi ribellati al dominio dello Stato della Chiesa.

“È una parte fondamentale della nostra storia – ha spiegato la professoressa Minciotti –, perché è l’inizio della nuova città che riscopre una sua identità laica e che, nonostante il massacro di quella giornata, è riuscita a trasformarla in un momento epico di ricordo e autodeterminazione. I fatti del XX giugno hanno scosso per la loro crudeltà tutt’Europa e non solo perché ho rintracciato anche carte americane che parlano di questi fatti. Ci sono stati più morti civili inermi che non morti combattenti con le armi in pugno”. La professoressa ha ricordato come si sia trattato di una rivolta popolare e che i perugini che combatterono furono “pochi, circa 400, disarmati, non aiutati da nessuno, soprattutto non arrivò quell’aiuto piemontese su cui il governo del Comitato provvisorio, che aveva preso il potere il 14 giugno, aveva sperato fino all’ultimo”.

“Ci sono stati scontri sanguinosi, soprattutto quello che ha riguardato l’Abbazia di san Pietro. Una volta che gli svizzeri riuscirono a superare la prima barricata ai Giardini del Frontone e la seconda alla Porta di Duccio riuscirono a entrare. Ci fu la fuga dei capi della rivolta verso la Toscana, da lì continuarono a seguire i movimenti della città che, pur colpita, non era arresa perché riuscì a manifestare la propria insofferenza verso il governo pontificio che si era restaurato con la violenza e contro la volontà dei cittadini di annettersi a quello stato d’Italia ancora embrionale che si stava formando al Nord”.

L’iniziativa ha permesso anche una visita ai depositi, dove sono conservati reperti storici non esposti al pubblico, e ha visto la presenza di Maria Carmela Frate, capo delegazione Fai di Perugia, che ha ricordato come i Giardini del Frontone siano uno dei ‘Luoghi del cuore’.

“Il Giardino del Frontone è stato votato da oltre diecimila cittadini come Luogo del cuore. Non tutto il Giardino del Frontone è stato oggetto di questa attenzione ma in particolare la parte dell’Arcadia. Con il contributo dato dal Fai unito a quello dell’amministrazione comunale di Perugia è stato possibile restaurare tutta la parte dell’Arcadia, quindi le sedute, l’arco, il leone che sta in cima e che è stato smontato, restaurato e riposizionato”.

   

Sviluppumbria, l’AU Michela Sciurpa chiude il mandato: “Da Agenzia in crisi a realtà flessibile ed efficiente”

Bilanci sempre in utile, imprese supportate, famiglie aiutate: presentato il “bilancio sociale e relazione di sostenibilità 2024” – La presidente della Regione Stefania Proietti ha annunciato il nuovo amministratore unico, il professore Luca Ferrucci

“Cinque anni fa, nel luglio 2020, ho assunto il ruolo di Amministratore Unico di Sviluppumbria in un momento tra i più complessi della recente storia economica e sociale, nel pieno della pandemia da Covid-19. In quel contesto, l’Agenzia regionale per lo sviluppo economico registrava una semestrale in perdita di circa 800.000 euro. Grazie a un’azione tempestiva e determinata, in soli tre mesi il bilancio 2020 è stato riportato in pareggio, segnando l’inizio di un percorso virtuoso che si è confermato per l’intera durata del mandato: per cinque esercizi consecutivi Sviluppumbria ha chiuso i bilanci in utile, culminando nel 2024 con un valore della produzione pari a € 10.442.031”. Riassume così Michela Sciurpa i suoi anni di mandato da amministratore unico dell’Agenzia regionale per lo sviluppo economico dell’Umbria in occasione della presentazione del “bilancio sociale e relazione di sostenibilità 2024” di Sviluppumbria tenutasi a Palazzo Donini, a Perugia. Un appuntamento che si è aperto con i saluti istituzionali della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e chiuso con l’intervento dell’assessore allo sviluppo economico, Francesco De Rebotti. Coordinata da Giovanni Parapini, Direttore Rai Umbria, la presentazione si è tenuta subito dopo l’assemblea dei soci che all’unanimità ha approvato il bilancio.

“Come ho avuto modo di dire in assemblea – ha detto la presidente Proietti – la dottoressa Sciurpa ha dato un’impronta significativa a questa nostra leva di sviluppo per l’Umbria, e per questo le siamo grati. Le riconosciamo anche il merito della valorizzazione del personale – quindi del capitale umano – che costituisce una risorsa preziosa all’interno di questa straordinaria società. Insieme all’assessore delegato De Rebotti, la ringraziamo a nome dell’intera Giunta regionale. Questa è anche l’occasione per annunciare il passaggio di testimone al professor Luca Ferrucci, docente di Sviluppo delle imprese all’Università degli Studi di Perugia, figura ben nota sia in ambito accademico che imprenditoriale, votato all’unanimità dall’assemblea dei soci. Auspichiamo che Sviluppumbria continui a rappresentare quella visione di Umbria che i padri fondatori ci hanno affidato, una visione che, insieme ai soci, intendiamo portare avanti per sostenere lo sviluppo, l’innovazione, la ricerca e la sostenibilità delle imprese. Un ringraziamento particolare va ai soci, in particolare alle due Province di Perugia e Terni: l’Umbria è unica e ha bisogno del contributo di tutti i suoi territori. Grazie, dunque, per questo percorso di grande coesione. Un grazie anche agli altri soci, tra cui la Camera di Commercio dell’Umbria, che rappresenta per noi una leva fondamentale per mantenere un contatto costante con il tessuto imprenditoriale regionale”.

Sciurpa: ora struttura solida e dinamica. “Nel corso del quinquennio Sviluppumbria è diventata il braccio operativo della Regione Umbria – ha evidenziato Sciurpa – rafforzando il proprio ruolo strategico in ambiti chiave come innovazione, internazionalizzazione, promozione turistica, sostegno alle famiglie e gestione del patrimonio regionale. I progetti gestiti sono passati da 3 (nel 2020) a 52 nel 2023 e 2024, con un incremento rilevante sia in termini quantitativi che qualitativi”. A questo punto Sciurpa ha annunciato che “il presidente della Provincia di Terni, Stefano Bandecchi, in data 7 maggio ha deliberato la volontà di revocare la procedura di dismissione, in qualità di socio, da Sviluppumbria Spa in quanto considera l’Agenzia un importante strumento di sviluppo del territorio. Da Agenzia in crisi, Sviluppumbria si presenta quindi oggi come una public innovation agency moderna, flessibile, efficiente, inclusiva e connessa con il territorio e le imprese, pienamente in linea con le priorità regionali, nazionali ed europee. Concludo questo mandato con orgoglio per quanto realizzato e con la consapevolezza di lasciare una struttura solida, dinamica e pronta ad affrontare le sfide del futuro”.

L’attività in numeri. A presentare nel dettaglio i numeri e, dunque, l’attività 2024 dell’Agenzia, sono stati Mauro Marini, responsabile di funzione attività operative, e Fausto Broccoletti, responsabile di funzione tecnico amministrativa, i quali hanno evidenziato i traguardi più significativi, così riassumibili. Rilancio delle politiche per le imprese: con bandi dedicati alla ricerca, sviluppo, innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione, Sviluppumbria ha gestito contributi per oltre 83 milioni di euro a favore di 2.066 imprese umbre nel 2024. Sostegno alle famiglie umbre: borse di studio, voucher per sport e servizi educativi, incentivi alla natalità e al lavoro femminile. Nel solo 2024 sono state gestite oltre 50.000 domande per un totale di circa 13,7 milioni di euro di contributi. Valorizzazione del territorio: promozione turistica integrata, gestione degli eventi culturali (UmbriaLibri, Umbria Cinema Festival), riqualificazione del patrimonio immobiliare. Gestione strategica delle partecipate: completato il processo di razionalizzazione, sono state dismesse partecipazioni non strategiche e mantenute solo quelle funzionali agli obiettivi di sviluppo regionale (SASE, Umbriafiere, 3A-PTA, Gepafin, Quadrilatero). Impatto sociale certificato: ogni euro investito dalla Regione tramite Sviluppumbria genera un ritorno sociale (SROI) di 9 euro, come calcolato dall’Università di Perugia. Innovazione organizzativa: è stato adottato un modello flessibile, orientato al lavoro per progetti, e sviluppato un forte investimento in capitale umano e benessere aziendale, culminato nell’ottenimento della Certificazione per la Parità di Genere UNI/PdR 125:2022. Cooperazione interregionale: è stato inoltre sottoscritto un protocollo d’intesa con le agenzie di sviluppo del Centro Italia (Lazio Innova, Sviluppo Toscana, Marche Innovazione e Agenzia Regionale Abruzzese per l’Innovazione), finalizzato a condividere esperienze, rafforzare il coordinamento strategico, sviluppare progettualità comuni e attrarre investimenti nei territori coinvolti. Un passo importante verso un modello di cooperazione sovraregionale fondato sull’innovazione, la competitività e la valorizzazione delle vocazioni produttive locali.

   

Ampliamento centro commerciale Collestrada: “un progetto di rigenerazione urbana”

È fondamentale perseguire un dialogo trasparente e costruttivo con le Istituzioni e non si tratta di porre ultimatum, ma di rivendicare con rispetto il diritto a ricevere una risposta

“Eurocommercial ha presentato un progetto di ampliamento del Centro Commerciale di Collestrada il cui valore pubblico è rappresentato dalle seguenti caratteristiche: consumo di suolo pari a zero con recupero di aree dismesse, rinaturalizzazione a verde per 32.000 mq con interventi di regimazione idraulica e la realizzazione di una vasca di laminazione, riduzione di emissioni CO2 pari a 280 tonnellate/anno, autoproduzione di energia da fonti rinnovabili superiore a 900Kwh/anno.

In termini di viabilità, la proposta progettuale, che ha ricevuto parere favorevole da Regione, Anas e RFI, è stata sviluppata con gli stessi criteri con cui il Comune di Perugia ha elaborato il Piano del commercio e il PUMS, in coerenza con le indicazioni del PRG. In particolare, gli interventi previsti, completamente finanziati dalla Società e stimati in circa 12 milioni di euro, riguardano sia la viabilità principale (allargamento delle corsie, modifica delle rampe relative agli svincoli di Collestrada, raddoppio del sottopasso) sia quella locale (collegamenti ciclo-pedonali e velostazione, miglioramento sostanziale dell’area circostante la Libreria Grande). Le analisi modellistiche presentate dimostrano che le modifiche previste migliorano l’offerta di trasporto, superando le cosiddette “aree sature”, incrementando la velocità media e rendendo la rete stradale più sicura grazie alla riduzione dei punti di conflitto.

Di rilievo è anche la realizzazione della fermata ferroviaria il cui progetto è stato sottoscritto da Regione, Eurocommercial e RFI, che all’uopo ha programmato propri investimenti anche grazie alla messa a disposizione gratuita di un parcheggio di interscambio per 850 posti auto circa.

Quanto fin qui illustrato, e documentabile agli atti del Comune da oltre un anno, rappresenta un chiaro interesse pubblico, in linea con gli obiettivi di sostenibilità, accessibilità e valorizzazione del territorio, senza dimenticare che un’offerta più ampia può al meglio favorire le scelte del cittadino-consumatore, elevando altresì il grado di attrazione della città di Perugia in un più ampio bacino a larga scala.

Da ultimo, non può ritenersi secondario l’impatto occupazionale più volte evidenziato con circa 600 posti di lavoro stabili e un indotto di cantiere di circa 250 occupati, oltre alle ricadute sulle imprese locali di un investimento stimato in 125 milioni di euro.

Il procedimento amministrativo, dopo una lunga e attenta analisi professionale di tutti gli uffici comunali e regionali competenti, registra due tappe significative. La prima è relativa all’atto n.323 del 26/07/2023 in cui la Giunta comunale delibera di dare “l’assenso alla variante che viene preventivamente accettata dalla Giunta dando mandato agli uffici di procedere alla variazione dello strumento urbanistico”. Gli stessi uffici – e questa è la seconda tappa – concludono l’istruttoria nel marzo 2024, con formale comunicazione da parte del Responsabile del Procedimento e dell’Assessore all’Urbanistica. È fondamentale perseguire un dialogo trasparente e costruttivo con le Istituzioni e non si tratta di porre ultimatum, ma di rivendicare con rispetto il diritto a ricevere una risposta, dopo i diversi mesi durante i quali il dossier “Collestrada” è sul tavolo dell’attuale Giunta”

 

   

Elezioni CNSU: UDU vince a Perugia con 2672 voti

In Umbria l’Unione degli Universitari ha stravinto, ottenendo un consenso pari al 73%

Ieri si sono concluse in tutta Italia le elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. In Umbria l’Unione degli Universitari ha stravinto, ottenendo un consenso pari al 73%, ovvero 2672 voti, di cui 2550 preferenze per il nostro candidato dall’Umbria Mattia Branca, che risulta essere il più votato della lista nel Centro Italia

“Ancora una volta il nostro sindacato studentesco si conferma l’unico soggetto veramente rappresentativo della comunità studentesca umbra” ha affermato Nicoletta Schembari, Coordinatrice della Sinistra Universitaria – UDU Perugia, “le studentesse e gli studenti hanno fatto sentire la propria voce, scegliendo una rappresentanza capace di garantire un modello di università libera, accessibile, inclusiva, antifascista e transfemminista. Anche in questa tornata elettorale abbiamo eletto nel principale organo di rappresentanza del Paese il nostro candidato, in questo caso Mattia Branca, studente del secondo anno di Medicina e Chirurgia a UniPg. Tramite Mattia porteremo all’attenzione del Ministero e del Consiglio Nazionale le istanze di tutta comunità studentesca umbra.”

 

   

Farmacisti umbri protestano: “Aumentano doveri e responsabilità, non i salari”

Iniziativa organizzata da Filcams Cgil Perugia e Terni dopo lo strappo sul rinnovo del Ccnl – Presidio davanti Federfarma per chiedere retribuzioni e condizioni di lavoro più dignitose

Nella giornata di venerdì 16 maggio, un nutrito e combattivo gruppo di lavoratori delle farmacie private, con tanto di camice bianco, cartelli di protesta e bandiere, organizzati dalla Filcams Cgil di Perugia e Terni, hanno effettuato un presidio davanti alla sede di Federfarma Umbria, a Perugia, per chiedere un maggiore riconoscimento professionale e condizioni retributive più adeguate. In rappresentanza dei circa 1.400 professionisti che operano in Umbria, sono stati circa cinquanta i farmacisti dipendenti riunitisi in presidio per denunciare le loro “poco dignitose” condizioni di lavoro. Presenti anche i segretari generali della Filcams Cgil Perugia, Massimiliano Cofani, e della Filcams Cgil Terni, Rosita Petrucci.

“La mobilitazione – hanno spiegato Cofani e Petrucci, ringraziando i farmacisti per la loro massiccia adesione – nasce in risposta alla proposta avanzata da Federfarma, durante le trattative per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale, che prevede un aumento salariale di soli 120 euro lordi in tre anni. Proposta che noi riteniamo irricevibile e che non tiene conto della professionalità e dell’impegno quotidiano di migliaia di farmacisti che operano nel settore privato e che già oggi ricevono retribuzioni inadeguate. Rivendichiamo un rinnovo contrattuale che riconosca la dignità del lavoro e valorizzi la figura del farmacista sia dal punto di vista economico che normativo”. “Siamo qui – ha raccontato Michela, una delle farmaciste che hanno partecipato al presidio – perché amiamo il nostro lavoro e vorremmo che fosse adeguatamente riconoscimento. Oggi abbiamo maggiori mansioni e maggiore responsabilità, non solo civile ma anche penale, per appena 9,60 euro netti all’ora. E se la parte economica è importante, visto l’attuale caro vita, vorremmo però anche una maggiore valorizzazione della nostra professionalità e condizioni di lavoro più dignitose. Tra notturni e festivi, non adeguatamente retribuiti, la qualità di vita di un farmacista è oggi molto limitata”.

“Fino a qualche anno fa – hanno ricordato anche i segretari di Filcams Cofani e Petrucci –, la professione del farmacista era ancora molto stimata e riconosciuta, mentre oggi i lavoratori delle farmacie guadagnano appena 1.500/1.600 euro al mese, nonostante gli anni di studi e specializzazioni fatti nel loro percorso formativo. E questo anche alla luce di un continuo aumento del carico di lavoro, con le farmacie aperte 24 ore su 24, anche nei giorni festivi e senza nessun limite. Il nuovo contratto deve dare risposte importanti in questo senso perché la professione sta perdendo di appetibilità. Le facoltà di farmacia sono sempre più vuote perché la professione non attira più e i farmacisti professionisti preferiscono andare a insegnare piuttosto che stare in farmacia, visti gli orari impossibili, le paghe basse e l’aumento del lavoro all’interno delle stesse. Essendo le farmacie sempre più presidio sanitario e avendo introdotto nuovi servizi, sono aumentate in maniera esponenziale anche le mansioni dei lavoratori, spesso non tutelate e non riconosciute economicamente”.

L’iniziativa del 16 maggio è stato solo il primo passo di una mobilitazione che, spiegano dal sindacato, “proseguirà se non ci saranno proposte di aumento salariale basate sul principio del recupero del potere di acquisto, perso nel corso degli anni”.

   

Giornata del Naso Rosso, la grande festa dei Volontari Clown di VIP Perugia

Domenica 18 maggio al Barton Park

Domenica 18 maggio al Barton Park di Perugia torna la Giornata del Naso Rosso, la grande festa dei  Volontari Clown di VIP Perugia Odv.

Vip Perugia è federata in ViviamoInPositivo – VipItalia ODV (www.clownterapia.it), la più grande organizzazione di clownterapia d’Italia: vi partecipano 75 associazioni e circa 4700 volontari clown in varie città italiane.

La Giornata del Naso Rosso o GNR è un grande evento che si svolge in contemporanea in tutta Italia nelle città ove ha sede un’associazione VIP.

A partire dal Barton Park si diffonderà il pensiero positivo, base della clownterapia. Sarà un momento in cui VIP Perugia si presenta alla comunità, spiegando le diverse attività e cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica al volontariato clown. L’ obiettivo dei Volontari Clown è rendere le strutture Sanitarie e affini posti migliori, non solo come luoghi di cura ma anche di vitalità e svago per ridurre stress ed ansia con riflessi benefici sulla durata delle degenze e la qualità stessa della vita.

La GNR è anche l’unico momento in cui i Volontari Clown VIP (riconoscibili dalla divisa cioè un camice con colletto rosso, maniche a strisce bianco/verdi e bianco/gialle, scritta “ViviamoInPositivo” sulla schiena, e muniti di tesserino associativo) sono autorizzati a raccogliere fondi. La raccolta avviene sia mediante erogazioni liberali del tutto volontarie e spontanee da parte delle persone che partecipano sia mediante la vendita di gadget. I fondi raccolti vengono utilizzati sia per finanziare le attività di Vip Perugia, tra cui l’acquisto di materiali per le attività di volontariato, sia per l’organizzazione di corsi di formazione per i volontari clown. Durante la GNR vengono svolte attività tipiche del mondo clown, come balli di gruppo, bans, truccabimbi, giochi e gag, modellazione di palloncini, spettacoli con bolle di sapone e narrastorie, che si ripeteranno durante tutto l’arco della giornata dalle 10 alle 19.

Ci sarà anche lo stand dedicato alla Missione in Tanzania, creata e organizzata dai Clown di Perugia e ormai arrivata al terzo anno, in cui verrà raccontato il progetto “Hakuna Matata”: la clownterapia nel reparto pediatrico dell’ospedale di Ikonda e nella scuola per l’infanzia del villaggio.

Grande attenzione poi alle ore 17.30 per il Grande Spettacolo che vedrà coinvolti insieme i Volontari Clown e i ragazzi di Casa Emmaus.

 

   

Ordine professioni sanitarie, inaugurata la nuova sede di Perugia

Il presidente Federico Pompei: “Questa sede rappresenta il cammino di 18 professioni sanitarie nei confronti dei bisogni dei nostri pazienti”

È situata nella Strada Tiberina Nord 26/P a Perugia, nella zona di Ponte Felcino. Molti I rappresentanti del mondo istituzionale, associativo e dell’ordine – che raccoglie 18 albi professionali per un totale di oltre 3.200 iscritti – presenti al taglio del nastro, avvenuto questa mattina (venerdì 16 maggio).

“Questa nuova sede, anzi questa casa professionale, non è solo uno spazio fisico – ha dichiarato Federico Pompei, presidente dell’ordine TSRM e PSTRP di Perugia e Terni – ma è un simbolo concreto del percorso che stiamo tracciando come Ordine: coesione, rappresentanza, visione comune e servizio ai cittadini e ai professionisti. Rappresenta il cammino di 18 professioni sanitarie nei confronti dei bisogni dei nostri pazienti. Diciotto visioni diverse che compongono il nostro sistema sanitario e che danno quotidianamente ai cittadini il loro apporto culturale e scientifico nel percorso di cura. Questa sede rappresenta un punto di incontro con la comunità, con le associazioni, con gli altri ordini per formazione, cultura ed incontro”.

Tra gli intervenuti all’inaugurazione c’era Iacopo Negri, membro del Comitato centrale della Federazione Nazionale degli degli Ordini tecnici sanitari radiologia medica e professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione e presidente dell’ordine TSRM e PSTRP delle Marche, che ha portato i saluti della Federazione, guidata dal presidente Diego Catania, e nel corso del suo intervento ha parlato della crescita del lavoro portato avanti dagli Ordini, soprattutto di quelli del centro Italia.

Anche Bianca Maria Tagliaferri, vice presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, ha portato i saluti della presidente della Regione Stefania Proietti e ha sottolineato l’importanza della nuova sede “che vede la persona al centro delle professioni di cura. È un luogo fisico molto significativo perché diventa un punto di aggregazione e socializzazione per la comunità”.

Riccardo Vescovi, consigliere della Provincia di Perugia, ha rimarcato che si tratta di “un Ordine importante, che è anche un unicum viste le 18 professioni che riunisce. Per me oggi è anche un orgoglio ‘generazionale’ considerata la giovane età del presidente e il prestigio dell’incarico che riveste. Quando si inaugura una sede – ha aggiunto – è sempre un momento molto significativo perché in un mondo così ‘smaterializzato’ avere dei luoghi dove potersi incontrare, riconoscersi, entrare in contatto diretto è qualcosa di molto importante. La Provincia di Perugia è con voi”.

Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia, ha affermato che l’inaugurazione “rappresenta un bel momento di crescita per questo ordine. Per me è molto importante – ha detto – accompagnare tutti questi percorsi. I bisogni quotidiani dei cittadini sono sempre più emergenti, profondi e variegati. Di fronte a sfide così importanti la risposta non può che essere quella di costruirsi sempre di più come sistema, di unire e cercare di unire le prospettive in un’ottica che sia necessariamente multidirezionale e multidisciplinare perché costruire una comunità che sa curare è un passo in avanti per la vostra comunità ma anche per quella di Perugia”.

Nel corso dell’inaugurazione è intervenuto anche il professore Vincenzo Talesa, direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia, che ha sottolineato che è “nostro dovere, istituzionale, morale e civile, fare in modo che le nuove generazioni crescano nella cultura, nella competenza, nel saper fare e anche nel sapere essere. Le competenze sono una gran bella cosa ma devono essere applicate adeguatamente”.

A margine dell’iniziativa Pompei ha presentato “Il libro bianco delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione”, realizzato dallo stesso ordine con l’obiettivo di far conoscere al meglio le 18 professioni che vi afferiscono.

L’apertura della nuova sede ha rappresentato un momento significativo di crescita e consolidamento per l’intera comunità professionale con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica, promuovere la qualità delle prestazioni e rafforzare la collaborazione tra professionisti e istituzioni. È stata un’occasione per condividere una visione di sistema sempre più integrato e orientato al futuro, in cui il ruolo delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione si conferma centrale per l’efficienza e l’equità del Servizio Sanitario Regionale.

 

   

Perugia, truffa ai danni di una 90enne: arrestato 22enne

Il soggetto aveva convinto la signora a consegnare denaro contante e monili in oro

I militari della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Perugia hanno arrestato, in flagranza di reato, un 22enne, di origini campane, ritenuto responsabile del reato di truffa ai danni di una 90enne.

Il soggetto, approfittando della vulnerabilità dell’anziana, l’aveva convinta a consegnare denaro contante e monili in oro, facendole credere che fossero necessari per risolvere presunte problematiche legali del nipote.

Infatti, la vittima aveva ricevuto una chiamata sul proprio numero fisso, in cui un uomo, complice, fingendo di essere suo nipote, le aveva raccontato di avere avuto un problema bancario e necessitare urgentemente di denaro contante al fine di non essere denunciato.

Subito dopo, presso l’abitazione della donna, si è presentato il giovane, presentandosi come funzionario delle poste venuto a riscuotere i contanti per aiutare il nipote.

Allertati dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri, i militari sono intervenuti tempestivamente presso l’abitazione dell’anziana, riuscendo a bloccare il ragazzo mentre si allontanava dall’appartamento con il bottino, 550 euro in contanti e diversi gioielli, quali ricordi tra cui preziosi ricordi di famiglia, il cui valore è ancora in corso di quantificazione.

Tutti i beni sono stati immediatamente restituiti alla legittima proprietaria, visibilmente scossa ma profondamente riconoscente per il rapido intervento dei Carabinieri.

L’arresto è stato convalidato dal Giudice del Tribunale di Perugia e al soggetto sono stati imposte le misure dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e dimora nel comune di residenza.

Il Comando Provinciale Carabinieri di Perugia, attraverso i reparti dipendenti, distribuiti capillarmente sulle tante comunità locali, prosegue nella campagna informativa promossa contro le truffe agli anziani e ricorda di diffidare di richieste di denaro per esigenze improvvise.

Se qualcuno chiede denaro per risolvere i problemi di un parente, bisogna sempre verificare, anche con altri familiari o conoscenti, oppure tramite i presidi delle Forze dell’ordine presenti, prima di agire. Non fornire mai informazioni personali al telefono e chiamare sempre il Numero Unico di Emergenza – 112 – in caso di dubbio.

   

L’agricoltura sociale favorisce l’inclusione delle persone con disabilità: successo per ‘Siamo in buone mani’

Presentati i risultati del progetto promosso dalla cooperativa La Rondine di Città di Castello attraverso il contributo della Regione Umbria. Inserimento lavorativo per 12 persone svantaggiate

Si è svolto a Città di Castello l’evento conclusivo del progetto “Siamo in Buone Mani” con la restituzione dei risultati ottenuti. Finanziato da PSR per l’Umbria 2014/2020. Misura 16 – Sottomisura 16.9 ha visto la cooperativa La Rondine a Maccarello come capofila insieme ai partner cooperativa La Rondine, Associazione Mani di Crisalide, Azienda Il Lombrico Felice, oltre che il comune di Città di Castello e Monte Santa Maria Tiberina, aveva come obiettivo generale quello di creare opportunità concrete, restituendo fiducia, autonomia e speranza attraverso l’inserimento lavorativo a 12 persone svantaggiate. Il progetto si colloca infatti all’interno delle numerose progettazioni di agricoltura sociale attivati negli ultimi anni nell’Altotevere.

“L’agricoltura sociale ha come obiettivo l’inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati, di essere inseriti in maniera attiva nella nostra società – il Presidente della Rondine a Maccarello Marco Romanelli – e questo credo sia uno degli obiettivi più importanti che il nostro progetto ha ottenuto. Queste persone svantaggiate ci hanno permesso di comprendere come la progettazione sociale deve volgere verso nuove finalità: non parlare più di persone disabili ma di persone normali. Deve andare a vedere quelle che sono le abilità, le competenze di ognuno affinché possano essere soggetti attivi nella nostra società. Il futuro di questi ragazzi è assolutamente interessante perché attraverso il nostro sforzo e quello dell’amministrazione comunale di Città di Castello siamo riusciti a intercettare un nuovo progetto. In questo momento i ragazzi stanno lavorando al progetto ‘Vivi in centro’, che prevede l’autonomia di soggetti svantaggiati permettendo loro di vivere all’interno di un appartamento con la supervisione dei nostri educatori. Questo ci ha permesso di scoprire che i nostri ragazzi oltre a sapere lavorare in agricoltura cominciamo ad avere altre competenze: saper cucinare, fare la spesa, gestire i soldi. Nuovamente stiamo dimostrando come il soggetto non è più una persona disabile ma normale nella nostra società”.

“Questo progetto ha coinvolto come lavoratori 12 ragazzi: dare loro lavoro, dignità è importante se non fondamentale – dice il Presidente della Cooperativa La Rondine Luciano Veschi- Grazie all’agricoltura che è uno dei settori più inclusivi abbiamo dato un vero e proprio lavoro a questi giovani. Il lavoro in agricoltura dà soddisfazioni ed è anche per questo che siamo contenti di questo progetto. Speriamo che possano esserci altre occasioni come questa e auspichiamo che lo Stato e le regioni possano in un futuro prossimo creare leggi ad hoc per ragazzi diversamente abili in modo tale che possano sentirsi veramente inclusi nel mondo del lavoro. Raggiungere una propria autonomia è fondamentale e l’agricoltura sociale è un valido strumento per raggiungere tale scopo”.

“Sono diversi anni che lavoriamo per sensibilizzare le persone verso l’agricoltura sociale. Lavorare con progetti come questo dà grandi soddisfazioni. Vediamo concretamente – spiega la docente della facoltà di Agraria Bianca Maria Torquati – dei risultati nel comportamento dei ragazzi e nel benessere che riescono ad acquisire. Questi programmi inoltre aiutano l’agricoltura sia nel riutilizzare delle risorse che altrimenti non verrebbero usate sia nel favorire la vendita di prodotti con un valore etico. Noi in questi anni oltre che fare ricerca abbiamo cercato di spingere questi processi e abbiamo fatto tanti progetti innovativi. A questo dobbiamo fare un passo in avanti cercando di far colloquiare fra di loro le politiche: così ad esempio la politica agricola non può più rimanere isolata dalla politica sociale”.

“La Rondine a Maccarello ha saputo intercettare una bella opportunità; noi siamo stati felici – racconta l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Città di Castello Benedetta Calagreti – di poter aderire a questo progetto perché si sposa perfettamente con i progetti che abbiamo seguito fino a questo momento. Crediamo fortemente nel concetto di agricoltura sociale proprio perché è il mezzo per dare l’opportunità a questi ragazzi di mettersi in gioco operativamente e concretamente. Solo il lavoro è il mezzo attraverso cui si può procedere verso quello che è il fine ultimo di tutte le progettualità sulla disabilità che è quello dell’autonomia e di una reale inclusione. Sono progetti che vogliamo portare avanti insieme a loro e insieme ad altri ragazzi”

Martina Braganti