Ordine del giorno approvato all’unanimità: la crisi climatica entri nello statuto comunale

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Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno della maggioranza con cui si chiede di riconoscere la crisi climatica come effetto dell’attività dell’uomo e come rischio per l’ambiente, per il paesaggio e per la collettività. E quindi di inserire tra i principi della propria azione politica e amministrativa riconosciuti dallo Statuto comunale quelli della lotta ai cambiamenti climatici, della transizione ecologica e della neutralità climatica.

L’ordine del giorno nasce dalla volontà di ampliare il perimetro dei principi statutari in merito alla tutela dell’ambiente e in questi anni il Comune di Assisi, come ha ricordato il capogruppo del M5S in aula Isabella Fischi che ha illustrato i contenuti, ha attuato una serie di azioni e programmi, dal Pnrr Ambiente e Sostenibilità-Assisi capitale dell’ecologia integrale al Piano di azione per l’energia sostenibile e il Clima (Paesc), dal protocollo di intesa plastic free con il ministero dell’ambiente alla costituzione dell’Associazione dei comuni per la gestione del Parco Subasio, dal lavoro preparatorio per la prima Comunità energetica rinnovabile (con l’aggiudicazione del bando Horizon 2020 European City Facility con il quale ha creato lo Sportello Energia) alle linee guida in materia di uso razionale dell’energia negli uffici pubblici, dalla collaborazione con l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (Enea) per attività di ricerca in materia di Comunità Energetiche.

In aula sono stati richiamati anche i recenti fatti che sono ricollegabili direttamente ai cambiamenti climatici, e cioè l’intensità e la severità delle precipitazioni piovose del 23 e del 30 giugno 2023 hanno causato la piena del fiume Tescio lasciando danni sul territorio per le frane e gli smottamenti, ma anche danni alle abitazioni che sono state allagate dall’esondazione improvvisa ed imprevedibile, per i quali è in corso la richiesta di stato di emergenza nazionale.

Un altro elemento sottolineato durante il dibattito è che la giunta regionale ha già introdotto nel proprio statuto, recependo una mozione presentata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Thomas De Luca, un articolo con cui si riconoscono i cambiamenti climatici in atto e i rischi e le conseguenze che questi comportano e la necessità di impegnarsi a programmare e adottare politiche volte al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica.

Il capogruppo del Pd Paolo Lupattelli ha rimarcato l’importanza dei contenuti dell’ordine del giorno e ha stigmatizzato l’assenza di parte della minoranza dai banchi del consiglio.

Il consigliere di Assisi Domani Alfredo Bolletta, tra l’altro, ha ricordato che “il futuro del pianeta è nelle mani di ciascuno di noi” invitando alla concretezza.

Il consigliere della Lega Francesco Mignani ha definito l’ordine del giorno poco concreto su un tema il cui effetti hanno riguardato recentemente anche la nostra città.

Il consigliere di Fratelli d’Italia Stefano Apostolico ha parlato dell’esigenza di rafforzare la manutenzione del territorio per contrastare il cambiamento climatico.

Il capogruppo di Assisi Domani Scilla Cavanna ha sostenuto che il tema dell’ambiente, come la sanità, deve interessare tutti, a prescindere dalle posizioni e dalle appartenenze.

Per il consigliere Marylena Massini questo atto è un primo passo a cui devono seguire azioni concrete, per il bene di tutti.

L’assessore all’ambiente Veronica Cavallucci ha preso la parola per annunciare che il Comune di Assisi è stato scelto per partecipare alla Con28 delle Nazioni Unite per un progetto inerenti le comunità energetiche rinnovali.

In conclusione, prima del voto, il sindaco Stefania Proietti ha affermato che “è inequivocabile a livello scientifico il cambiamento climatico che impatta sulle nostre comunità. Questo ordine del giorno rappresenta una battaglia positiva in un tempo vicino al 4 ottobre, festa di San Francesco, quando Papa Bergoglio pubblicherà una nuova esortazione all’azione con l’aggiornamento dell’enciclica Laudato sì’, a lottare contro i cambiamenti climatici e le ingiustizie sociali che ne derivano”.

In pratica il Movimento 5Stelle, Partito democratico, Assisi Civica e Assisi Domani propongono di introdurre, nello Statuto comunale, questi tre articoli,

  1. Il Comune riconosce il grave rischio contemporaneo e le conseguenze locali e globali dei cambiamenti climatici per l’integrità e la sopravvivenza delle specie viventi.
  2. Il Comune, nell’ambito delle proprie competenze, sviluppa politiche volte all’adattamento delle comunità ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici al fine di ridurre e mitigare gli effetti delle crisi climatiche nel territorio comunale ed in ogni altro ambito di competenza (a titolo esemplificativo, nell’ambito del Parco del Monte Subasio e della Zona Sociale di cui il Comune di Assisi è capofila)
  3. Il Comune adotta e promuove politiche volte a sostenere la transizione ecologica e la progressiva riduzione delle cause antropiche dei cambiamenti climatici, in armonia e d’intesa con tutti i livelli istituzionali nazionali ed internazionali, ai fini del raggiungimento della neutralità climatica.

L’approvazione dell’ordine del giorno permette di dare mandato agli uffici per predisporre gli atti necessari ad attivare il procedimento di modifica dello Statuto comunale.

La procedura prevede il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri, qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione è ripetuta in successive sedute da tenersi entro 30 giorni e lo statuto è approvato se ottiene per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri.