L’Umbria realizzerà un Centro regionale per la disabilità

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Per una migliore risposta ai bisogni della salute

   

Prevede la realizzazione di un Centro regionale per persone con disabilità complessa, con fulcro all’istituto Serafico di Assisi, il nuovo progetto attraverso il quale la Regione Umbria punta a promuovere un sistema di cura per garantire una migliore risposta ai bisogni di salute delle persone con disabilità complessa. E’ stato illustrato e annunciato nel corso della visita al Serafico del ministro per le Disabilità Erika Stefani, accolta dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e dalla presidente dell’istituto, Francesca Di Maolo.

“Accessibilità alle cure per soggetti con disabilità complessa”, questo il nome del progetto, nelle intenzioni della Regione vuole quindi

“superare le disuguaglianze, ridurre la frammentazione degli interventi e la migrazione sanitaria degli utenti, favorire la presa in carico dei bisogni in modo appropriato, facilitare l’accesso ai servizi sanitari e la gestione degli interventi. Sono contenta della visita del ministro – ha commentato Tesei – con il quale, insieme alla presidente Di Maolo, avevo già condiviso il progetto del Serafico, inserito nel nostro Pnrr regionale di cui sto chiedendo condivisione anche a livello governativo”. Per la presidente “un progetto molto importante. Per questo il mio impegno a sostenerlo è assoluto. Oggi – ha concluso Tesei – anche il ministro ci ha dato rassicurazioni sul suo impegno a sostenerlo e quindi direi che questo è un passo in avanti importante”.

“Da questa regione può partire un modello da poter esportare su tutto il territorio nazionale”.

Così ha commentato la presidente del Serafico. Il fabbisogno finanziario in termini di risorse pubbliche è pari a quattro milioni 950.000 euro articolato in tre direttrici: oltre alla realizzazione del Centro regionale di riferimento per la disabilità complessa e della rete (4.350.000) è prevista anche la creazione di una rete regionale di servizi sanitari (500.000 euro) e la formazione del personale e caregivers (100.000 euro). Il Centro regionale – come spiegato nel documento presentato anche al ministro – sarà quindi il punto di riferimento della rete regionale per la presa in carico ed il coordinamento degli interventi sanitari a favore delle persone con questo tipo di problematiche. La realizzazione del Centro prevede inoltre due azioni considerate chiave: la progettazione e ristrutturazione di un edificio, individuato presso l’Istituto Serafico, per realizzare il Centro clinico diagnostico-terapeutico, e l’individuazione e la dotazione delle strumentazioni necessarie per l’attività del Centro clinico”.

Abbiamo portato all’attenzione del ministro e della Regione – ha sottolineato Di Maolo – un problema che avvertiamo molto tra le famiglie, quello dell’accessibilità alle cure. Molte persone con disabilità faticano ad avere accesso a delle strumentazioni diagnostiche e a degli ambienti anche all’interno del nostro servizio sanitario. Quindi vorremmo che la salute sia per tutti e che i genitori non debbano peregrinare continuamente ma che possano avere delle reti su cui contare”.

Alla visita del ministro hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, e la vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Paola Fioroni.